Comune di Roscigno – (SA)
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Info
- Codice Catastale: H564
- Codice Istat: 65111
- CAP: 0
- Numero abitanti: 860
- Altitudine: 0
- Superficie: 14.84
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Roscigno è un piccolo Comune salernitano che si trova in una zona intermedia tra il Vallo di Diano e l’antico Cilento bagnata da due torrenti, il Piano e il Maíuri, che si immettono nel fiume Ripiti, affluente del Calore, nell’area geografica dei Monti Alburni. L’area è tutt’ora caratterizzata prevalentemente dall’agricoltura e da numerose attività di commercio.
Il nome Roscigno deriva dalla voce dialettale “russignuolo”, cioè l’“usignolo” (Luscinia megarhynchos Brehm, 1831) ed è attestato come Russino per la prima volta in un documento del 1086, identificante un casale presso Corleto Monforte di proprietà del conte Giordano, che ne fa dono all’abbazia di Cava dei Tirreni. Più tardi comparirà il nome di Russigno e Ruscigni e solo dopo il 1515, quando il Viceré, ne decreterà il distaccamento dal Comune di Corleto Monforte per diventare una “Università” (nel senso di “comunità”: insieme di tutti i capifamiglia) autonoma, con il toponimo attuale e soggetta ai principi di Sanseverino.
Agli inizi del XX secolo il vecchio nucleo abitato (identificato come Roscigno Vecchia) viene abbandonato per la minaccia di una frana: il paese nuovo, Roscigno Nuova, sorge in una posizione più bassa, su un’altura di circa 570 m.s.l.m., culminante nel pianoro di Monte Pruno, che ospita una necropoli Lucana del VI – V secolo a.C. e che testimonia l’antichità dell’insediamento.
Lo stemma in uso è stato concesso con DPR del 22 aprile 2022 modificando quello precedentemente in uso (che si vede sulla base di una colonna in pietra proveniente da Roscigno Vecchia del 1780/89 ed attualmente posta nella Chiesa di San Nicola di Bari in Roscigno Nuova), non vi compare più il cuore infiammato, che identificava Corleto Monforte, ma vi rimane l’elemento “parlante” dell’usignolo posato sull’albero d’ulivo, derivato da un sigillo del Comune di Roscigno posto su un dispaccio del 1795 (l’usignolo vi compare posato su di un albero, come si vede sullo stemma posto sul balcone centrale della Casa Comunale costruita nel primo decennio del 1900).
Nel corso del tempo l’elemento arboreo è cambiato, in alcune versioni (come quella visibile su di una pietra posta sulla cripta della cappella del 1500, dedicata alla Madonna dei Martiri, in Roscigno Vecchia) è rappresentato come palma, forse in connessione allo stemma della famiglia Palmieri (unita ai De Sais e Gasparro) che ebbero signoria su Roscigno all’inizio dell’XI secolo.
Lo stemma è stato definito attraverso un apposito concorso proposto alle locali scuole secondarie di primo grado. Il blasone ufficiale è: “[campo] di cielo, all’usignolo d’oro posato su un alberello d’ulivo al naturale, nodrito sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.
Per il gonfalone ci si è basati su quello regalato nel 1965 dall’allora parroco Don Romano Tardugno in occasione del suo trasferimento al Comune di Serre, sancito nel decreto di concessione come: “…drappo partito di bianco e d’azzurro”.
Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso
STEMMA RIDISEGNATO

Reperito da: Giovanni Giovinazzo
Fonte: Archivio Centrale dello Stato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di cielo, all’usignolo d’oro posato su un alberello d’ulivo al naturale, nodrito sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma precedentemente in uso in cui compare il cuore come riferimento a Corleto Monforte.

Stemma precedentemente concesso.
“Di rosso, alla casa fondata sul monte di verde nascente dalla punta, il tutto al naturale, il monte caricato in punta da due fasce ondate d’argento. Ornamenti esteriori da Comune”.

Stemma precedentemente in uso dal Comune, ma non regolarmente concesso.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune