Diademato (e Nimbato)
di figure aventi unaureola (nimbo) intorno al capo, come il leone di San Marco.
Diamante
1) pietra preziosa sfaccettata e ombreggiata di forma poligonale, spesso dargento. 2) altro nome per il fuso araldico. Vedi Baviera e Fuso.
Diaprato
sinonimo di Rabescato. Campo arabescato del proprio o di altro smalto. Quando il campo non è rappresentato di smalto pieno ma con screziature decorative e girali come gli arabeschi, forme grafiche introdotte per ingentilirne laspetto e tipiche del XVII-XVIII secolo.
Difeso
del cinghiale, dellelefante, del liocorno se hanno denti o corno di smalto contrastante.
Diffamato
1) di animale privato della coda. 2) di armi rovesciate, con la punta verso il basso; in segno di fellonia, o private di qualche pezza per azione disonorante del possessore.
Dignità (Armi di)
una persona che ricopre un determinato (e prestigioso) ufficio inseriva nella propria arma famigliare la figura connessa a quella determinata funzione. Si dividono in Dignità Religiose e Laiche, queste ultime si distinguono si distinguono in civili e militari.
Dimandanti (e DInchiesta, meno corretto Inquirente)
armi che presentano irregolarità di composizione (es. metallo su metallo, colore su colore) e che pertanto richiedono unindagine per accertarne la causa. Secondo De Magny ci deve essere una ragione per aver derogato alla regola, per cui le definisce à senquerir da indagare.
Diminuito (e In Divisa)
pezza avente larghezza o spessore minore dellordinario. Una sbarra in divisa si dice Traversa.
Dipendenza (Armi di)
armi unite alla propria in segno di omaggio o di gratitudine, alle quali spetterà il posto donore. Tipico delle armi civiche nei confronti di regnanti, feudatari, cittadini illustri. Cfr. Di Padronanza
Diploma
documento rilasciato da unautorità pubblica, deriva dalle tavolette in bronzo romane emanate per speciali salvacondotti o meriti militari, raccolte in dittici, a sua volta dal greco diploun (raddoppiare) col significato di piegato in due. Vedi Dittico.
Diplomatica
scienza che studia gli antichi documenti per accertarne lautenticità e per ricostruirne il processo di formazione e redazione. Deriva dalla locuzione latina De Re Diplomatica, titolo di unopera pubblicata dal benedettino maurino francese J. Mabillon nel 1681, dove si spiegano i fondamenti di questa scienza.
Diramato
albero con i rami troncati.
Dismembrato
termine ricercato per indicare un animale, prevalentemente il leone, suddiviso in varie porzioni separate tra loro. Smembrato.
Dittico
1) specie di taccuino usato dagli antichi, composto da due tavolette incerate unite per mezzo di una cerniera, così da potersi aprire e chiudere come un libro, con le facce incerate verso linterno (così da permetterne una breve conservazione), in casi particolari e ufficiali (soprattutto per usi e riconoscimenti militari) le due tavolette erano in bronzo inciso. 2) Immagine sacra dipinta su due tavole collegate. Cfr. Diploma e Diplomatica.
Divisa
1) motto. Frase allegorica caricata spesso su una fascia. 2) abito caratteristico di determinate categorie di persone meglio Livrea.
Divisa (in)
pezza ridotta di un terzo o di circa la metà dellordinario.
Doge
Capo dello Stato e suprema magistratura elettiva delle Repubbliche Marinare di Venezia e (successivamente) di Genova. Deriva da Duca il doge veneziano era effettivamente Duca (pro tempre fino a che restava in carica) di Dalmazia e Croazia. Vedi anche Corno Dogale.
Dolce
è un termine utilizzato per indicare un animale araldico diffuso nelle arme venete e dalmate, è una specie di volpe (detta anche golpe) rampante e, talvolta, ignivoma.
Dollaro
il popolare simbolo della moneta degli Stati Uniti dAmerica (dollar è da thaler moneta tedesca, da cui anche tallero) deriva dallimpresa personale che il medico milanese Luigi Marliano aveva suggerito allImperatore Carlo V dAsburgo le due Colonne dErcole (prese dalla vicenda di Giasone e simboliche dello Stretto di Gibilterra) allacciate da un nastro su cui era riportato il motto PLUS ULTRA col significato che il suo impero gli storici confini del mondo (inizialmente verso lAfrica musulmana, poi verso le Indie dAmerica). Questo simbolo è tuttora presente nelle armi del Regno di Spagna.
Donnola
abitualmente viene rappresentata con un ramoscello di Ruta tra i denti.
Doppio-merlato
pezze merlate su entrambi i lati, coi merli contrapposti.
Doria (arma)
spaccato doro e dargento, allaquila di nero, membrata imbeccata linguata e coronata di rosso, attraversante sul tutto.
Drago
animale mitologico, con corpo di rettile, ali di pipistrello, artigli di leone o aquila, due o quattro gambe, coda inanellata (con le spire) e desinente in dardo, le fauci aperte, lingua bifida o vomitante fiamme.
Drago di Genova
figura caratteristica di drago dargento sedente con la coda inanellata, in campo azzurro.
Dragonato
animale che, contro la sua natura, possiede con coda di drago.
Duca
dal latino Dux che conduce [lesercito] e dal greco-bizantino Douka (governatore). Ognuno dei governatori del Regno Longobardo. Colui che detiene un titolo sovrano e regnante di un Ducato. Titolo che, in Italia, segue quello di Principe e precede quello di Marchese.
Duca (corona di)
cerchio doro, gemmato, sostenente nove fioroni (5 visibili). La variante tollerata prevede i fioroni bottonati da una perla in cuore.
Due e Uno
3 figure disposte, cominciando dallalto una sopra e due sotto. Per tre figure identiche questa è la posizione considerata normale (cioè bene ordinate) e non dovrebbe essere necessario blasonarla.
Echidna
vedi Melusina.
Egretta
nome aulico dellAirone, dal dialettale francese Aigron. secondo alcuni indica il ciuffo di piume sulla testa della fenice.
Elce (ed Elice)
nome aulico del leccio.
Elefante
rappresentato di profilo, può essere fermo, passante, cinghiato, sostenete (es. una torre), minaccioso (se ha la proboscide alzata), gualdrappato.
Elemento Decorativo
elemento di completamento dello stemma degli Enti Territoriali, composta da un serto formato con un ramo di quercia e uno di alloro al naturale fruttiferi doro passati in decusse sotto la punta dello scudo e legati da un nastro in fiocco con i colori nazionali. Nota per la Regione Autonoma della Valle dAosta il fiocco è composta da due nastri (uno con i colori della bandiera nazionale e uno partito con i colori di Aosta rosso e nero); per gli stemmi della Provincia Autonoma di Bolzano lelemento decorativo non è previsto. In alcuni casi particolari sono rappresentate essenze vegetali diverse (olivo, palma, pino, melo, vite). Secondo alcuni autori non dovrebbe essere aggiunto alle armi delle attuali Province, giacché queste ultime ne portano uno assai simile uscente dalla corona di rango (fino al 1943 la corona era formata da un cerchio turrito, vedi Provincia).
Elettore
vedi Principe Elettore.
Ellittico (scudo)
scudo ovale detto anche impropriamente italiano perché assai in uso nel nostro paese tra il XVIII e il XIX secolo sia come emblema di Stato che di persona.
Elmo
copricapo dellarmatura che varia di foggia e di materiale, legato alla dignità del possessore. Può essere adottato dalle famiglie non nobili ma che hanno acquisito il diritto allo stemma. La composizione dello scudo sovrastato dallelmo deriva dallusanza dei tornei di appendere lo scudo allelmo per mezzo una cinghia di cuoio e poterlo affiggere alle pareti o ad un palo. Per lo stesso motivo, quasi una ricerca di realismo, alcuni scudi araldici sono rappresentati inclinati.A Becco di Passero- appuntito sulla parte anteriore e munito di feritoie per gli occhi
Elmo Gerarchico (o di Dignità)
in Italia luso di un particolare tipo di elmo è disciplinato dal Regolamento Tecnico-Araldico. Se posto un uno scudo inclinato, sta sul lato superiore sinistro e voltato verso la parte abbassata dello scudo. Se sullo scudo sono posti due elmi essi si guardano.Baroni elmo d’argento, liscio, bordato d’oro, graticolato di 13 pezzi, gorgieretta d’oro.
Emblema
vocabolo di derivazione greca (letteralmente messo dentro), figura o insieme di figure che hanno un significato speciale (a volte recondito) che può essere interpretato da chi abbia le cognizioni necessarie. Sinonimo di Armi. Vedi Simbolo.
Emblema della Repubblica Italiana
lattuale simbolo della fu adottato con Decreto Legislativo n. 535 del 5 maggio 1948 firmato dal Presidente della Repubblica Enrico De Nicola. Il Decreto istituisce lemblema nazionale caratterizzato da una ruota dentata dacciaio, simbolo dellattività lavorativa e richiamante il 1° articolo della Costituzione (LItalia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro); caricata della Stella dItalia dargento filettata di rosso (da sempre associata alle personificazioni dellItalia e già presente nello stemma del Regno Unito dItalia, detto stellone epiteto che passerà poi anche allemblema repubblicano). Il ramo dolivo simboleggia la volontà di pace della Nazione, quello di quercia vuole significare la forza e la dignità del popolo italiano (entrambe le essenze sono tipiche del nostro territorio) decussati (incrociati) sotto la ruota e legati da un nastro rosso simbolo di valore e recante la scritta in caratteri lapidari latini maiuscoli REPUBBLICA ITALIANA. Da notare che il serto vegetale è formato da un ramo dolivo e uno di quercia, anziché dalloro e quercia come negli emblemi delle Città e dei Comuni.