Le proposte di stemma per il comune di Solbiate con Cagno

Questa pagina speciale è riferita al Comune di Solbiate con Cagno

Nelle proposte qui elencate vengono messi in evidenza i simboli dei precedenti stemmi, ma viene considerata anche la storia, la geografia e gli avvenimenti del paese di Solbiate con Cagno.
Sono utili per la progettazione delle nuove proposte le seguenti osservazioni:
• Gli stemmi dei precedenti Comuni sono sempre stati osteggiati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su pareri sfavorevoli da parte dell’Archivio di Stato di Milano. A maggior ragione che Solbiate ha approvato il suo stemma soltanto nel 2006, dopo averlo utilizzato per un cinquantennio in maniera informale.
• Gli stemmi di Solbiate e di Cagno sono stati ideati dall’Ufficio Araldico di Genova, autore della stragrande maggioranza degli stemmi civici di Italia. Purtroppo, questa istituzione si limitava a creare stemmi con
superficialità, senza approfondire la storia, e inserendo grossolani errori. Nella relazione corografica dello stemma di Cagno si parla del fiume Olona che non passa certamente da questo paese.
• Il predetto Ufficio non ha scovato nell’Archivio Bonacina Vallardi (non disponibile al pubblico) stemmi riferibili alle due comunità, come ad esempio è avvenuto per lo stemma del paese confinante di Albiolo.
• Negli stemmari medievali, tra cui l’Archinto, il Bosisio e il Cremosano non c’è uno stemma riferibile a Solbiate e a Cagno.
• È stato consultato il Cremosano presso la Biblioteca Civica di Como, in particolare l’edizione del Borrella, che ha dato esito negativo.
• Nel fondo dell’Ufficio di Gabinetto della Prefettura conservato all’Archivio di Stato di Como, è presente la documentazione del solo paese di Cagno, in quanto è stato il solo stemma approvato ufficialmente, pertanto transitato dalla Prefettura di allora.
• Non c’è alcuno stemma riferito alla comunità di Concagno, prima unito a Cagno, poi a Solbiate.
• Gli oggetti presenti nello stemma di Solbiate possono essere generici e riferibili a qualsiasi Comune. Tuttavia, il simbolo del sole è un buon oggetto araldico.
• Il paese di Cagno ha battagliato a lungo per ottenere il proprio stemma. L’iter procedurale è stato portato a termine grazie alla tenacia del Sindaco, che non ha rinunciato alla sua personale battaglia. Anzi, è andato oltre nel suo impegno istituzionale perché Cagno potesse avere il suo stemma. Il lungo passaggio burocratico è testimoniato dall’intenso carteggio tra il Comune e gli organi preposti.
• Per quanto riguarda il personaggio storico di Pierino da Cagno, oggetto di tanta discussione, è stato appurato sia in sede dell’Archivio di Stato di Milano sia nel libro di Mascetti che tale personaggio non è mai menzionato. Ingenerose però le parole dello storico Mascetti che ha redatto la storia di Cagno, riferite al personaggio storico. Mascetti afferma che: “A Cagno l’immaginaria figura di Pierino ha perfino ispirato lo stemma comunale! Dirà qualcuno: come ci si può permettere di porre in discussione un dato che ha giustificato l’approvazione dello stemma del comune? Ebbene, è proprio la relazione che accompagna la scelta dello stemma a smantellarsi da sé: vi si dice appunto che Pierino da Cagno fu un protagonista della guerra decennale combattuta tra Como e Milano. Senonché nel poema dell’Anonimo Cumano, che è l’unica fonte storica dettagliata su tale guerra, non è nominato Pierino da Cagno, pertanto cade il presupposto della tradizione… Che se si fonda, come sembra, sul poema dell’Anonimo Cumano, non sta proprio in piedi ed è frutto di un incidente occorso a qualcuno che amava sì Cagno fino a stravedere, ma ha tratto tutti in inganno, compreso il Presidente della Repubblica che ha approvato lo stemma comunale, fidandosi di una relazione inattendibile.” Come testimoniato dai documenti conservati all’Archivio Centrale dello Stato di Roma, la leggenda del Pierino da Cagno non ha tratto in inganno nessuno, nemmeno il Presidente della Repubblica. I passaggi dell’iter procedurale invece sono stati sofferti e portati avanti con tenacia. Il sindaco di Cagno ha addirittura scovato nelle carte del censimento l’intitolazione al Pierino da Cagno. Pertanto, tutti questi sforzi meritano di essere riconosciuti.
• Bisogna evidenziare che il paese di Solbiate con Cagno è uno tra i paesi più alti delle Colline Comasche e si affaccia sulla Valle del Lanza. Il Monte Morone ben visibile da chi arriva in paese dalla parte di Varese è un elemento importante del paesaggio di Concagno.
• Gli Odescalchi, famiglia di Como, hanno nella loro famiglia il Papa Innocenzo XI. Proprio in Cagno, avevano vasti possedimenti e un mulino lungo la Valle del Lanza. È testimoniato che Papa Innocenzo XI avesse trascorso parte della sua fanciullezza proprio in paese.
• Lo stemma degli Odescalchi prevede nello scudo la presenza di sei navicelle di incenso, un leone passante e il capo imperiale, d’oro con l’aquila di nero

Lo stemma degli odescalchi

• Gli abitanti di Concagno, conteso nella storia tra le località di Solbiate e Cagno, vengono chiamati i Gaitt de Concagno. Vengono ogni anno proposte manifestazioni culturali e sportive che ricordano proprio l’appellativo degli abitanti. Concagno ha una forte identità che deve essere messa in evidenza nelle proposte per il nuovo stemma.