Comune di Pietrapaola – (CS)

Informazioni

  • Codice Catastale: G622
  • Codice Istat: 78099
  • CAP: 87060
  • Numero abitanti: 1197
  • Nome abitanti: pietrapaolesi
  • Altitudine: 375
  • Superficie: 52.18
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 135.0

Storia dello stemma e del comune

Non è chiara l’origine del toponimo di PIETRAPAOLA: secondo alcuni deriverebbe dai nomi dei santi Pietro e Paolo, secondo altri da “pietra” (in riferimento alla imponente rupe nota come “Timpa del Castello” che sovrasta il capoluogo) e dal “cognomen” della famiglia latina Paula, che avrebbe avuto in proprietà la zona.

Lo stemma di Pietrapaola è stato concesso nel 2012, a seguito della pratica istruita dal Consiglio Comunale: mostra un campo verde con tre massi, simbolici della rupe; ad essi sono associate due stelle “simbolo religioso posto a significare la luce che guida ed illumina il cammino” (1) e due mani appalmate “aperte e pronte a donare, a lavorare ed aiutare” (1), il tutto d’oro.

 

(1): dalla relazione di presentazione alla cittadinanza tenuta dal sindaco Giandomenico Ventura in piazza Anastigi

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

L’abitato, che viene citato per la prima volta in un documento del 1276, fu infeudato a Elia De Tuello; successivamente passò ai Ruffo di Montalto, ai Guindazzo, ai Cavaniglia (1477), ai Duchi di Montalto (1507-1609), ai Ruffo Scilla ed ai Mandatoriccio, dai quali per successione femminile passò ai Sambiase. Nel 1644 Pietrapaola venne saccheggiata e devastata dagli invasori turchi. Fu aggregata dal 1928 al 1934 al Comune di Mandatoriccio.

Nel territorio sono presenti tracce di antichi insediamenti di epoca incerta, tra cui alcune grotte sul monte Orgia, probabili avanzi di una necropoli; avanzi di mura di un centro romano in contrada Le Muraglie; resti di mura di età classica in contrada San Martino.

L’agricoltura produce frumento, olive, frutta (agrumi) e uva. Altra attività economica è la lavorazione del legno. Nel territorio sgorgano due sorgenti sulfuree fredde.

Patrono:
San Domenico (4 agosto)

Comuni confinanti:
Calopezzati, Caloveto, Mandatoriccio, Campana, Bocchigliero, Longobucco.

Note di Luigi Prato

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro, a tre pietre, d’oro, ordinate in fascia, la pietra centrale più grande; esse pietre accompagnate in capo da due stelle di cinque raggi, d’oro, ordinate in fascia, in punta da due mani appalmate, d’oro, ordinate in fascia, la mano destra posta a destra e in banda, la mano sinistra posta a sinistra e in sbarra; il tutto alla bordatura diminuita, di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Fonte: www.serpone.com

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo alla bordatura di verde…”

Colori del gonfalone: giallo, verde
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    19 Ottobre 2011