Isernia
Info
- numero comuni: 52
- numero abitanti: 88694
- densità provincia: 58.01
Storia della Provincia e dei suoi elementi araldici
La provincia di Isernia confina con la provincia molisana di Campobasso; con le province abruzzesi dell’Aquila e di Chieti; con la provincia laziale di Frosinone e con la provincia campana di Caserta.
È stata istituita – per evitare che la Regione Molise (istituita con Legge costituzionale numero 3 del 1963 ma le cui prime elezioni, come per tutte le regioni a statuto ordinario, si svolsero solo il 7 giugno 1970) avesse una sola Provincia – il 3 marzo 1970, distaccando 52 Comuni dell’Alto Molise dalla Provincia di Campobasso. Ha adottato uno stemma costituito dall’unione delle armi araldiche dei quattro principali centri del territorio: Isernia, Agnone, Venafro e Frosolone; questo modo di creare un emblema provinciale è abbastanza diffuso e di facile attuazione ma criticato perché nel caso di variazioni territoriali dell’ente il segno non rispecchierebbe più la realtà portando a dover variare lo stesso.
La prima versione si blasonava: “Inquartato: nel primo, che è di Isernia, d’argento al serpente a forma di S verde avente in palo il bastone di comando d’oro; nel secondo, che è di Agnone, di rosso al grifone portante una lettera A d’oro; nel terzo, che è di Venafro, spaccato, nel primo d’argento e nel secondo di nero a tre fasce d’argento; nel quarto, che è di Frosolone, d’azzurro alla calotta sferica d’argento in punta caricata da una colomba e dalla lettera F, alla stella raggiante d’oro”.
Attualmente (2022) l’ente ha modificato il proprio segno in modo tale da rendere gli emblemi civici in esso contenuti più simili a quelli usati dai quattro comuni.
La nuova versione si blasona: “Inquartato: nel primo, che è di Isernia, d’azzurro, al serpente a forma di S avente in palo il bastone di comando, il tutto d’argento; nel secondo, che è di Agnone, di porpora [viola], al ippogrifo afferrante una lettera maiuscola A, all’antica, il tutto d’oro; nel terzo, che è di Venafro, di nero a tre fasce d’argento; nel quarto, che è di Frosolone, d’azzurro, alla campagna di verde caricata da una colomba addestrata dalla lettera maiuscola F e alla stella di cinque raggi posta in capo, il tutto d’oro”.
Alcune delle figurazioni in uso rimango comunque differenti dagli “originali” alle quali si riferiscono: Isernia alza, abitualmente uno scudo al monogramma IS d’oro, formato da un bastone di comando e da una serpe le cui spire si attorcigliano al bastone (che ricorda molto il bastone di Esculapio, simbolo della medicina, che fu effettivamente usato in passato quale emblema della città); il campo del quarto di Agnone è raffigurato in porpora anziché in rosso come previsto dal blasone ufficiale (di rosso, all’ippogrifo d’oro, rampante, rostrato e armato di nero, afferrante con gli artigli delle zampe anteriori la lettera maiuscola A, all’antica, d’oro. Ornamenti esteriori da Città. D.P.R. 21 giugno 1994).
Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo