Città di Turku –Åbo (E-T)

Articoli correlati

Info
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Turku (Åbo, in svedese; Aboa o Arosia in latino e italiano erudito) situata nella regione del Varsinais-Suomi alla foce del fiume Aurajoki.

La città è bilingue: il finlandese e lo svedese sono infatti gli idiomi ufficiali.

Lo stemma del Comune di Turku (Turun kunta/Åbo kommun) in uso si blasona: ”Sinisessä kentässä kultainen goottilainen A-kirjain, jonka ympärillä neljä hopealiljaa 1+2+1” (d’azzurro, alla lettera gotica A d’oro, circondata da quattro gigli d’argento posti 1, 2, 1).

Deriva dal sigillo medioevale in uso nel 1309 (compare su un documento di quell’anno), la lettera gotica A è l’iniziale del nome latino della città, Aboa. La particolare forma della lettera deriva dal noto monogramma AM, di “Ave Maria”, e anche il giglio è un motivo spesso utilizzato negli stemmi a simboleggiare la Vergine Maria, alla quale è dedicata la cattedrale di Turku, nominata in una lettera scritta da Maunu Ladonluko del 1277 come “Ecclesia Beatae Mariae virginis arosiae” e in una bolla di papa Niccolò IV del 1292 è riportata come “cathedralis ecclesia beatae Mariae Aboensis”. Non è da escludere però una derivazione dal motivo grafico del “damascato” con il quale si decoravano, ton-sur-ton, gli spazi vuoti dei sigilli. Oggi la cattedrale del XIV secolo è ancora la sede dell’Arcivescovo primate (luterano) di Finlandia ed è uno dei tre edifici in muratura medioevali della città ancora esistenti.

Il bozzetto ufficiale dell’attuale stemma è stato disegnato da Tauno Torpo nel 1965. La corona è quella di un Comune svedese, e sostituisce quella ducale che insigniva lo stemma storico del 1557.

Il sigillo era praticamente identico, completato dalla legenda “Sigillum civicum [borghensium] in Abo”: il termine “borgenses” è diffuso nei documenti medievali scandinavi scritti in latino, al posto di “cives” usato altrove.

Lo storico Gunnar Clément ha ipotizzato che lo stemma di Turku sia stato modellato sul sigillo antico della città italiana di Arezzo (che, però, non ci risulta abbia mai adottato la “A” come emblema). Ma la somiglianza, se c’è, è probabilmente solo una coincidenza, poiché è altamente improbabile che in un angolo remoto del mondo, Turku, all’inizio del XIV secolo, si potessero esaminare attentamente diverse possibilità per il prototipo di un sigillo. Anche il fatto che il giglio di Turku abbia una forma “fiorentina” sul sigillo può essere considerato del tutto naturale, poiché a quel tempo la moneta fiorentina era ampiamente diffusa in Europa e fungeva da modello iconografico, ma non è da escludere una derivazione dal motivo “damascato” con il quale si decoravano i campi degli scudi in età barocca.

Ancora nel 1860 esistevano diverse varianti dello stemma di Turku, nelle quali, ad esempio, il colore dello scudo poteva essere rosso anziché azzurro, mentre la lettera A e i gigli potevano essere argentati.

Nel 1860-1861, l’araldista russo Bernhard Karl von Köhne (1817-1886), come per altre città del Granducato di Finlandia, elaborò le proprie proposte per lo stemma di Turku. Köhne progettò due opzioni: una seguiva lo schema cromatico rosso-argento sopra menzionato, l’altra proposta aveva lo scudo dello stemma d’argento, la lettera A rossa e i gigli azzurri. Tuttavia, nessuna delle due proposte di Köhne venne accettata.

Nel suo libro Finlands städers vapen, pubblicato nel 1892, George Granfelt, illustratore aggiunto dell’Archivio di Stato, presentò lo stemma di Turku nella sua forma attuale: uno scudo azzurro con lettera dorata e gigli d’argento. Il disegno ideato da Granfelt divenne popolare e l’emblema ufficiale della città di Turku.

L’8 aprile 1949 venne approvata in Finlandia la legge sugli stemmi comunali, che diede inizio all’araldica finlandese moderna. La nuova legge obbligava le città finlandesi a verificare che i propri stemmi fossero conformi alle regole araldiche. Se non ci fossero stati problemi, il vecchio stemma avrebbe potuto essere confermato come emblema ufficiale del comune anche dopo la modifica della legge.

Nell’agosto del 1950 la città di Turku presentò all’Archivio di Stato una richiesta di dichiarazione riguardante lo stemma della città di Turku, che all’epoca si basava già sul sigillo del 1309. L’Archivio di Stato rispose positivamente e il 5 marzo 1951, il consigliere comunale e pittore Weikko Puro presentò al consiglio comunale una proposta, secondo la quale la questione dello stemma sarebbe stata esaminata da una commissione separata, istituita a tale scopo. Il 16 settembre dello stesso anno venne nominato il comitato e il direttore del museo, Niilo Valonen, ne divenne presidente, mentre gli altri membri furono il professor Svante Dahlström, il docente Arvo Viljanti e il caporedattore e pittore Weikko Puro, promotore del comitato.

Nel 1956, Arvo Viljanti, ricevette l’incarico ufficiale (con borsa di studio) dalla città di Turku per ricercare il contesto dello stemma in Europa. Il 28 febbraio 1959 Viljanti completò la sua ricerca e presentò la sua dichiarazione al consiglio comunale, che nel giugno dello stesso anno decise di richiedere una dichiarazione a un altro membro del comitato, il professor Svante Dahlström. Dahlström presentò la sua dichiarazione il 31 gennaio 1960. Le due dichiarazioni ricevute erano coerenti per quanto riguarda l’immagine dello stemma, ma discordanti riguardo al suo colore. Ormai non c’erano più altri membri nel comitato perché Niilo Valonen si era trasferito e Weikko Puro era morto.

L’amministrazione cittadina chiese allora una dichiarazione ulteriore all’araldista e pittore Ahti Hammari, in particolare in merito alla forma della corona sullo stemma. Hammar fece la sua dichiarazione il 6 dicembre 1965, dopodiché la città decise che l’emblema, tradizionalmente utilizzato anche prima della nuova legge sullo stemma comunale, soddisfaceva i nuovi requisiti araldici. Per questo motivo non fu necessario confermare il nuovo stemma e si continuò quindi a utilizzare il vecchio emblema nella versione approntata da Tauno Torpo nello stesso 1965.

Nel 2015 il Comune, guidato dal sindaco Aleksi Randell, ha voluto uniformare la versione dello stemma per l’uso istituzionale, in forma di logo, unendo una versione monocromatica (azzurra) dello stemma al doppio nome della città “Turku-Åbo”. La versione però non ha riscosso molto successo ed è stata pure contestata la spesa di 40.000 euro elargiti all’agenzia pubblicitaria Satumaa. Uno dei pareri più negativi è stato espresso dall’araldista Tom Bergroth, dipendente dei servizi museali della città, che ne ha stigmatizzato l’eccessiva semplificazione.

Stemma vecchio e stemma nuovo

Lo stemma contestato è però entrato nell’uso, almeno amministrativo.

Oltre allo stemma, la città di Turku utilizza una bandiera che ne riprende lo stemma, in cui i simboli del sigillo del XIV secolo sono posti su un drappo quadrato.

Gli insediamenti umani nella zona risalgono a tempi preistorici. Ma la prima citazione della città è del 1154; gli studiosi fanno risalire la fondazione della città al 1229 quando nella località di Koroinen, corrispondente all’attuale centro città, venne fondato un insediamento cristiano e la città venne nominata sede vescovile, nella stessa epoca iniziarono i lavori per la costruzione del castello e della chiesa di Santa Maria che fu consacrata nel 1300. Per un lungo periodo Turku fu la capitale politica e il primario centro culturale del paese. Nel 1640 il Governatore di Finlandia, Per Brahe il Giovane (1602-1680) conte di Visingsborg, vi fondò la Reale accademia di Turku (in svedese Åbo Kungliga Akademi) in latino Academia Aboensis, che nel 1827 a seguito di un incendio disastroso, che distrusse la maggior parte dell’università, la sede fu trasferita nella nuova capitale, Helsinki. Anche la città venne ricostruita, su progetto dell’architetto Carl Ludwig Engel.

Fino al 1812 Turku fu la capitale del Granducato di Finlandia, come parte del regno di Svezia. Quando questo territorio fu conquistato dalla Russia, essi spostarono la capitale a Helsinki.

Nel 1918 vi fu fondata l’università in lingua svedese, la Åbo Akademi e due anni dopo fu fondata l’università in lingua finlandese.

La città è gemellata con numerose altre: Aarhus (Danimarca), Bergen (Norvegia), Bratislava (Slovacchia), Colonia (Germania), Constanta (Romania), Firenze (dal 1992), Danzica (Polonia), Göteborg (Svezia), Rostock (Germania), San Pietroburgo (Russia), Seghedino (Polonia), Tartu (Rstonia), Tianjin (Cina), Varna (Bulgaria).

 

Note di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, alla lettera gotica A d’oro, circondata da quattro gigli d’argento posti 1, 2, 1”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro allo stemma comunale armeggiato”.

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
No items found