Comune di Zavattarello – (PV)

Informazioni

  • Codice Catastale: M150
  • Codice Istat: 18184
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1052
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 28.37
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Zavattarello possedeva uno stemma ufficialmente riconosciuto quando ancora formava un unico comune con Valverde.

In uno scudo partito, diviso in due da una linea verticale, erano inseriti per Valverde il famoso castello di cui non rimangono altro che poche vestigia; per Zavattarello il fasciato di otto pezzi di argento e di rosso, elemento tratto da un inquartato dello stemma dei Dal Verme.

Dopo essere diventato comune autonomo nel 1956, il castello di Valverde, feudo dei Malaspina, era una figura ingombrante e di certo non più rappresentativa della nuova realtà.

L’amministrazione comunale così decise di valutare la possibilità di chiedere la concessione di uno stemma ex novo.

La scelta ricadde sul dipinto affrescato all’interno del castello dei Dal Verme, simbolo della storia del paese.

Dopo la seduta del consiglio comunale del gennaio 1975, fu adottato lo stemma attuale, ritrovato dallo studioso monsignor Clelio Goggi e descritto nel volume Storia dei comuni e delle parrocchie della diocesi di Tortona.

All’interno della relazione storiografica, redatta dallo Studio Araldico di Genova, veniva descritta la figura del drago alato che difende la pianta di melo.

Con l’istanza non solo si chiedeva la concessione dell’emblema ma anche del motto inciso su un nastro svolazzante alla base dello scudo.

Chiunque è avvisato: il drago è vigile e difende i frutti.

Nella relazione summenzionata così come nella delibera, il drago non è vigile ma diventa vilis, vigliacco, aggettivo che non può caratterizzare l’animale, e in senso lato i cittadini che difendono le proprietà dei Dal Verme.

Purtroppo l’errore di trascrizione passò inosservato in tutto il procedimento burocratico. Né in consiglio comunale, né all’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nessuno si accorse che l’aggetti­vo vilis era del tutto fuori luogo; nonostante ciò comparve anche nel decreto del 1976 e il povero drago alato, fiero e altero nel suo portamento, si abbassò a tal punto da essere vilis e non vigil, come sarebbe stato giusto nella posizione di difensore.

 

 

Genovese C. 2012 – LA PROVINCIA DI PAVIA – Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, pp. 444-445.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“D’azzurro, al drago d’oro, incatenato di nero al tronco di una pianta di melo al naturale, sradicata, fruttata di rosso (6). Sotto lo scudo su lista d’azzurro con le estremità bifide, il motto in caratteri romani maiuscoli d’argento: PRAEDA VILIS VIGILATQUE POMA. Ornamenti esteriori di Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
drago, pianta di melo, tronco
Attributi araldici:
fruttato, incatenato, sradicato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Bozzetto originale acs


Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

Colori del gonfalone: giallo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    25 Novembre 1976

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    13 Febbraio 1954