Pegaso
cavallo alato. Figura mitica.
Pellegrino
figura caratteristica di uomo nellatto di camminare, munito di un bordone, di un cappello da pellegrino (galero), di una borsa (scarsella) e di un saio spesso decorato con una conchiglia.
Pellicano
nota figura dellAraldica soprattutto ecclesiastica rappresentato nellatto di beccarsi il petto per nutrire i piccoli. Simbolo del sacrificio cristiano per il prossimo perché si credeva che in caso di mancanza di cibo nutrisse i figli colla propria carne. In realtà luccello porta il cibo nella sacca membranosa del becco e per farlo uscire lo preme contro il petto, da cui la leggenda. Di solito è sanguinoso e con la sua pietà (vedi).
Pellicce
una delle categorie di smalti araldici, composta dall Armellino, dal Vajo nonché dal Contrarmellino e dal Controvajo. Possono essere accostate sia ad un metallo che ad un colore.
Pelta
scudo tondo in legno o vimine rivestito di cuoio che il mito attribuisce alle Amazzoni, donne guerriere che si privavano della mammella (greco mazon, con il privativo a) per combattere meglio.
Pendente
per due figure vegetali addossate, che si ripiegano in fuori e allingiù.
Penna
vedi Piuma.
Pennacchio
mazzo di piume che, solitamente, cima lelmo. Un pennacchio formato da tre piume di struzzo sono lemblema del Principe di Galles.
Pennone
1) asta della bandiera. 2) bandiera molto allungata, derivato di penna più piccolo del Guidone. 3) bandiera.
Pennone Araldico (e Pennone Genealogico)
1) sorta di albero di famiglia. È un grafico indicante il titolare e i suoi ascendenti maschili e femminili con le loro armi 2 genitori, 4 avi (nonni), 8 bisavoli (bisnonni), 16 trisavoli, 32 quadrisavoli 2) Può essere anche uno scudo inquartato con vari quarti di alleanza. Sinonimo di Targone.
Pentalfa
indica una figura pentagonale costituita da un filetto intrecciato a forma di stella a cinque punte. Deriva dallunione dei termini greci penta (cinque) e alpha (prime lettera dellalfabeto greco e pressoché identica alla nostra A, rassomigliante alla figura). Può essere ribaltata se una punta è volta verticalmente verso il basso (come una A ribaltata) posizione che è collegata ai culti inferi (e satanici).
Perale
scudo ovale appuntato in basso, tipico del periodo tardogotico e rinascimentale.
Pergola
pezza araldica di primo ordine, figura caratteristica in forma di forcella a Y ottenuta dallincontro di un palo ritirato e uno scaglione rovesciato (o, meglio, dallunione in cuore di tre cotisse, moventi dagli angoli del capo e dalla punta dello scudo). Se la parte forcata è verso il basso si dice pergola rovesciata. Dal latino pergulam (ballatoio) perché ricorda i sostegni di legno delle balconate.
Pergola (a, in)
per le figure disposta in foggia di pergola.
Perticato
il volatile (specialmente rapace) posato su un bastone o sulla traversa del posatoio.
Pesce
può essere in palo (o rigido), in fascia, pinnato o alettato, orecchiuto, caudato, crestato, montante, spasimato (se ha la bocca aperta) o boccheggiante, spesso raffigurato accoppiato addossati, curvi, contromontanti, o in numero passati in decusse, in pergola. Se non se ne conosce la specie lo di definisce semplicemente pesce, altrimenti bisogna specificare di che specie si tratta delfino, balena, cefalo, trota, salmone, storione, barbo (o barbio), triglia Vedi anche Icsos.
Pezze Araldiche
è il complesso delle figure (naturali e artificiali), graficamente alterate nelluso tipico dellAraldica, derivano il nome dalla tradizione di considerarle simili a pezze di tessuto che venivano attaccate allo scudo per decorarlo, e solo successivamente disegnate direttamente su di esso. Si usa anche come sinonimo per le sole Pezze Onorevoli di Secondo e Terzo Ordine (vedi).
Pezze Onorevoli
sono figure astratte, proprie dellAraldica; si dividono in tre classi o ordini Pezze onorevoli di Primo Ordine (Onorevoli propriamente dette, formate da linee di partizione): capo, palo, fascia, banda, sbarra, croce, pergola, croce di SantAndrea (o Decusse), gherone, scaglione, bordura, quarto franco e campagna.
Pezze onorevoli di Secondo Ordine: grembio (o girone), scudo nel cuore, punta bassa, pila, capo palo, cantone, lambello, orlo, amaidi, cinta, piano, terrazzo.
Pezze onorevoli di Terzo Ordine: losanga, fuso, bisante, torta, torta-bisante e bisante-torta, losanga vuota, losanga forata, trogoli,
Piana (croce)
croce con tutti i bracci dello stesso spessore, di smalto pieno. Nello scudo formata dallincrocio di una fascia e di un palo.
Piana e Piena (arma)
scudo completamente ricoperto di un solo metallo o colore. Si blasonano come rosso pieno, argento pieno, etc sono dette anche armi di aspettazione perché è come se il possessore aspettasse unoccasione favorevole per poter aggiungere una pezza. Per evitare confusione è preferibile usare il primo termine. Cfr con Piena (Arma).
Pianeta
paramento liturgico che il sacerdote indossa sopra il camice durante la messa, di colore diverso a seconda del tempo liturgico e delle feste celebrate. Dal latino pianetam (abito da viaggio). Cfr. Casula.
Piantato
sinonimo di nodrito, si dice dellalbero quando non se ne vedono le radici come se fosse infisso nel terreno.
Pianura (e Piano)
campagna ridotta in altezza (meno di 2 moduli).
Piazza
lo spazio vuoto nel graticolato e in altre figure incrociate.
Pica
nome aulico della Gazza, anche se etimologicamente sarebbe il femminile del latino picus (picchio verde).
Picca
sinonimo di lancia.
Piccolomini (arma)
dargento alla croce piana dazzurro, caricata di 5 crescenti doro. Antica famiglia della campagna senese discendente da Martino di Piccolomo che nel 1098 si dichiarava di legge longobarda. Piccolomo di Montone fu console nel 1165, mentre Engelberto di Ugo Piccolomini ricevette in premio dallimperatore Federico II il feudo di Montertari in Val dOrcia. Abili commercianti si arricchirono al punto di permettere di salire al soglio di Pietro a due dei suoi membri il grande letterato Enea Silvio Piccolomini (Pio II) e il nipote , figlio della sorella Laudomia, Francesco Todeschini Piccolomini (Pio III). Le lune dello stemma, per tradizione, sono considerate simbolo dei turchi che minacciavano il sepolcro di Cristo e contro i quali Pio II intendeva organizzare una Crociata.
Pico (arma)
signori di Mirandola (anzi, per la precisione, della Mirandola presso Modena), arma antica scaccato di sei file dazzurro e dargento. Nota il feudo di Mirandola aveva come arma laquila imperiale nera (doro allaquila nera coronata del campo) mentre lattuale città porta larma dei Boiardo (dazzurro allo scaglione doro), successori dei Pico.
Piè nodrito
locuzione che indica il giglio araldico che mostra i fioroni e le stanghette, ma non i peduncoli, come se fossero piantati nel campo dello scudo.
Piegato
1) lo scaglione quando ha i bracci incurvati verso linterno. 2) le ali dei volatili quando sono non del tutto aperte, come se stessero per chiuderle del tutto. Vedi Sorante e Volo.
Piemonte (Principe di)
vedi Principe di Piemonte.
Piemonte (Regione)
vedi Principe di Piemonte.
Piena (Arme)
1) Scudo completamente colorato di un solo smalto. Pezza o figura smaltata dentro. Cfr. Ripieno. 2) Arme intera, non brisata, che può essere portata solo dal più anziano del ramo più antico della famiglia che ne è Capo darme (uso istituito tra il 1180 e il 1200), gli altri devono apportarvi qualche modifica. Le figlie non sposate non sono soggette a questa norma, portano abitualmente le armi del padre, magari su scudi a losanga o ovati, mentre le donne sposate le associano a quelle del marito. Vedi Brisura.
Pietà
1) figura della Vergine tenente il Cristo morto con le braccia. 2) nome convenzionale delle tracce sanguinose sul petto del pellicano che nutre con esse i propri piccoli, si blasona come pellicano colla sua pietà. Vedi Pellicano. Convenzionalmente è simbolo del sacrificio per il bene altrui e specificamente del Cristo o della Chiesa Cristiana.
Pietra del Fulmine
none popolare che viene dato ai fossili spiraliformi di Ammonite, ma anche alle selci preistoriche, perché si credeva fossero state originate dal fulmine e per questo assai ricercate come amuleto. Secondo alcuni le mandorle araldiche sarebbero la loro rappresentazione.
Pietrasanta
denominazione popolare del Codice Convenzionale per gli smalti, fissato dallomonimo araldista nel suo Tesserae Gentilitiae del 1638, per indicare graficamente i colori araldici. Argento: campo vuoto
Oro: campo puntinato
Rosso: linee verticali
Azzurro: linee orizzontali
Verde: linee in banda
Porpora: linee in sbarra
Nero: campo di linee verticali e orizzontali fittamente intrecciate o di nero pieno.
Pietre Preziose
1) gruppo di pietre particolarmente significative in Araldica. Nelle corone italiane si usano rubini (rossi), smeraldi (verdi) e perle (bianche) perché ricordano i colori della bandiera nazionale. 2) nellAraldica Inglese indicano i nomi che gli araldisti danno talvolta agli smalti topazio (oro), perla (argento), rubino (rosso), zaffiro (azzurro), smeraldo (verde), diamante (nero), ametista (porpora).
Pietrificcato
vedi Fitto.
Pila
punta rovesciata, pezza onorevole di seconda classe, formata da un triangolo isoscele, con la punta in basso, con la base sul margine superiore dello scudo (la base è più stretta del margine dello scudo, altrimenti è un capo appuntato). Può essere scorciata se non arriva fino alla punta, rovesciata se ha il vertice in alto, in sbarra, in banda, in fascia se ha la posizione di queste pezze. Punta. Se si ferma ad 1/3 dello scudo è un capo appuntato.