Comune di Villaga – (VI)

Informazioni

  • Codice Catastale: L952
  • Codice Istat: 24117
  • CAP: 36021
  • Numero abitanti: 1970
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 23.20
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 26.0

Storia dello stemma e del comune

Il nome forse deriva dal nome proprio latino “Villus”, attraverso “Villaca” che potrebbe significare casa di Villo, vigna di Villo e simili.
Seguì sempre le vicende di Barbarano, da cui dipendeva sia civilmente che ecclesiasticamente. Dal 1939 al 1944 fu aggregata ancora a Barbarano, ma solo amministrativamente.

Interessanti: il Castello di origine medioevale, fu demolito dai conti di Barbarano nel secolo XVI per erigervi la loro villa, con arco d’ingresso di stile palladiano; Villa Palma Bedeschi, Villa Piovene.

L’attività prevalente è l’agricoltura la cui produzione si basa sulla coltivazione dei cereali, della vite e del foraggio, utilizzato dai numerosi allevamenti di bestiame. L’industria si limita ad alcune imprese estrattive e della lavorazione di materiali per le costruzioni.

Comuni confinanti:
Albettone, Barbarano Vicentino, Grancona, San Germano dei Berici, Sossano, Zovencedo

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo araldico


“D’argento al leone di nero linguato di rosso” .

D.P.R. n. 2155 del 9 maggio 1985

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di nero riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo Stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: “Comune di Villaga”. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale e` ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri del tricolore nazionale
frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Maggio 1985