Comune di Romana – (SS)

Informazioni

  • Codice Catastale: H507
  • Codice Istat: 90061
  • CAP: 7010
  • Numero abitanti: 585
  • Nome abitanti: romanesi
  • Altitudine: 267
  • Superficie: 21.63
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 41.0

Storia dello stemma e del comune

La località sorge presso alcune sorgenti presso le quali si svolgevano in età punica, come testimoniato da numerosi importanti reperti archeologici, “pratiche cultuali legate alle acque”, perpetuate anche in età romana, in particolare presso le fonti di Funtana Abbarghente.

Il borgo in antico fu compreso nel mandamento di Villanova Monteleone e nel dipartimento della Nurcara del regno di Logudoro. Da sempre famoso per le fonti di acque minerali, nel suo territorio comunale scorre il fiume Temo il quale, grazie ad uno sbarramento, riversa la propria acqua nel bacino artificiale posto sotto il colle ove sorge l’abitato di Monteleone Rocca Doria.

Nei pressi di Romana sorge la chiesa di San Lussorio, la quale rappresenta un raro esempio di santuario rupestre di epoca alto-medievale. Il monumento, edificato in una zona campestre dell’alta valle del Temo, è raggiungibile imboccando una piccola strada asfaltata che dal paese conduce direttamente al santuario, edificato nel XVII secolo in un’ampia cavità naturale in parte adattata dall’uomo per trasformarla in luogo di culto. L’edificio presenta un portico a cinque arcate, sormontato da un campanile a vela con doppia cella campanaria. La tradizione vuole che San Lussurio (molto venerato in tutta la Sardegna ed il cui corpo oggi riposa certamente nell’omonima chiesa di Fordongianus, in Provincia di Oristano, che è la più importante tra le varie intitolate nell’isola al santo) sia vissuto per un certo periodo da eremita nella spelonca (ritratta nello stemma araldico comunale), presso la cui apertura e’ sorto il santuario che ne porta il nome.

Lo stemma del Comune si blasona: “D’azzurro, all’altre di marmo uscente dal fianco sinistro, addestrato da uno zampillo d’acqua, il tutto al naturale attraversante una spelonca”. La figurazione si riferisce evidentemente all’antica origine come centro religioso legato al culto delle acque.

 

Note di Maria Antonietta Piga e Massimo Ghirardi

Bibliografia:

sito istituzionale del Comune di Romana
AA.VV. Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997 (1990).

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro, all’altare di marmo uscente dal fianco sinistro, addestrato da uno zampillo d’acqua, il tutto al naturale attraversante una spelonca. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 7 dicembre 1964

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo azzurro riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopradescritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Romana; le parti di metallo e i cordoni sono argentati; l’asta verticale e’ ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale; nella freccia e’ rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome; cravatta enastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Dicembre 1964