Comune di Pau – (64)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Pau è la seconda città dell’Aquitania, capoluogo del dipartimento dei Pyrénées-Atlantiques, e antica capitale della vice-contea del Béarn (dal 1464, spodestando l’antica Orthez).

I visconti del Béarn fecero costruire un casino di caccia, che è all’origine di un piccolo villaggio presso un guado. Il re di Navarra e conte di Foix e Béarn, Gaston Phébus, trasformò la costruzione in un castello e lo circondò con una cinta fortificata. Nel 1464 Pau diviene, dopo Lescar, Morlàas e Orthez, la quarta capitale del Béarn e, dal XVI secolo, la capitale del regno di Navarra.

Lo stemma della città, secondo le ricerche di Paul Raymond (come pubblicato nel suo Dictionnaire topographique Béarn-Pays basque, p. 133), si blasona: « D’azur à la barrière de trois pals aux pieds fichés d’argent, sommée d’un paon rouant d’or, accompagnée en pointe et intérieurement de deux vaches affrontées et couronnées du même ; au chef aussi d’or chargé d’une écaille de tortue au naturel surmontée d’une couronne royale fermée d’azur rehaussée d’or, accompagnée à dextre de la lettre H capitale et à senestre du chiffre IV romain aussi d’azur »(D’azzurro, alla barriera di tre pali al piede fittile d’argento, cimata da un pavone rotante d’oro, accompagnata in punta e internamente da due vacche affrontate e coronate dello stesso; al capo pure d’oro caricato da una corazza di tartaruga al naturale sormontata da una corona regale chiusa d’azzurro e decorata d’oro, accompagnata a destra dalla lettera H capitale e a sinistra dalla cifra IV romana pure d’azzurro).

Sono da considerarsi armi “parlanti”, cioè composte come in forma di “rebus”: “paü” nel dialetto béarnese significa “palizzata”, la tradizione afferma che il primitivo castello era circondato da una poderosa palizzata, e anche la figura del pavone è assonante con il termine “paon” (e anche al vernacolare “paou”).

Nell’emblema della vice-contea di Foix-Béarn, dalla quale Pau dipendeva, sono presenti tre “pali” (araldici), qui interpretati letteralmente e anche le vacche, proprie dello stemma del Béarn. Lo stesso autore sostiene che l’antico stemma della città era d’argento, con tre pali rossi scorciati e aguzzati con un pavone (pure rosso) sormontante quello centrale.

Lo storico di Pau Gaston du Breuille nel 1896 riporta che le antiche armi cittadine, concesse nel 1482 da François-Phoebus, re di Navarra, erano effettivamente: « D’argent, à trois pals de gueules, au paon rouant d’azur perché sur le milieu » (D’argento, a tre pali di rosso [scorciati e aguzzati in punta], al pavone rotante d’azzurro arroccato su quello nel mezzo).

È da dire che è tutt’ora in corso il dibattito sul “corretto” blasone dello stemma cittadino; secondo Malte-Brun (La France Illustrée, 1882) le armi dovrebbero avere un solo campo azzurro, con la palizzata d’argento, uniti da una fascia dello stesso, col palo centrale sormontato da un pavone facente la ruota al naturale, con le due vacche affrontate d’argento non coronate (come effettivamente sono quelle delle armi dei signori del Béarn).

Il capo è stato aggiunto il 30 giugno 1829, con la concessione delle armi da parte del re Carlo X, e vuole ricordare come a Pau nacque il 13 dicembre 1553 Enrico di Borbone, re dal 1589 come Enrico IV di Francia e Navarra (i cui discendenti Borbone-Grecia regnano oggi sulla Spagna). Il 26 gennaio 1763 a Pau nacque anche Charles-Jean-Baptiste Bernadotte, che divenne il 5 febbraio 1818 Carlo XIV Giovanni re di Svezia e di Norvegia.

Allo stemma dovrebbe essere associate il motto cittadino « Urbis palladium et gentis » (“A salvaguardia della città e del suo popolo”). Il motto è riferito alla corazza di tartaruga, che difende l’animale dai pericoli, e ricorda quella che è servita da culla a Enrico IV (una culla in scaglie di tartaruga che ancora si conserva nel castello di Pau). Per estensione vorrebbe significare l’alta protezione del re (noto come “Vert Galant”) alla sua città natale.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla barriera di tre pali al piede fittile d’argento, cimata da un pavone rotante d’oro, accompagnata in punta e internamente da due vacche affrontate e coronate dello stesso; al capo pure d’oro caricato da una corazza di tartaruga al naturale sormontata da una corona regale chiusa d’azzurro e decorata d’oro, accompagnata a destra dalla lettera H capitale e a sinistra dalla cifra IV romana pure d’azzurro”.

Colori dello scudo:
azzurro, oro
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
cifra, corazza, corona reale, lettera, mucca, pavone
Pezze onorevoli dello scudo:
palo
Attributi araldici:
a destra, a sinistra, accompagnato, affrontato, al naturale, chiuso, cimato, cornato, decorato, fittile, romano, rotante, sormontato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune