Comune di Perpignan – (66)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Perpignan (Perpinyà in catalano) è una città storica e capoluogo del dipartimento dei PyrénéesOrientales, nella regione LanguedocRoussillon; deriva il toponimo da un fondo rurale di un certo Perpinianus, documentato nel 927 come Villa Perpinianum nei presi dell’antica città romana di Ruscino (poi Castel-Rossello, e oggi Château-Roussillon).

 

Alla fine del X secolo divenne la residenza di Guilabert I, conte del Rossiglione. Anche il vescovo, che risiedeva ad Elne, vi stabilì la sua sede.

 

Nel 1172 tutta la contea passò, per via ereditaria, al re d’Aragona (e conte di Barcellona). Nel 1197 venne concessa una charte communale: gli abitanti, suddivisi in tre classi sociali (dette Main), eleggevano i consoli del Consiglio della città.

 

Nel 1276 la città divenne capitale del Regno di Maiorca, attribuito al ramo cadetto della casa reale d’Aragona, venne costruito il palazzo reale e la città si sviluppò rapidamente come centro di scambio e culturale. In quel periodo venne riedificata la cattedrale di San Giovanni Battista.

 

Nel 1344 la corona di Maiorca venne riunita a quella d’Aragona (in quel periodo re Martino d’Aragona concesse le armi araldiche a Perpignan).

 

A lungo disputata con la Francia, conquistata nel 1642 da Luigi XIII, venne definitivamente unita alla corona francese con il trattato dei Pirenei del 1659.

 Perpignan 2

Dello stemma della città si conoscono diverse varianti, la più nota e storicamente accertata si blasona: “Écu en losange. D’or à quatre pals de gueules; à l’écusson en bannière d’azur brochant sur le tout, chargé de saint Jean Baptiste debout de carnation, auréolé d’or, vêtu d’une tunique en poils de chameau serrée à la taille d’une ceinture de cuir, le tout au naturel, et d’un manteau de pourpre doublé de sinople, tenant de sa dextre une croix haute d’or et sur son bras senestre un agnelet d’argent” (Scudo in losanga. D’oro a quattro pali di rosso; allo scudetto in bandiera1 d’azzurro attraversante sul tutto, caricato dalla figura di San Giovanni Battista in piedi di carnagione, aureolato d’oro, vestito d’una tinica in peli di cammello chiusa in vita da una cintura di cuoio, il tutto al naturale, e di un mantello di porpora doppiato di verde, tenente con la destra una croce alta d’oro e sul braccio sinistro un agnelletto d’argento).

Perpignan
Allo stemma solitamente si accompagna il motto: « Regi et Deo Semper Fidelissima » che si traduce: “[la città di Perpignan] sempre fedele al Re e a Dio.

 

Lo scudo d’oro con i quattro pali di rosso è il noto emblema di Aragona/Barcellona concesso a Perpignan dal re Martino d’Aragona l’8 luglio 1400, sul quale è stata aggiunta la figura di San Giovanni “il Battista”, patrono della città.

 

Il 21 gennaio 1474 il re Giovanni II d’Aragona accordò alla città il titolo di FIDELISSIMA a testimonianza dell’eroica resistenza che ebbe contro le armate di Luigi XI di Francia.

 

Nel 1682 i consoli della città chiesero al re di Francia Luigi XIV di riconoscere lo stemma della città nella forma che aveva “prima del 1400”: “… uno scudo in losanga, in campo d’azzurro, seminato di gigli d’oro e caricato da un san Giovanni Battista al centro”, di fatto errato dal punto di vista storico o, probabilmente, il campo aragonese era stato sostituito da un campo di Francia Antica in segno di omaggio al re. Il segretario reale Charles d’Hozier attribuì però arbitrariamente alla città un: “D’or plain; au chef palé d’argent et d’azur” (D’oro pieno, al capo palato d’argento e d’azzurro) versione che egli stesso fece registrare nell’Armorial Général de France del 1696 (XV volume, Languedoc, II parte).

Il 14 gennaio 1825 il Consiglio Municipale chiese il rinnovo delle armi civiche, secondo il modello concesso da re Martino nel 1400. Carlo X il 18 marzo 1825 riconfermò però le armi registrate da d’Hozier. Il 16 marzo la città adottò le armi “apocrife” che, però, non accontentarono nessuno.

 Perpignan 3

Solo recentemente la città ha ripreso le armi “storiche”, anche se le versioni in uso hanno qualche errore di esecuzione (san Giovanni è posto sulle acque e direttamente sopra i pali rossi, anziché entro uno scudo quadrangolare azzurro). Lo scudo a losanga è tipico della tradizione araldica catalana.
(1): si tratta di uno scudetto rettangolare, a forma di bandiera appunto, posto al centro dello scudo.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Daniel Juric

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Scudo in losanga. D’oro a quattro pali di rosso; allo scudetto in bandiera1 d’azzurro attraversante sul tutto, caricato dalla figura di San Giovanni Battista in piedi di carnagione, aureolato d’oro, vestito d’una tunica in peli di cammello chiusa in vita da una cintura di cuoio, il tutto al naturale, e di un mantello di porpora doppiato di verde, tenente con la destra una croce alta d’oro e sul braccio sinistro un agnelletto d’argento”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
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  • motto
  • istituzione nuovo comune