Comune di Tizzano Val Parma – (PR)

Articoli correlati
Nessun articolo

Info
  • Codice Catastale: L183
  • Codice Istat: 34039
  • CAP: 43028
  • Numero abitanti: 2163
  • Nome abitanti: tizzanesi
  • Altitudine: 820
  • Superficie: 78.21
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 39.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Nominato nel 991 come castello. Fu dei Da Correggio, quindi dei Terzi che furono riconosciuti feudatari dall’imperatore Venceslao di Boemia.

Il nome ricalca il latino TICIANO dal personale Titius, identificato dalla tradizione con il console Tito Cornelio Balbo.

Il centro amministrativo però coincideva con la pieve di San Pietro, tuttora esistente in località PIEVE, edificata dalla contessa Matilde di Canossa (e che conserva la campana più antica della Diocesi di Parma risalente al 1272).

La popolazione però si trasferì in posizione più sicura ai piedi del castello.

Francesco I Sforza dette TICIANO in feudo a Pietro Girasio da Contrano detto “Fiasco” (da cui originarono i Fiaschi di Ferrara). Il figlio Agolante lo vendette ai Pallavicino, i quali però furono contrastati da Anfitrione da Contrano.

Dopo lunghe cruente vicende fu espropriato dal duca Ottavio Farnese di Parma.
Nel 1650 il duca Ranuccio II lo vendette a Domenico Doria di Genova.

Nel 1670 passò da Maria Maddalena Doria al conte Troilo Venturi, primo ministro del duca Ferdinando I di Borbone-Parma, fino alla soppressione dei feudi del 1805.

Nel 1863 ha adottato il determinante VAL PARMA.

La leggenda locale narra che, durante la costruzione del castello, fu ritrovato nelle fondamenta un tizzone ardente: fantasiosa origine del nome e dello stemma municipale.

Note di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.
Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

BLASONATURA

“D’azzurro, alla mano destra isolata di carnagione, movente in fascia da sinistra ed impugnante un tizzone d’argento, acceso di rosso”.

Tratto dallo “Stemmario della Regione Emilia-Romagna”

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma in gesso sulla facciata del Municipio

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
No items found