Comune di Oriolo – (CS)

borghi più belli d'Italia

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Info
  • Codice Catastale: G110
  • Codice Istat: 78087
  • CAP: 87073
  • Numero abitanti: 2556
  • Nome abitanti: oriolani
  • Altitudine: 450
  • Superficie: 83.50
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 128.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome di Oriolo deriverebbe, secondo il Padula, dall’ebraico Hor-Ehol, che vuol dire “monte luminoso”, e l’origine semitica dell’abitato sarebbe confermata da una delle sue fontane chiamata localmente Favuce, corruzione dall’ebraico Phi-àphiq, ossia “bocca di ruscello” (L. Accattatis, op. cit, pag. 527).

Il borgo, menzionato nella tassazione del 1376 con il nome di Ordeolum, fu dato nel 1552 ai Pignone Del Carretto che nel 1558 vi ottennero il titolo di marchese.

Il paese è dominato dal Castello del XV secolo, edificato sulla sommità di uno spuntone di roccia. Si presenta come un’imponente costruzione quadrangolare dalle pareti di nuda superficie, con alto torrione quadrato e torrette cilindriche perimetrali.

La chiesa parrocchiale di San Giorgio, con campanile e portale del ’400, custodisce una statua marmorea della Madonna datata 1581, oltre ad alcune opere del XV secolo come bassorilievi, urna in marmo dell’olio santo, croce processionale in lamine d’argento ed altri arredi sempre in argento.
Importante risorsa economica è l’agricoltura, che produce cereali, olive, frutta (fichi), uva da vino e da tavola. Numerose sono anche le aziende molitorie.

Nel territorio sgorgano sorgenti di acque sulfuree e ferruginose.

Patrono:
San Giorgio (23 aprile)

Comuni confinanti:
Nocara, Canna, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Amendolara, Castroregio, Alessandria Del Carretto.

Note di Luigi Prato

BLASONATURA

“D’azzurro, al San Giorgio di carnagione, vestito di tunica bianca, con corazza d’oro e clamide di rosso, abbottonata sulla spalla destra, con elmo d’oro ornato di piume dello stesso, con calighe d’oro; cavalcante il cavallo bianco impennato, bardato d’oro e di rosso; impugnante la lancia d’oro con impugnatura a croce, con cui ha trafitto le fauci, vomitanti fiamme di rosso, del drago di verde, con il collo legato dalla fune d’oro e con la testa posta in sbarra; il tutto accompagnato a destra dalla fanciulla di carnagione, con la mano destra alzata, vestita di tunica bianca e di sopravveste di porpora, orlate di oro, con il capo coperto dal velo di rosso avvolgente in vita la fanciulla e scendente fino ai piedi. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 12 ottobre 1985 – Trascritto nel Registro Araldico dell’Archivio Centrale dello Stato il 13 febbraio 1986

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di rosso riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Oriolo”.

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    12 Ottobre 1985

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