Principe di Venezia

vedi Principe di Piemonte

Principe d’Orange

predicato nobiliare che spetta all’erede al trono dei Paesi Bassi (popolarmente Olanda), che è il titolo del dominio francese originario della dinastia.

Principe Elettore (e Kurfursten)

ognuno dei principi del Sacro Romano Impero che avevano il compito di eleggere l’imperatore secondo le norme stabilite da Carlo IV con la “Bolla d’Oro” del 1356 che ne aveva fissato il numero in 7 il Re di Boemia, il Margravio di Brandeburgo, il Duca di Sassonia, il Conte Palatino del Reno e gli Arcivescovi-Conti di Colonia, Magonza e Treviri. Dal XVII secolo il gruppo comprese anche il Duca di Baviera. Vedi anche Arciduca e Corona Imperiale.

Principe Ereditario d’Italia

vedi Principe di Piemonte.

Profilo (in, messo in, posto in)

quando le figure che dovrebbero vedersi di fronte sono messe  in questa posizione.

Proporzioni (tra gli elementi dello stemma)

secondo la regola, prendendo a riferimento lo scudo Sannitico, esso dovrebbe essere largo 7 moduli e lungo 9; la corona non dovrebbe superare la larghezza di 5 moduli (5/7 del margine superiore dello scudo). L’eventuale Elemento decorativo dovrebbe circondare lo scudo fin quasi a lambirne gli angoli superiori.

Protestante

appellativo della Chiesa Riformata Luterana, adottato il 19 aprile 1529 alla Dieta Imperiale di Spira, dove i rappresentati evangelici presentarono una “solenne protesta” contro la restaurazione del culto cattolico da parte dell’imperatore Carlo V (solo con la “Professione di Fede” di Augusta del 1 luglio 1530, redatta da Melantone, i “protestanti” ottennero la libertà di culto nei territori soggetti al Sacro Romano Impero).

PRova

L’oggetto prova non esiste ma solo perché volevo provare…

Prussia

regione storica della Germania nord-orientale, nata dalla dissoluzione dei territori dell’Ordine Teutonico, nota inizialmente come Ducato di Prussia e che prende il nome dalle antiche tribù indigene dei “Prusiskha”, una popolazione baltica pagana che abitava la costa tra la foce della Vistola e del Niemen. Vedi Ordine Teutonico.

Punta

1) pezza in forma di triangolo formato da due linee che partono dagli angoli inferiori dello scudo e si congiungono nel cuore dello stesso. Si dice abbassato se la punta si arresta più in basso, alzata se prosegue oltre, fino al punto d’onore. Può essere rovesciata se parte dagli angoli superiori. Vedi Pila. 2) ognuna delle estremità della stella (da non confondere con raggio). A differenza della Pila ha la base più stretta.

Punta dello Scudo

1) terza parte inferiore dello scudo, o campagna. 2) margine appuntito inferiore dello scudo, anche Punta Bassa.

Punta di Diamante

per le pietre preziose, le scacchiere, il bugnato degli edifici, quando sono lavorati a guisa di piramide bassa.

Puntale (o Bottoniera)

figura caratteristica in forma di mezzaluna dentata o incavata in trifoglio che rappresenta la punta del fodero della spada. Vedi Angria (arma).

Punteggiato

le foglioline tramezzanti i petali della rosa araldica se di smalto differente. Improprio fogliato.

Punti (di divisione)

secondo il sistema italiano si distinguono in 9 punti dello scudo, tre superiori, tre mediani e tre inferiori. Vedi Punto (dello scudo).

Punti di Scacchiere

ognuno dei punti di uno scudo scaccato di 15 scacchi, di cui 8 di uno smalto alternati a 7 di un altro, cioè partito di due e troncato di quattro. Si blasona “quindici punti di scacchiere di… e di …” indicando per primo lo smalto che si trova nel primo cantone in alto a destra. Cfr. Scaccheggiato.

Punti Equipollenti

ognuno dei punti di uno scudo scaccato di 9 pezzi a smalti alternati, cioè partito di due e troncato di due, di quali 5 punti di uno smalto alternati a 4 di un altro. Si blasona per primo lo smalto che occupa il cantone superiore destro “cinque punti di… equipollenti a quattro di…”.

Punto

vedi Dado.

Punto (dello Scudo)

posizioni all’interno dello scudo per definire le collocazioni e le direzioni delle pezze. Si divide idealmente uno scudo in nove punti, con due linee di partizione verticali e due orizzontali ai quali si aggiungono 2 punti che stanno appena sopra e appena sotto del centro (cuore), in Italia si numerano a partire dal centro • A: cuore (punto al centro dello scudo)

• B: capo (punto centrale superiore)

• C: punta (punto centrale inferiore)

• Composte: inquartato, inquartato in decusse, fasciato, palato, bandato, sbarrato, fusato, losangato, scaccato, triangolato, a punti equipollenti, a punti di scacchiere.

• D: fianco destro (punto centrale laterale a destra)

• E: fianco sinistro (punto centrale laterale a sinistra)

• F: cantone destro del capo (angolo superiore destro)

• G: cantone sinistro del capo (angolo superiore sinistro

• H: cantone destro della punta (angolo inferiore destro)

• I: cantone sinistro della punta (angolo inferiore sinistro)

• L: posto d’onore (punto centrale appena sopra del centro geometrico)

• M: ombilico (punto centrale appena sotto del centro geometrico)

Punto (dell’Arme)

ognuna delle armi che compongono lo scudo di una Arma Grande (o Armi Grandi). Nello Grandi Armi di Savoia si trovano diverse altre armi di territori sui quali i Savoia dichiarano Padronanza (o Alleanza, o Pretensione) • Punto d’Angria: d’argento ai tre puntali di rosso posti 2,1

• Punto d’Aosta: di nero al leone d’argento.

• Punto d’Armenia: d’oro al leone di rosso coronato del primo

• Punto di Ciablese (o Chiablese): d’argento seminato di plinti neri al leone dello stesso

• Punto di Cipro: inquartato; il primo d’argento alla croce di Gerusalemme d’oro; il secondo fasciato di 8 pezzi d’argento e d’azzurro al leone di rosso coronato d’oro sul fasciato; il terzo d’Armenia (…); il quarto di Lussemburgo antico: d’argento al leone con la coda forcata e decussata di rosso.

• Punto di Sardegna: d’argento alla croce piana di rosso, accantonata da quattro teste di moro tortigliate di bianco.

• Punto di Westfalia: di rosso al puledro inalberato rivoltato d’argento.

Pure

armi originarie di una famiglia.

Quarti di Nobiltà

locuzione che intende gli ascendenti di un nobile e sono richiesti in numero minore o maggiore per essere ammessi agli Ordini Cavallereschi. Due quarti di nobiltà almeno uno dei genitori deve essere discendente di famiglia nobile. Quattro quarti di nobiltà ognuna delle copie di nonni (bisavoli) deve essere di nobili origini. Sedici quarti di nobiltà ogni trisavolo deve essere di nobili origini. Figurativamente da intendersi come se lo scudo fosse ipoteticamente è formato con i quarti di tutti i nonni (quindi due del padre, due della madre).

Quartiere

figura quadrata.

Quartiere Franco

vedi Quarto Franco.

Quarto

ognuna della quattro parti in cui è suddiviso uno scudo inquartato.

Quarto d’Alleanza

partizione di uno scudo che testimonia il legame matrimoniale di una famiglia. Tutte le armi con le loro divisioni possono avere i quarti e i capi corrispondenti di Concessione: nei quali è inserita un’arma accordata per privilegio.
di Dignità: indicano l’ufficio e il grado del titolare
di Padronanza: arma di un feudo o dominio sul quale il titolare vanta diritti o pretensione
di Dipendenza: armi inserite nelle proprie in segno di omaggio o riconoscenza
di Obbedienza: sinonimo di Dipendenza, in particolare usate dagli ecclesiastici in omaggio al Pontefice che li ha innalzati ad una qualche dignità.
di Religione: dell’Ordine Religioso dal quale provengono gli ecclesiastici. Vedi Religione.

Quarto Franco (e Quartier Franco)

pezza quadrata posta nel cantone destro del capo, più piccolo del quarto e più grande del cantone.

Quattro Ordini

denominazione comprensiva dei Quatto maggiori Ordini Cavallereschi del Regno di Spagna (Alcantara, Calatrava, Santiago e Montesa), dei quali il re è Amministratore Perpetuo. Vedi i singoli Ordini.

Quattrofoglie (e Quadrifoglio)

fiore araldico di solo 4 petali senza bottone.

Quercia

una delle due essenze vegetali, in forma di ramo fruttato di ghiande d’oro che forma, secondo la norma, il serto ornamentale che accompagna gli emblemi civici e dei Corpi Militari dello Stato. Secondo alcuni autori dovrebbe essere più esattamente un ramo di Farnia (Quercus Robur) una delle varietà di quercia più diffuse nel nostro paese. Pianta sacra dell’Antichità per molti popoli e simbolo di forza e solidità, nonché di difesa (per la capacità che ha di emettere sostanze che tengono lontane le piante “infestanti”). Vedi Serto, Rovere e Alloro.

Quinfolio

vedi Cinquefoglie.

Quinquefolio

vedi Cinquefoglie.

Rabescato

con arabeschi, decorazione artistica e accessoria dello scudo; in alcuni casi sono tradizionali e vanno conservate. vedi Diaprato.

Racchetta di Falcone

figura convenzionale cruciforme ottenuta da due pali attraversati da due fasce, il tutto ridotto, scorciato e dello stesso smalto.

Racchiudente

di pezze o figure che ne cingono un’altra.

Raccolto

della coda del leone quando gli gira sul capo e sul collo.

Radiata (corona)

e la Corona all’Antica. Corona avente sul cerchio delle punte aguzze in numero solitamente di 12 (7 visibili), 8 (5 visibili), 4 (3 visibili).

Radioso

vedi Raggiante.

Raffio

1) strumento ad uncino d’acciaio che si usa per afferrare e sostenere oggetti. 2) specie di ancora, con due o più bracci e senza stanga.