Comune di Stanghella – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: I938
  • Codice Istat: 28088
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4403
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 19.69
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Con il campo verde contenuto nello stemma di Stanghella si vuole ricordare il periodo medioevale allorché tutta la zona, percorsa dall’antica “Fossa Lovara”,era costituita da stagni e paludi. Verso sud-est si estendeva un bacino acquitrinoso detto Lago della Griguola, mentre a nord si trovava una distesa paludosa più modesta denominata Lago dei Cuori (ora località Cuoro).

Tutto il territorio venne bonificato dai nobili veneziani Pisani che ne erano venuti in possesso il 12 agosto 1468.

La famiglia impiantò un’azienda agricola con barchessa e fienile, formando il primo nucleo dell’attuale Stanghella.

Il “palo” argento che attraversa verticalmente lo stemma simboleggia il canale di Santa Caterina che, prima delle bonifiche operate dalla Serenissima, scorreva all’interno del centro abitato.

Lungo tale corso d’acqua via sarebbe stata una stanga, appoggio, che permetteva il passaggio da una riva all’altra mediante il pagamento di un pedaggio. Da questa sarebbe derivato il nome stessodel Comune.

Al giorno d’oggi il canale di Santa Caterina, proveniente da Vescovana, si immette, proprio in questo territorio, nel fiume Gorzone, altro significativo corso d’acqua della Bassa padovana.

Le due pezze araldiche rosse, stando a quanto riferito da storici locali, indicherebbero i diffusi filari di vigneti, cui un tempo fu legata un’attività economica assai fiorente.

Per me la fascia centrale potrebbe anche fare riferimento alla citata origine del toponimo Stanghella.

Nella parte inferiore dell’arma una ruota dentata d’oro rievoca la patrona Santa Caterina d’Alessandria, vergine e martire, nonché protettrice dei mugnai.

Imprigionata per la sua fede cristiana, venne condannata a subire il martirio della ruota, ma, al contatto con le sue carni, i denti dello strumento di tortura si piegarono, per cui la santa dovette essere decapitata (307 d.C.).

A titolo di curiosità, si fa presente che il bozzetto del gonfalone, concesso solo nel 1979, si presenta difforme rispetto alla miniatura contenuta nelle Lettere Patenti del 1931. La differenza è dovuta ad una letterale interpretazione della parola “punta”, che in araldica è una specifica pezza triangolare occupante la parte inferiore dello scudo.

Probabilmente, invece, la Consulta Araldica si riferiva con il termine “punta” solamente alla posizione della figura all’interno dello scudo.

D’altra parte se le due pezze di colore rosso rappresentano i diffusi filari di vigneti, non ha molto senso l’assunzione di una pezza triangolare.

Nota di Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di verde al palo ondato d’argento, con la fascia di rosso attraversante; alla punta di rosso caricata di una ruota di Santa Caterina, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
verde
Oggetti dello stemma:
ruota di santa Caterina
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia, palo, punta
Attributi araldici:
attraversante, caricato, ondato

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di rosso e di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
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  • istituzione nuovo comune