Comune di Pagani – (SA)

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Info
  • Codice Catastale: G230
  • Codice Istat: 65088
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 35962
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.74
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Nocera Inferiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Tramonti

  • Santo Patrono: Alfonso Maria de' Liguori - Madonna delle Galline
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Nello Statuto del Comune di Pagani lo stemma è così descritto: «un albero in campo rosso sovrastato da una corona turrita a cinque punte». La descrizione è piuttosto sommaria e le cinque “punte” della corona sarebbero le torri della corona del rango di città, titolo che non ci risulta formalmente concesso.

Tecnicamente si dovrebbe blasonare: “di rosso, all’albero nodrito alla campagna erbosa, il tutto al naturale”.

La figura dell’albero, si vuole richiami quello realmente esistito, un monumentale pino domestico (Pīnŭs pīnea L., 1753 noto anche come “pino d’Italia”), che si trovava nel Campo del Pino, oggi giardino pubblico, al confine col Comune di Sant’Egidio. Come altri della zona, deriva in verità dal noce dello stemma di Nocera dei Pagani (Nuceria Paganorum, erede di Nuceria Alfaterna) la città che tra XVI secolo e il 1806, controllava un’ampia porzione dell’Agro Nocerino, formata dai 5 attuali comuni: Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara.

Il toponimo pare derivare dalla nobile famiglia franco-normanna Pagano, che la tradizione identifica con i Payns, la stessa di Hugues de Payns (1070-1136), fondatore dell’Ordine dei Templari. I Pagano o Pagani comunque ebbero un ruolo rilevante nella zona, fin dal loro insediamento nel XIV secolo, divenendo nel 1433 feudatari di Cortimpiano, una località che cominciò ad essere identificata come Casale de li Pagani, antenato dell’attuale Pagani, da quello la famiglia avrebbe derivato l’agnome.

Stemma della famiglia Pagani

Stemma della famiglia Pagani (Pagano)
tratto da Filiberto Campanile, “L’armi overo insegna de’ Nobili”, Napoli 1610.

Molte altre ipotesi sono state avanzate, per alcuni il nome deriverebbe dal pagus (villaggio) romano, poco lontano dall’antica città di Nuceria Alfaterna, i cui abitanti, per distinguerli dai cives (cittadini) erano detti pagani (abitanti del pagus).

L’insediamento risale a molto prima dei Romani ed è certo che, nel primo millennio a.C. fu un centro dei Pelasgi, provenienti dall’Asia, e arrivati insieme ai coloni greci e ad altre popolazioni come i Sarrasti, gli Alfaterni e i Taurani, a questi si deve la fondazione di Pagani, come Taurania, che nel VIII-V secolo venne cinta di mura e cominciò a rivaleggiare con le vicine Nuceria e Nola.

L’importanza strategica di Taurania, situata vicino al fiume Sarno, è attestata da Tito Livio e ne determinò la distruzione da parte dei seguaci di Silla durante la Guerra Sociale del 90 a.C. Da dire che Taurania è stata identificata ipoteticamente anche in altri luoghi della Campania.

Dopo l’abbandono seguito alla caduta dell’Impero Romano, nella zona cominciarono formarsi dei borghi, lungo il percorso delle antiche vie consolari e fra questi si svilupparono il borgo di Barbazzano e quello denominato Curtis in Plano, o Cortimpiano, dove fu poi edificato anche un castello, citato tra i possedimenti di Potone (nipote del duca di Benevento).

Nel X secolo, Cortimpiano fu elevata a baronia dal re normanno Ruggiero e concessa in feudo a Angerio e ai suoi discendenti, i Filangieri (ossia Figli di Angerio) che fu la culla del casato Filangieri e riferimento per l’intero territorio dal 1136 al 1220. Divenne poi Universitas degli Angioini e si ingrandì al punto di assorbire la contigua Barbazzano.

Stemma originario della famiglia Filangieri

Nel XIII secolo, l’imperatore Federico II di Svevia concesse a Riccardo Filangieri, signore di Cortimpiano, anche il castello di Nocera, ponendo le basi per la creazione della città di Nocera dei Cristiani.

Stemma successivo della famiglia Filangieri

Allorché la famiglia dei Pagani divenne signora di Cortimpiano il vicino casale “de li Pagani” venne così denominato, ma ingrandendosi e divenendo dominante nel XV secolo causò la modifica anche della denominazione della vicina Nocera dei Cristiani che cambiò nome in Nocera dei Pagani. Il territorio al tempo, era costituita da Università (intesa come “insieme di tutti gli uomini liberi residenti”), entità amministrative che godevano di una certa autonomia. Pagani era una di queste.

La Università di Nocera Soprana comprendeva: l’Università di Nocera Corpo, l’Università di Pucciano, l’Università dei Tre Casali, l’Università di San Matteo, l’Università di Sperandei.

L’Università di Nocera Sottana invece comprendeva: l’Università di Barbazzano, l’Università di Pagani, l’Università di Sant’Egidio, l’Università di Corbara.

Nel 1806, durante il periodo napoleonico, la riforma amministrativa voluta da Giuseppe Bonaparte decretò la fine dell’unità amministrativa della vecchia città e la nascita del Comune di Pagani formato dagli antichi casali de li Pagani e di Barbazzano.

Dal 1806 al 1860 il Comune è stato capoluogo dell’omonimo Circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.

Dal 2003 è gemellato con Vaglia (Firenze).

 

Nota di Massimo Ghirardi