Comune di Verghereto – (FC)

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Info
  • Codice Catastale: L764
  • Codice Istat: 40050
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1992
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 117.68
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Nel 987 San Romualdo fondò in questo luogo, nell’Appennino romagnolo a 812 metri sul livello del mare, un’abbazia: S. Maria del Trivio (o di Montecoronaro) collegata alla Casa Madre di Camaldoli; intorno si sviluppò poi un agglomerato fortificato che nel 1371 è citato come CASTRUM VIRGARETAE, dal latino “virga” che, letteralmente, significa ‘ramoscello verde’ (da cui anche “verga”), ma ha anche il significato di ‘piantone, innesto’. Si spiega così la scelta del simbolo del Comune, anche se il ceppo sradicato dal quale spunta un pollone è simbolo anche di indomita fierezza (analogamente alla fenice) vuole richiamare la rinascita e la riscossa dopo le avversità.

Nel 1405 nasce la Potesteria di Verghereto: la più antica istituzione di tipo comunale della Valle del Savio e forse della intera Romagna.

Fino al 4 marzo 1923 il territorio di Verghereto faceva parte della Provincia di Firenze, in quella data con Decreto Regio il re d’Italia Vittorio Emanuele III (su pressione di Benito Mussolini) decise il passaggio dell’ex Circondario di Rocca San Casciano (comprendente i comuni di Rocca S. Casciano, Premilcuore, Portico, Bagno di Romagna, Verghereto, Sorbano, Galeata, Santa Sofia, Modigliana, Tredozio, Terra del Sole, Dovadola) alla Provincia di Forlì.

Alessandro Savorelli informa che in un manoscritto toscano del Cinquecento si “dà per Verghereto uno stemma diverso: un braccio vestito tenente una clava (“verga”), affiancato da 2 gigli d’oro e col “capo d’Angiò”. Ma già nei sigilli a secco settecenteschi si trova la figura della “radice barbuta”, che potrebbe essere anch’essa essere letta come una ‘verga’…” in funzione “parlante” alludente al toponimo.

Blasone (di Alessandro Savorelli): “D’azzurro, al troncone sradicato d’argento, germogliato, in apice, di tre foglie in ventaglio del medesimo”.

La località di Pereto, oggi frazione, era Comune autonomo e aveva il suo stemma composto dalle chiavi di San Pietro legate con ai lati tre pere (due lateralmente e una superiore).

 

Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, al troncone sradicato d’argento, germogliato, in apice, di tre foglie in ventaglio del medesimo”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma che appare nei sigilli a secco del ‘700

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
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