Comune di Sarre – (AO)

Informazioni

  • Codice Catastale: I442
  • Codice Istat: 7066
  • CAP: 11010
  • Numero abitanti: 4878
  • Nome abitanti: sarrois
  • Altitudine: 639
  • Superficie: 28.10
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 5.0

Storia dello stemma e del comune

L’emblema araldico del Comune riproduce lo stemma dei signori di Sarre, discendenti da Ugo di Bard, che nel 1242 venne spossessato dei suoi feudi e castelli dal conte Amedeo V di Savoia. Suo nipote Giacomo (figlio di Aimone, premorto al padre Ugo) riuscì tuttavia a conservare la signoria di Sarre, essendo per parte di madre nipote del visconte di Aosta Gotofredo I di Challant, alleato del conte Amedeo V. Da lui discese una dinastia signorile che conservò la giurisdizione di Sarre sino alla morte di Giacomo II, nel 1373. Allo scudo dei Sarre, si aggiunge il capo di Savoia, per ricordare che nel 1869 il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, acquistò il castello, già appartenuto ai signori di Bard e ricostruito nel primo Settecento dal barone Jean-François Ferrod. Vittorio Emanuele lo usò spesso come base per le proprie battute di caccia allo stambecco e al camoscio nelle valli del Gran Paradiso, e vi soggiornarono i suoi successori Umberto I e Vittorio Emanuele III. Umberto II e la regina Marie-José e vi abitarono spesso durante le vacanze estive e lo amarono particolarmente, tanto che al momento dell’esilio, dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che sancì la fine della monarchia, il re decaduto scelse per sé il titolo nobiliare di conte di Sarre.

Nota di Joseph Rivolin

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo araldico


“D’oro, al castello di rosso, mattonato di nero, formato da due torri, merlate di tre alla guelfa, finestrate di nero, riunite dalla cortina di muro, aperta ad arco acuto del campo, priva di merli, esso castello sostenente il leone di rosso, passante, poggiante la zampa anteriore sinistra sul primo merlo della torre di destra, la zampa posteriore destra sul primo merlo della torre di sinistra, la zampa posteriore sinistra sul secondo merlo della detta torre; al capo di rosso, caricato dalla croce d’argento. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 20 ottobre 1990

Colori dello scudo:
argento, oro, rosso
Partizioni:
capo

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di nero e di rosso, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo e i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune