Comune di Vlorë –Valona (VL)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del comune di Vlorë (Valona, in italiano) è stato disegnato dal noto storico e museologo Novruz Bajrami. Dominato dall’immagine del monumento dell’Indipendenza, è stato inaugurato nel 1972, quale simbolo della dichiarazione di Indipendenza Nazionale e per celebrare il 60° anniversario dell’indipendenza del 28 novembre 1912. Tiene il posto della torre principale della fortezza di Kalaja che dominava la città, costruita nel 1531 su ordine del sultano Solimano il Magnifico. Si trattava di un’imponente struttura ottagonale che sorgeva a circa 150 metri dalla costa (nella zona in cui attualmente si trovano lo stadio e il palazzo dello sport). È rappresentata sullo stemma con due sole torri laterali, mentre in origine erano ben dieci: si dice siano “i segni” che il re Tolomeo concesse alla città nel II secolo d.C.

Nel 1905 fu lo stesso Comune di Valona a far demolire la fortezza, simbolo della passata oppressione ottomana, e la rappresentazione del monumento dell’Indipendenza simboleggia questo “nuovo corso” storico.

Valona si affaccia sul canale d’Otranto, nel Mare Adriatico con un’ampia baia. È una delle più antiche città dell’attuale Albania, abitata da popolazioni illiriche venne conquistata dai Romani e nominata colonia nel VI sec. a.C. con il nome di Aulona, successivamente modificato in Valona. Con l’avvento del cristianesimo divenne sede episcopale nel VI secolo. A seguito dell’invasione bulgara venne ridenominata Aulōn.

La Signoria di Valona e Canina, nota anche come Despotato di Valona e Kanina dal 1346 al1417 era un principato che comprendeva grosso modo i territori delle odierne contee di Valona, Fier e Berat. Divenne una signoria indipendente dopo il 1355, ma sotto l’influenza veneziana, e rimase tale fino alla conquista dei turchi ottomani, nel 1417.

Nel giugno 1417 la città venne saccheggiata dai Turchi e, successivamente, fu riconquistata dalla famiglia Arianiti. Nel 1478, dieci anni dopo la morte di Scanderbeg, Valona fu conquistata dagli Ottomani e ribattezzata Avlonya. Salvo una brevissima parentesi veneziana nel 1690-1691, Valona fece parte dell’Impero ottomano fino al 1912, diventando capoluogo del Sangiaccato omonimo all’interno dell’Eyalet di Rumelia.

Fu per un breve periodo, capitale dell’Albania: infatti, a Valona il 28 novembre 1912 fu proclamata l’indipendenza dello Stato Albanese da Ismail Qemali, durante la Guerra Balcanica e dopo la fuga del principe d’Albania, Guglielmo von Wied, con Valona come capitale.

L’Italia decise d’intervenire e, il 28 dicembre 1914, le truppe del Regio Esercito sbarcarono a Valona e presero possesso della città. Con la ratifica del patto di Londra nell’aprile 1915, il governo di Roma esplicitò chiaramente i suoi obiettivi sull’intera regione: al termine del conflitto avrebbe avuto piena sovranità su Valona, l’isola di Saseno e su tutto il territorio circostante, mentre sull’Albania si sarebbe instaurato un protettorato italiano.

Il Protettorato fu instaurato il 3 giugno 1917 e Valona rimase sotto occupazione italiana fino all’estate 1920, quando una breve guerra con le milizie albanesi e le crescenti proteste in patria, costrinse il governo di Giolitti a firmare il trattato di Tirana e un successivo trattato di amicizia tra i due paesi. In virtù di questi accordi, l’Italia ritirava le sue truppe, rinunciava all’occupazione dell’Albania e ad ogni pretesa sul Paese, ma manteneva la sovranità sull’isola di Saseno per il controllo militare del Canale d’Otranto.

Nell’aprile 1939 però Valona, insieme al resto dell’Albania, fu occupata dagli italiani che unirono sotto Vittorio Emanuele III le corone d’Italia e d’Albania. Durante la seconda guerra mondiale, l’isola di Saseno divenne sede di una base sottomarina e di installazioni navali tedesche e italiane che furono pesantemente bombardate dagli Alleati. Nel 1943, a seguito dell’armistizio dell’8 settembre, i nazisti occuparono la città e la tennero sino al 1944, anno in cui venne liberata dai partigiani albanesi.

Dopo la guerra il porto fu affittato all’Unione Sovietica come una base sottomarina per la Marina sovietica. In occasione del contrasto tra Enver Hoxha e Chruščëv nel 1960-1961, l’Unione Sovietica minacciò di occupare militarmente Valona nell’aprile del 1961.

Attualmente il Comune (Bashkia) di Valona, a seguito alla riforma amministrativa del 2015 delle amministrazioni locali, comprende anche i territori dei Comuni soppressi di Canina, Novoselë, Orikum, Qendër e Shushicë.

Valona è gemellata con la città italiana di Monopoli, con quellacosso vara di Prizren, con Hollywood (Florida, USA), con Smirne (Turchia) e Bocholt in Germania.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Jack Aliu Çelpica

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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“Drappo di bianco caricato al centro dello stemma comunale”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

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