Croce Gammata

croce a bracci uguali ma ripiegati in guisa di “gamma” greco (?) maiuscolo, che in lingua sanscrita era detta “Svastika” se girava da sinistra a destra o “Sauvastika” se girava da destra a sinistra, entrambi i termini hanno come radice “svasti” che significa “salute, salvezza” e perciò simboleggio un significato salvifico, luminoso, solare (precedente al Cristianesimo). Anche “Croce di Salvezza”.

Croce in banda, in sbarra

detta anche croce “portata” è la croce latina inclinata nella direzione della sbarra o della banda con riferimento alla croce portata da Gesù durante la Passione.

Croce Ortodossa

il palo (asse verticale) è attraversato da due fasce, in modo analogo alla croce patriarcale, spesso porta una terza traversa in sbarra in basso. Simbolicamente la traversa più larga accoglie le braccia di Cristo, la piccola in alto rappresenta il “titolum” (che altrove è rappresentato dall’acronimo latino INRI) di “Gesù Nazareno Re dei Giudei”. L’asse più piccola in basso, obliqua, simboleggia la bilancia della Giustizia: il braccio verso l’alto indica il Paradiso rappresenta il Buon Ladrone che sul Golgota, pentitosi, aveva chiesto a Gesù di portarlo con lui nel Regno dei Cieli; il braccio cerso il basso indica l’Inferno e si riferisce all’altro ladrone, che aveva deriso il figlio di Dio.

Croce Templare

nome popolare della croce patente concessa all’Ordine dei Templari come insegna da papa Eugenio III, in seguito caratterizzatasi di colore rosso.

Croce Teutonica

vedi Croce di Ferro.

Croce Traversa

vedi Decusse.

Crocetta

piccola croce diminuita e scorciata.

Crociato

contrassegnato dalla croce; di figure caricate da una croce (rotella, bandiera, scudetto…).

Crociera

punto centrale dello scudo inquartato.

Crollalanza (Dizionario)

vedi Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane.

Cucito

termine utilizzato per necessità di blasonatura come qualificativo di tolleranza del non rispetto delle regole cromatiche araldiche, specialmente riferito al capo ed alla campagna, si usa anche per le altre pezze e figure di metallo su metallo o di colore su colore.

In ossequio all’uso dell’araldica francese, dove il termine couzù si usa per indicare qualunque caso di sovrapposizione di colore su colore, mentre il termine soudé (letteralmente saldato) per qualificare la sovrapposizione di metallo su metallo, alcuno propongono di differenziare “cucito” da “saldato”. Cfr. Inchiesta (per).

Si usa anche nel caso nel quale un animale (specialmente l’aquila) o una figura hanno tutte le loro parti dello stesso colore. Secondo alcuni autori queste figure dovrebbero essere delimitate da una sottile linea contrastante.

Cuneato

linea di partizione formata da lunghi cunei, denti, dove i campi delimitati sembrano innestarsi l’uno nell’altro. Da non confondere con Inchiavato.

Cuneato Allungato

quando i cunei si allungano fin quasi a sfiorare il lato opposto. Si indica sempre il numero e la posizione, contando i cunei del campo superiore o destro (anche se spezzati).

Cuore

punto centrale dello scudo, detto anche Abisso.

Curvato

pezze o talune figure (scimitarra, scettro) che si presentano piegate ad arco.

Curvo

1) la posizione delle figure poste in forma arcuata. 2) sinonimo di centrato.

Custodito

è un termine utilizzato quando un oggetto ha una persona od un animale in atto di prenderne custodia (come ad esempio un cane o un orso al centro del fornice di una porta).

Czar

vedi Zar.

Dado

piccolo cubo, visto in prospettiva. Se ha i punti (numeri) marcati di smalto differente si dice marcato di…

Dalmatica

veste indossata dai diaconi per il servizio liturgico, ampia e lunga che si pensa derivata dalla veste tipica delle popolazioni della Dalmazia nel periodo Romano.

Dalmazia

“d’azzurro alle tre teste di leone d’oro poste in maestà, coronate dello stesso”. Nota le tre teste potrebbero semplicemente essere definite di “leopardo” ma avendo quest’ultimo spesso connotazioni negative si è preferito la definizione “leone in maestà”.

Damascato

vedi Rabescato.

Danimarca (e Danmark)

arma “d’oro seminato di cuori di rosso, ai tre leoni passanti d’azzurro coronati del campo, armati e lampassato di rosso, posti uno sull’altro”.

Dardo

1) tipo di freccia che si lanciava a mano, con una punta in metallo e una coda di penne. 2) sinonimo di freccia. Può essere incoccato (sull’arco pronto ad essere lanciato).

Decapitato

figura (umana o animale) rappresentata mozzata della testa. Alcuni santi “cefalofori” (‘portatori della testa’, come San Donnino di Fidenza) sono raffigurati decapitati ma con la testa tra le mani.

Decussato

posto in decusse, a croce di S. Andrea.

Decusse

dal latino decussis, a sua volta derivata dalla locuzione “decem assis” (moneta del valore di 10 assi, la cifra latina per 10 è X); croce con i bracci a forma di X.

Del medesimo

vedi Dello stesso.

Delfinato (e Dauphinée)

arma dell’omonima signoria e sub-regione francese del Viennois, “d’oro al delfino d’azzurro, crestato orecchiuto illuminato e timonista di rosso”; nel 1349 l’ultimo “Delfino” lasciò i suoi beni al re di Francia col vincolo di dare al primogenito il titolo di “Delfino”. Vedi Delfino.

Delfino

1) animale caratteristico in Araldica. La sua posizione normale è in fascia. Può essere natante (nuotante), guizzante in palo, ricurvo, barbato, spasimato, tormentato, timonista (con la coda colorata in modo differente). 2) Titolo del figlio primogenito del Re di Francia. Anticamente era il titolo del signore nella regione francese del Delfinato che nel 1349 lasciò i suoi possedimenti al Re di Francia, con il vincolo di dare al proprio figlio questo titolo. Ha una propria corona con 4 delfini posti in guisa di archi sulla sommità.

Dell’uno all’altro (anche dall’uno all’altro)

di una figura che, posta su una linea di partizione, prende passando da un campo all’altro il colore del campo adiacente.

Dell’uno nell’altro (anche dall’uno nell’altro)

letteralmente parte dello smalto di un campo portato in un altro campo. Di due o più figure poste nelle diverse partizioni di uno scudo che prendono alternativamente lo smalto del campo opposto.

Della Rovere

vedi Rovere (della).

Dello stesso

quando una figura o pezza è dello stesso smalto menzionato appena prima, per ragioni di stile nel blasonare si evita la ripetizione di parole, perché renderebbe difficile la comprensione.

Dentato

linea di contorno fatta di denti, sorta di piccoli cunei ma più piccoli di questi ultimi. Cfr. Cuneato.

Depresso

sinonimo ricercato di Abbassato.

Desinente

da “desinere” (che termina); una coda desinente in dardo, ad esempio, significa che l’estremità termina in forma di punta di freccia.

Destra

in Araldica le direzioni sono riferite all’ideale portatore dello scudo, quindi corrisponde alla sinistra di chi guarda.

Destrocherio

dal greco “Cheiros” (braccio) e destro;braccio destro del corpo umano. Può essere di carnagione, vestito, armato.