Comune di Romano d’Ezzelino – (VI)

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Info
  • Codice Catastale: H512
  • Codice Istat: 24086
  • CAP: 36060
  • Numero abitanti: 14621
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 21.49
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 38.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome deriva dal latino “Romanus” o “Romanius” e può indicare tanto terra, possesso di Romano (“fundus Romanus”), quanto un territorio abitato da genti romane e circondato o vicino ad altri abitati da genti di stirpe diversa (franchi, longobardi, svevi … ).
Nel suo territorio fu rinvenuto materiale archeologico di epoca romana. Romano è citata per la prima volta nel 1076. L’imperatore Corrado II la diede in feudo, assieme a Onara, a Ezzelino I che prese il nome dal paese. Ebbe grande importanza nei secoli XII e XIII proprio a causa dei suoi signori. Nel 1260, con la morte di Alberico da Romano, passò a Padova. Seguì poi le vicende di Bassano.

Notevoli: Castello degli Ezzelini. Oggi ne rimane una torre. Fu edificato dal tedesco Ezilone d’Arpone e citato da Dante Alighieri (“Paradiso” IX, 25-30). Da qui la famiglia estese il suo dominio su Treviso, Padova, Vicenza, Verona e Trento. Il più famoso dei Da Romano fu Ezzelino III, detto il Tiranno, che morì nel 1259; sua sorella Cunizza fu amata dal trovatore Sordello da Goito e posta da Dante nel “Paradiso” (IX, 13-66). Ca’ Cornaro. È un complesso costituito da villa, porticato e cappella. Villa Stecchini. Risale al 1672.

Lo sviluppo economico tuttora in corso di questo centro industriale è dovuto in gran parte alla sua appartenenza ad una area industrializzata della quale Bassano è il fulcro. Le numerose aziende industriali ed artigiane operano maggiormente nei settori meccanico, chimico, calzaturiero, del legno, delle confezioni tessili, edilizio. Le risorse agricole si basano principalmente sull’orticoltura, sulla cerealicoltura e sui foraggi.

 

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Inquartato: nel 1º d’argento a quattro fasce di verde, con la bordatura d’oro; nel 2º d’azzurro alla corona di otto fioroni d’oro (5 visibili) dalla quale escono le ali, il collo, la testa di un cigno d’argento, tenente con becco di rosso un ferro di cavallo pure d’argento; nel 3º d’azzurro all’elmo all’antica con svolazzi e pennacchio d’argento; nel 4º d’argento a sette gigli d’oro con la bordatura d’oro”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma in uso dal Comune e presente sul gonfalone

Stemma come da concessione ufficiale

Stemma senza fronde

Stemma nella versione sannitica

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di giallo e di verde…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    5 Febbraio 1937

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