Scettro
piccolo bastone di legno o davorio (o di metallo nobile) decorato, simbolo di comando e dominio, il cui nome deriva dal greco con significato di appoggio, bastone dappoggio. In origine (analogamente al bordone) rappresentava il bastone di difesa o meglio una lancia (Sképtron in greco significa verga, lancia), per cui attribuiva segno di comando a chi lo portava. Nellantica Roma uno scettro davorio cimato da unaquila (eburneus scipio) era linsegna del Re, passato poi ai Consoli. Presso i Longobardi era una lancia vera e propria a simboleggiare la regalità. Indica comando e potenza, ed è parte essenziale nella cerimonia di incoronazione, insieme alla corona, alla spada ed eventualmente al globo dImperio (vedi Globo Imperiale). Presso alcuni monarchi è cimato da una mano in atto benedicente, detta Mano di Giustizia, simboleggiante la facoltà di amministrare la Giustizia al popolo. Un semplice bastone bianco (talvolta munito di semplici guarnizioni decorative) era linsegna dei generali comandanti dellesercito e dei Marescialli, allatto del ricevimento da parte del Sovrano conferiva il comando generale degli armati. Anche il Re dArmi ha lo scettro relativo al suo ufficio. Vedi Bastone di Maresciallo e Mazza.
Schleswig
Ducato della Germania del Nord, già appartenente alla Danimarca e oggi unito all Holstein. Arma doro ai due leoni passanti dazzurro, lampassato di rosso e posti uno sopra allaltro.
Sciabola
dal tedesco Säbel che deriva a sua volta dal polacco Szabla; arma da taglio con la lama leggermente ricurva ma più affusolata della scimitarra. Cfr. Scimitarra.
Sciarpa
vedi Fascia e Fascia Civica.
Scimitarra
dallo spagnolo Cimitarra, che deriva dal persiano Shimsir (spada);tipo di sciabola turca con la lama larga e leggermente incurvata. In Araldica indica il trofeo tolto al nemico (soprattutto in conseguenza delle battaglie contro i musulmani).
Scodato
animale con la coda mozzata.
Scorciato
tutte quelle pezze che non toccano i lati dello scudo con le loro estremità, come se fossero state accorciate rispetto allordinario.
Scoronato
lalbero quando è privo della sua chioma, cioè della sua corona di fronde, con la cima mozzata.
Scotti (arma)
famiglia che asseriva di avere origine scozzesi (in latino Scotii scozzesi); arma dazzurro alla banda dargento accompagnato da due stelle di sei punte doro.
Scozia (arma)
Armi del Regno di ScoziaDoro al leone di rosso, con la doppia cinta fiorita e controfiorita del medesimo
Screziato
animali con pelle o ali maculate. Vedi Moscato.
Scudetto
letteralmente piccolo scudo che si inserisce nello scudo come fosse una pezza. Spesso sta sulle linee di partizione e può indicare larma originaria della famiglia.
Scudiero (e Scudiere)
paggio, giovane di famiglia nobile, al quale erano affidate le armi e il cavallo del loro signore. Periodo di apprendistato dopo il quale il giovane poteva essere creato cavaliere.
Scudo
fondo sul quale si disegnano le pezze e figure araldiche. È la figurazione dellarma difensiva in origine fatta di vari materiali per riparare il corpo, adottato in Araldica come supporto per elementi figurativi adatti ad identificare i combattenti. La forma più antica era tonda o triangolare (parma, rotella), quindi divenne ovale (ancile), a mandorla, perale, a tacca o torneario, a testa di cavallo, sagomato e accartocciato. Il Regolamento Tecnico-Araldico in vigore in Italia prescrive, per gli Enti Pubblici, uno scudo di tipo sannitico, pressoché rettangolare. Lo scudo costituisce il campo sul quale si dispongono le figure che formano larma.fondo sul quale si disegnano le pezze e figure araldiche. È la figurazione dellarma difensiva in origine fatta di vari materiali per riparare il corpo, adottato in Araldica come supporto per elementi figurativi adatti ad identificare i combattenti. La forma più antica era tonda o triangolare (parma, rotella), quindi divenne ovale (ancile), a mandorla, perale, a tacca o torneario, a testa di cavallo, sagomato e accartocciato.
Il Regolamento Tecnico-Araldico in vigore in Italia prescrive, per gli Enti Pubblici, uno scudo di tipo sannitico, pressoché rettangolare. Lo scudo costituisce il campo sul quale si dispongono le figure che formano larma.
Scudo a Bandiera o Bandierale: di forma quadrata.
Scudo Triangolare o Normanno: usato intorno al XII secolo e alto circa la metà di un uomo
Scudo Gotico: scudo medioevale triangolare con i lati incurvati verso lesterno.
Scudo Tedesco: con il margine inferiore semicircolare tipico dellAraldica Germanica.
Scudo a Testa di Cavallo: a 7 o 9 angoli derivato dalla corazza frontale che proteggeva la testa del cavallo e sulla quale si poteva talvolta disegnare le propri armi.
Scudo Sannitico Moderno o Italico o Francese: scudo pressoché rettangolare con gli angoli inferiori arrotondati, aguzzato
Scudo Sannitico Inglese: identico al precedente ma con gli angoli superiori sporgenti.
Scudo Ovale o Italiano: di forma ellittica
Scudo Perale o a Mandorla: come il precedente ma terminanti in punta inferiormente
Scudo a Cartoccio o Accartocciato: scudo decorativo comparso nel XVII secolo (vedi Cartoccio).
Scudo Sagomato
Scudo Funerario o Hatchment
Rotella o Parma (vedi voci relative)
Scudo Palvese (vedi)
Clipeo (vedi)
Pelta (vedi)
Sassonia (Sachsen)
arma anticafasciato di 8 pezzi doro e di nero, al crancellino di verde attraversante.
Savoia (arma)
1) antica Doro, allaquila di nero al volo abbassato coronata dello stesso è lemblema della Moriana (oggi Maurienne, sub-regione della Savoia) antichissimo feudo della Casa di Savoia. 2) moderna Di rosso alla croce piana dArgento.
Savoia (Armi Grandi, del Re di Sardegna)
XVIII sec.inquartato; il primo di Cipro [controinquartato di Gerusalemme, Lusingano, Armenia e Lussemburgo]; il secondo partito di Vestfalia e Sassonia, innestato in punta di Angria; il terzo partito di Chiablese e di Aosta; il quarto semitroncato-partito, il primo di Savoia Moderna e di Ginevra, il secondo di Monferrato; innestato in punta di Nizza; su tutto in cuore di Savoia Moderna accollato allaquila di Savoia Antica [Moriana]; nel punto donore di Sardegna
Savoia-Aosta
arma del ramo cadetto della dinastia Sabauda, di rosso alla croce piana dargento, con la bordura composta doro e dazzurro.
Savoia-Genova
arma del ramo cadetto della dinastia Sabauda, di rosso alla croce piana dargento, con la bordura composta dargento e doro.
Savoia-Piemonte (arma)
più propriamente arma del Principe di Piemonte, principe-reale erede del Re di Sardegna e poi dItalia; di rosso alla croce piana dargento, col lambello [di tre pendenti dazzurro]. Oggi emblema della Provincia di Torino e (con scudo a bandiera) della Regione Piemonte.
Savoia-Racconigi
arma di ramo ultrogenito della dinastia Sabauda, attualmente adottato dal Comune di Racconigi (Torino), di rosso alla croce piana dargento, alla cotissa attraversante dazzurro.
Savoia-Soissons
arma del ramo francese della dinastia Sabauda (al quale apparteneva il generale asburgico Eugenio di Savoia, meglio noto come Principe Eugenio), di rosso alla croce piana dargento, con la bordura dentata dazzurro.
Savoia-Tenda-Collegno
altra arma di ramo secondario della dinastia di Savoia, di rosso alla croce piana dargento, al filetto in sbarra di nero.
Sbarra
opposta alla banda. Pezza onorevole di primo ordine, allungata cha va dallangolo superiore sinistro allangolo inferiore destro. Impropriamente Tracolla. Si dice troncata se è divisa per metà da una linea perpendicolare ad essa (in banda), partita se divisa per metà da una linea mediana posta nel senso della sbarra. Se merlata su entrambi i lati si dice doppiomerlata se i merli sono contrapposti, se diminuita si dice via via traversa, controbastone, contrafiletto (di solito considerate brisure di bastardigia).
Sbarra (in)
figura posta nella direzione della sbarra.
Sbarra Troncata
cfr. Banda Troncata.
Sbarrato
scudo o pezza, quando sono ricoperte completamente da 6 sbarre di colori alternati. Se le sbarre sono in numero di 4 o 8 si indicano nel blasone, se in numero maggiore alcuni dicono traversato.
Scaccato
scudo o pezza ricoperti completamente di scacchi, di smalti alternati tra loro, ossia partito di cinque e troncato di cinque, originante 36 scacchi (si blasona il numero di scacchi della prima fila se in numero differente di scacchi). Si blasona per primo lo smalto del colore che occupa il primo scacco in alto a sinistra. Nota le file verticali chiamano tiri.
Scaglionato
campo e pezza suddiviso in numero pari di scaglioni se in numero di 6 non si blasona. Si indica sempre lo smalto del capo dello scudo (o dei cantoni superiori). Alcuni lo definiscono scorrettamente capriolato.
Scaglionato Riverso
se gli scaglioni hanno la punta rivolta verso il basso.
Scaglione (e Capriolo, Cavalletto, Archipenzolo)
pezza onorevole di primo ordine, formato da una fascia e una sbarra moventi dagli angoli inferiori e congiunte in punta nel cuore dello scudo. Può essere alzato se muove dalla metà dei fianchi, oppure spezzato se i due lati non si congiungono, patente (raro) se i bracci si allargano verso le estremità,. Si dice scaglione in sbarra se il suo vertice è piegato verso langolo superiore sinistro, in banda se il vertice è diretto verso langolo superiore destro. È rovesciato se ha il vertice in basso.
Scaglione (in)
posizione di pezze o figure disposte nella forma dello scaglione.
Scaglionetto
scaglione ridotto ad un quarto della sua larghezza ordinaria.
Scala
può avere i montanti paralleli o leggermente convergenti, si pone in palo, in fascia, in banda, in sbarra, sostenuta da , appoggiata a
Sacro Romano Impero (S.R.I.)
dal 1254 titolo dato dalla dinastia ottoniana allimpero formato da Carlo Magno. Col tempo la carica imperiale divenne prerogativa della dinastia degli Asburgo e nel 1512 si trasformò in Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca (comprendeva circa 1000 Stati e anche territori di cultura diversa da quella tedesca, come il Regno di Boemia, il Ducato di Lorena, il Ducato di Milano e alcune città-stato come Lucca). Il titolo fu formalmente soppresso il 12 novembre 1918 allorché fu proclamata la Repubblica Austriaca (Österreichisches Republik).
Saetta
in araldica indica sia la freccia che il dardo.
Saettante (meno corretto Sagittante)
che emette saette.
Saint-Cloud (Editto di)
Editto di Napoleone del 1808, firmato dalla residenza del castello di Saint-Cloud, che prevede la restaurazione delle Armi Araldiche per la nobiltà e i funzionari imperiali, nonché per le associazioni e le città.
Salamandra
abbastanza diversa da quella reale, si figura come una sorta di lucertola, con il collo lungo, la lingua e la coda appuntita, poggiata su tizzoni dai quali sprigionano fiamme ardenti (infiammata). Si pensava che la salamandra avesse la proprietà di poter sopravvivere tra le fiamme senza bruciare. Raramente si trova anche rappresentata in forma naturalistica.