Jaffa
arma della Contea palestinese cristiana dellepoca delle Crociate, doro alla croce patente di rosso.
Junior (e Juniore)
in latino il più giovane, abbreviato in Jr. identifica tra due omonimi consanguinei il più giovane. Contrario Senior (da Seniore il più anziano) abbreviato in Sr..
Kaiser:
termine tedesco che identifica il Cesare ovvero limperatore. Vedi Imperatore e Zar
King of Arm
vedi Re dArmi
Kleestengel
steli di trifoglio in tedesco. Si tratta di nervature sulle ali delle aquile tipiche dellAraldica Germanica, di metallo nobile, nascenti dal petto e terminanti in forma di trifoglio. VediLegature a Trifoglio.
Kleve (e Cléve)
ducato germanico della Sassonia, che aveva come arma:
di rosso, al raggio di carbonchio gigliato
doro, caricato in cuore di uno smeraldo di verde incastonato dargento.
Vedi
Carbonchio.
Kurfursten
termine tedesco per Principe Elettore Principe Elettore
Labaro
insegna militare formata da un drappo quadrato, appeso per mezzo di un bilico ad un’asta. Simile al Gonfalone ma più piccolo.
Laccio d’Amore
1) ornamento esteriore dello scudo, che caratterizza le armi femminili, formato da due cordoni di seta di uno o più colori attorcigliati e intrecciati intorno allo scudo (che, di norma, per le donne è una losanga). Se è nero indica lutto, e prende il nome di Cordelliera. Deriva dall’uso delle dame di donare al proprio cavaliere delle fusciacche (piccole sciarpe) ricamate con i propri colori, che venivano indossate a tracolla o legate all’elsa della spada in segno d’onore come laccio d’amore o di devozione nei confronti della donatrice. 2) nome originario dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, istituito da Amedeo VI di Savoia (il Conte Verde) nel 1362.
Lagrima
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lambello
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lambrecchini
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lampassato
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lampasso
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lancia
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lanciato
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Landi (arma)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lanzichenecco
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lauro (o Alloro)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lega Lombarda
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Legato
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Legature a trifoglio (anche Legata a trifoglio)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Legenda (o Leggenda)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leggi fondamentali
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Léon (o Leone, Regno di) arma
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leoncino
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leone
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leone
animale araldico per eccellenza e caro alla tradizione latina e mediterranea (i nordici gli preferivano l’orso), si rappresenta normalmente rampante a destra (si dice che questa sia la sua posizione naturale o normale), quindi non si blasona. Nota: se ne deduce che allorché il blasone non lo specifica il leone è sempre rampante. Graficamente ha la testa di profilo, tiene la zampa destra più alta della sinistra, la bocca aperta e la lingua uscente, la coda (che può essere anche bifida) alzata e ripiegata verso la schiena (altrimenti, se abbassata, è simbolo di fellonia). Se ha la coda recisa è diffamato, se ha gli attributi sessuali evidenti o differentemente colorati è osceno (o immaschito). Si blasonano eventuali smalti diversi: armato di… per le unghie e i denti, lampassato di… per la lingua, caudato di… per la coda, illuminato di… per gli occhi, superbo se ha la criniera arricciata. Se è fermo si può dire anche posato. Se è rappresentato posato a terra, di profilo, come in atto di camminare, è Passante. Se è passante con la testa in maestà e la branca destra alzata è un Leopardo. Se è rampante con la testa in maestà è un Leopardo Illeonito (ma si preferisce “leone con la testa in maestà”). Un leone rappresentato senza unghie, denti, lingua e coda si dice nato morto, senza artigli e zanne disarmato.
Leone di Giuda (o dEtiopia)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leone di San Marco
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leonito
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leopardito (e Illeopardito)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leopardo
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leopardo Illeonito
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lepre
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Lettere
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Levato
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Leviatano
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.
Levriere (e Levriero)
tela rettangolare generalmente bianca che si portava avvolta introno al corpo sopra alla tunica. Da sempre indica la dignità pontificia ed episcopale ed è usato nella cerimonia dell insediamento del papa come vescovo di Roma, Metropolita della Provincia (Ecclesiastica) Romana, Supremo Pastore della Chiesa Cattolica e Capo dello Stato della Città del Vaticano. Secondo alcuni in antico era una vera e propria pelle dagnello poggiata sulla spalla, secondo altri deriva dalla toga senatoria; in seguito venne sostituita da una lunga striscia di lana bianca tessuta con il vello di agnelli allevati tuttoggi per questo scopo e benedetti dal papa in occasione della memoria di SantAgnese. La striscia è caricata con sei croci (nere o rosse) , sulla croce posta sul petto e su quella della spalla sinistra sono altresì inserite spille preziose doro (che richiamerebbero le piaghe di Cristo) affinché rimanga ben disteso si aggiunge ad ciascuno estremità una piastrina di piombo, ricoperta di lana nera. È anche segno di dignità degli arcivescovi metropoliti indica quindi la collegialità del ministero e della giurisdizione del papa con gli arcivescovi e, per mezzo di loro, con i vescovi suffraganei. Prima di essere indossati i pallii devono restare per un certo periodo nella Basilica di San Pietro, presso la tomba dellapostolo. Gli arcivescovi entrano in carica formalmente dal momento in cui lo ricevono dalle mani del papa durante unapposita cerimonia nella Basilica Vaticana nella solennità dei Santi Pietro e Paolo; in passato i metropoliti delle Diocesi più lontane intraprendevano lunghi viaggi per averlo. Solo il papa può indossarlo ovunque, mentre un arcivescovo lo può portare solo allinterno dei confini della sua Provincia Ecclesiastica. La forma del pallio è mutata nel corso del tempo fino a ridursi ad una specie di collare con due appendici (anteriore e posteriore), papa Benedetto XVI ne ha adottato uno che riprende quello ritrovato nel sepolcro di San Martino vescovo di Tours, di lana grezza lungo 260 centimetri, larga 8, decorato con piccole croci patenti rosse, risalente allXI secolo è considerato lesemplare più antico giunto fino a noi. Da non confondere con Palio.