Comune di Le Mans – (72)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Le Mans è una città francese del Dipartimento della Sarthe, nella Regione dei Pays-de-la-Loire della quale è capoluogo. È l’antica capitale del Maine e del Perche. Vi si sposarono Goffredo d’Angiò (Geoffroy d’Anjou, detto “Plantageneto”) e Matilde, nipote di Guglielmo il Conquistatore, dai quali nacque, il 5 marzo 1133, Enrico, anche egli re d’Inghilterra dal 1154 (i suoi titoli principali erano: re d’Inghilterra, conte d’Anjou, conte del Maine e della Turenna).

Il nucleo storico della città è noto oggi anche come “Cité Plantagenêt” ed è attestato nel II secolo a.C. come VINDINON, poi VINDUNUM in epoca gallo-romana (citata da Tolomeo).

Nel VI secolo la città prende il nome della tribù gallica degli Aulerci Cenomani (Aulerques Cénomans) latinizzato in [CIVITAS] CENOMANORUM, poi CEROMANNOS nel secolo successivo, via via ridotto a CELMANS nell’VIII secolo (è menzionato il Pago Celmannico nel 765), HLEMANES nel IX, e LEMANES.

La prima menzione di MANS è del XII secolo, nella cronaca in versi nota come “Roman de ROU”.

Dopo la battaglia di Azincourt, con il Trattato di Troyes del 1420, la città e i domini collegati passano alla corona inglese. Con la morte dell’ultimo conte del Maine, Carlo V d’Angiò, nel 1481, il territorio viene unito al Regno di Francia di Luigi XI.

Lo stemma della città si blasona: « De gueules à la croix d’or chargée d’une clef de sable en pal et cantonnée de quatre chandeliers d’argent ; au chef d’azur chargé de trois fleurs de lys d’or, l’écu bordé d’or ».

In italiano: “Di rosso, alla croce d’oro caricata da una chiave di nero in palo e accantonata da quattro candelieri d’argento, al capo d’azzurro caricato da tre gigli d’oro, alla bordura d’oro”.

È noto fin dal XV secolo, come testimonia una scultura del Museo di Cluny a Parigi; la croce evoca saint Julien (san Giuliano) primo vescovo di Le Mans ed evangelizzatore del Maine nel III-IV secolo; i candelieri ricordano una visione avuta in punto di morte dal santo: “… il santo apostolo gli apparve tutto risplendente di luce, accompagnato da tre diaconi parati nei loro abiti sacerdotali, portanti nelle loro mani tre candelieri con i ceri accesi; i tre diaconi lasciarono i loro tre candelieri sulla tavola del difensore e sparirono…” ai tre originali ne venne aggiunto un quarto per ragioni di armonia di composizione. La chiave è il più antico simbolo della città: si trovava sul sigillo del Capitolo della cattedrale. Lo stemma venne stabilito in questa foggia dagli Scabini (Échevins du Mans) il 7 maggio 1656. I gigli di Francia sono una concessione reale, come la bordura, che venne aggiunta nel 1817 da Luigi XVIII. Lo stemma è abitualmente accollato ad un serto di fronde d’alloro, dal quale pende la decorazione della Croix de Guerre 1939-1945  (Decisione no 67 dell’11 novembre 1948).

Durante il Primo Impero la città di Le Mans è classificata nella “Seconda Classe”: le armi si blasonavano: « De gueules à la croix d’or chargée d’une clef contournée de sable, cantonnée de quatre chandeliers d’argent, au franc-canton des villes d’empire de seconde classe » (“Di rosso, alla croce d’oro, caricata da una chiave rivoltata di nero, accantonata da quattro candelieri d’argento, al canton-franco delle città dell’Impero do Seconda Classe”). Quest’ultimo, che si sovrappone al primo candeliere alla destra del capo coprendolo, è “D’azzurro, alla lettera N maiuscola d’oro sormontata da una stella di 5 raggi dello stesso”.

Le Mans 2

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di rosso, alla croce d’oro caricata da una chiave di nero in palo e accantonata da quattro candelieri d’argento, al capo d’azzurro caricato da tre gigli d’oro, alla bordura d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
capo

LEGENDA

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  • istituzione nuovo comune