Comune di Torgnon – (AO)

Informazioni

  • Codice Catastale: L217
  • Codice Istat: 7067
  • CAP: 11020
  • Numero abitanti: 518
  • Nome abitanti: torgnonnais
  • Altitudine: 1513
  • Superficie: 42.32
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 37.0

Storia dello stemma e del comune

Il primo quarto dello scudo riproduce lo stemma dei signori di Challant, del ramo che possedette la signoria di Cly, di cui Torgnon faceva parte, dall’inizio del XIII secolo al 1376, quando fu confiscata dal conte Amedeo VI di Savoia a causa dei delitti e delle malversazioni di cui si era macchiato Pietro di Challant-Cly. Il secondo quarto si riferisce appunto ai periodi in cui la signoria di Cly fu parte integrante del domaine direct dei sovrani sabaudi, ossia dal 1376 al 1550 e ancora dal 1554 al 1567, anno nel quale il duca di Savoia Emanuele Filiberto l’infeudò al proprio Primo Segretario di Stato e Segretario alle Finanze, Jean Fabri. La famiglia Fabri si estinse presto, con la morte in giovane età del nipote di Jean, Pierre-Clément, durante una campagna militare in Ungheria, nel 1638.
L’ultimo quarto riproduce la banda d’argento in campo azzurro della famiglia Besenval, originari di Torgnon, due rami della quale ottennero patenti di nobiltà. L’uno, rimasto in Valle d’Aosta, consistette nel solo Jean-Laurent Besenval, eletto nel Conseil des Commis nel 1619 e nobilitato due anni dopo; il quale non ebbe eredi maschi. L’altro, emigrato a Soletta nella Confederazione svizzera, si originò da Martin Besenval, che ottenne il monopolio locale del commercio del sale, si arricchì straordinariamente e acquisì le signorie di Biss, Didenheim e Brunstatt in Alsazia. Tra suoi discendenti, insigniti dal re di Francia del titolo baronale e dediti alla carriera diplomatica e a quella militare, si distinse in modo particolare Pierre-Victor de Besenval (1721-1791), familiare di Luigi XVI e di Maria Antonietta, ispettore generale della Guardia svizzera reale. Trovandosi a comandare a guarnigione di Parigi il 14 luglio 1789, decise di non attaccare la popolazione in rivolta che dava l’assalto alla Bastiglia, evitando così una carneficina. Accusato per questo di tradimento e imprigionato, fu scagionato dalle testimonianze unanimi dei suoi soldati e liberato dall’Assemblea Nazionale a furor di popolo. I Besenval baroni di Brunstatt si estinsero nel 1927, con la morte di Amedeo a Portici, presso Napoli, dove il padre Victor era stato ufficiale dell’esercito del Regno delle Due Sicilie.

Nota di Joseph Rivolin

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini




Profilo araldico


“Inquartato: nel PRIMO, di argento, al capo di rosso, alla banda di nero sul tutto, caricata da tre mezzelune calanti, d’oro; nel SECONDO, di rosso, alla croce d’argento; nel TERZO, d’oro, seminato di chiavi, poste in palo, di rosso, al leone attraversante, dello stesso; nel QUARTO, di azzurro, alla banda d’argento. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 4 maggio 1998

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro, rosso
Partizioni:
inquartato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di rosso e di nero, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune