Comune di Scorzè – (VE)

no comune

Informazioni

  • Codice Catastale: I551
  • Codice Istat: 27037
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 19052
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 33.30
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il nome Scorzé deriva dall’aggettivo attribuito alle genti che per prime vissero sulle rive del Dese praticando, oltre che la pastorizia, il mestiere della conceria da cui scorzer o scorzeri o scorzadi.
Le origini storiche di Scorzé risalgono all’epoca romana con la sua collocazione nel cosiddetto graticolato, anche se ci si deve rifare alla bolla di Papa Eugenio III nel 1152, scritta per confermare i beni del Vescovo di Treviso Bonifacio, per avere una notizia storicamente accertabile di Scorzé. In questa bolla papale viene nominato il castello di Scorzé che sembra sorgesse a ridosso del fiume Dese, alla fine di quella strada attualmente denominata Via Marmolada.
Nel 1241 Ezzelino III da Romano, detto il Tiranno, incendia il castello di Scorzé, e dopo qualche anno i trevigiani radono al suolo il terrapieno (motta) su cui era stato costruito.
Da questo momento il centro del paese di sposta dal luogo dove si trovava il castello al luogo dove ora si trova la chiesa. Dipendendo da Treviso, Scorzé ne ha seguito quasi tutte le vicende a causa soprattutto delle guerre tra Padova e Venezia per conquistare Treviso, e per la sua particolare posizione geografica.
Nel 1339 anche Treviso si pone sotto la protezione di Venezia. Inizia in questo modo la storia dell’espansione di Venezia in terraferma che si é protratta fino al 1797.
Nei quattro secoli di sostanziale pace ci sono state tuttavia tre invasioni degli Ungari: 1356, 1379 e 1384 che hanno provocato nel territorio rovine e distruzione.
Con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 in seguito alla spedizione di Napoleone Bonaparte in Italia, Scorzé, come Venezia, passa prima sotto la dominazione francese e poi sotto quella austriaca fino al 1805, quando ritornano i francesi che rimangono fino alla disfatta di Napoleone a Waterloo nel 1815.
Con il Congresso di Vienna del 1815 viene ripristinata la situazione precedente e ció comporta il ritorno degli austriaci nel Veneto fino al 1866, anno in cui anche Scorzé viene liberata ed unita al Regno d’Italia assieme al Veneto.
Nel 1946 subentra al Regno, la Repubblica Italiana.
Nel periodo di dominazione austriaca viene costruito il nuovo cimitero (lontano dalla Chiesa) che viene consacrato il 6 febbraio 1828. Nel 1843 é istituita la farmacia a Scorzé.
Nel 1888, Regno d’Italia, iniziano i lavori per la costruzione del Municipio (quello attuale). Per ottenere i finanziamenti dello Stato italiano (Ministero della Pubblica Istruzione), assieme al Municipio vengono anche costruite le aule della Scuola Elementare. Al centro c’erano gli uffici comunali e sulle ale laterali le aule scolastiche con gli appartamenti degli insegnanti.
Nel 1911 il Comune di Scorzé ottiene il proprio stemma (quello attuale) dal re Vittorio Emanuele III. Lo stemma comunale “rappresenta uno scudo di forma sannitica sormontato dalla corona inquadrato da: un castello d’argento semidiroccato a sinistra fondato sulla campagna di rosso in campo azzurro segno della signoria degli Scorzadis, della distruzione di Ezzelino, il Tiranno, e della dominazione di Treviso, nonchè da ghiaccioli di grandine al naturale d’argento in campo rosso simbolo della signoria dei Tempesta”.
Durante la prima guerra mondiale Scorzé non é coinvolta direttamente nelle fasi del conflitto, ma dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre del 1917, la Villa Conestabile diventa ospedale da campo per il ricovero dei soldati feriti.
Anche a Scorzé, come nel resto d’Italia, nel 1922 abbiamo l’ascesa del fascismo al potere. A Scorzé, peró, l’ascesa del fascismo viene avversata dal parroco Mons. Antonio Cercariolo che in piú occasioni si trova in contrasto con i fascisti locali su varie questioni.
Nel 1931 l’antica Via del borgo diventa Via Roma, secondo una direttiva emanata dal governo Mussolini.
Nella seconda guerra mondiale Scorzé vive il suo evento piú drammatico nel 1945 che culmina con brutali esecuzioni di piazza da parte dei fascisti.
A partire dal dopoguerra si sviluppano a Scorzé, gradualmente come in tutto il Nord-Est, attivitá industriali e commerciali.
Oggi nel territorio comunale insistono due aziende di rilevanza nazionale (S. Benedetto e Aprilia) e oltre 600 aziende artigiane.
Rimane ben consolidata l’attivitá agricola, specie quella orticola che vede nella produzione del radicchio spadone e nel radicchio tardivo, cui sono stati riconosciuti i marchi I.G.P. (Identificazione Geografica Protetta), i prodotti piú prestigiosi.
Molto vivace l’attivitá associazionistica a Scorzé. La piú prestigiosa associazione é il Club Ciclistico nato nel 1906 e campione d’Italia per diversi anni, e il Club Motociclistico nato nel 1928, da un ramo del Club Ciclistico.
Altra associazione di rilievo é quella scout, nata nel 1925 ma costretta a chiudere dal fascismo, e rinata nel 1946 dopo la fine della guerra.
Esistono inoltre molte associazioni sportive, culturali, ambientalistiche e sociali (prima tra tutte la Pro Loco) secondo una tradizione di volontariato ed impegno sociale che é una delle maggiori caratteristiche del nostro paese.
Note di Renato Vecchiato

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


Castello d’argento semidiroccato a sinistra fondato sulla campagna di rosso in campo azzurro, nonchè ghiaccioli di grandine al naturale d’argento in campo rosso

Colori dello scudo:
azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Novembre 1982