Comune di Verbicaro – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: L747
  • Codice Istat: 78153
  • CAP: 87020
  • Numero abitanti: 3238
  • Nome abitanti: verbicaresi
  • Altitudine: 428
  • Superficie: 32.60
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 115.0

Storia dello stemma e del comune

Anche per Verbicaro non si hanno precisi ragguagli circa le sue origini. Fu ricordato nel Medioevo con il nome di Vervicarium; secondo il Padula, «Verbicaro è il Berbicarium dei mezzi tempi, derivato da Vervex o Bervex e che significa luogo di castroni. Fu la traduzione un po’ goffa del greco tragejon, caprino» (L. Accattatis, op. cit., pag. 807).
Fu annesso alla Contea di Lauria; successivamente appartenne ai Castelar (1495-1629) ed alla famiglia Cavalcanti (1629-1806) che vi ebbe il titolo di marchese. Nel 1656 venne spopolato da una spaventosa epidemia che fece circa 700 vittime tra i suoi abitanti.
Vi nacque Nicolò Carlomagno, avvocato ed insigne patriota, processato ed impiccato dai Borboni nel 1799.

La chiesa parrocchiale dell’Assunta custodisce paramenti in seta e oro, oltre ad altri oggetti sacri del XVI-XVIII secolo, tra cui una croce astile in argento del ’600.
Rinomata è la coltivazione dell’uva in vigneti specializzati che viene in parte essiccata ed in parte utilizzata per il vino Verbicaro, assai apprezzato in tutta la Calabria, che viene prodotto in due tipologie: rosso e bianco.
Il Verbicaro rosso è di colore rosso rubino più o meno carico, limpido e brillante; il sapore è gradevolmente asciutto, vellutato e leggermente aromatico; la gradazione minima è di 12,5°. È indicato in abbinamento a carni rosse, selvaggina, secondi piatti piccanti, salumi e il classico pecorino di Crotone; con un invecchiamento minimo di due anni si accompagna egregiamente agli arrosti.

Il Verbicaro bianco è di colore paglierino, limpido e brillante; il profumo è delicato, il sapore è secco, morbido ed aromatico; la gradazione minima è di 12°. È ottimo con antipasti di mare, pesci e crostacei.

Patrono:
Madonna delle Grazie (2 luglio)

Comuni confinanti:
Orsomarso, Saracena, Lungro, San Donato di Ninea, Grisolia, Santa Maria del Cedro.

Note di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, ad un monte d’argento all’italiana di tre cime ordinate in fascia, fondato su campagna di verde; la cima centrale sostiene una lettera “V” d’argento. Il tutto, fondato su campagna di verde e accollato a due rami aghiformi, è sormontato da tre stelle d’oro (5), male ordinate. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 7 dicembre 1964 – Trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 3 aprile 1965.

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Dicembre 1964