Comune di Noceto – (PR)
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Info
- Codice Catastale: F914
- Codice Istat: 34025
- CAP: 43015
- Numero abitanti: 12724
- Nome abitanti: nocetani
- Altitudine: 76
- Superficie: 79.64
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 15.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Nell’anno 836 la regina Cunegonda dona le sue proprietà di NUXETO (dal latino Nuxetum: “luogo piantato a noci”) al monastero benedettino di Sant’Alessandro di Parma.
Nel 1077 il feudo appartiene a Ugo e Folco d’Este.
Nel 1247 il territorio è occupato dalle truppe guelfe guidate da Ugo Sanvitale, che sostiene la popolazione contro l’imperatore Federico II, e contro il quale combatte vittoriosamente presso Borghetto di Taro (oggi Borghetto di Noceto).
Federico II nel 1249 assegna il feudo di Noceto ad Oberto Pallavicino, marchese di Busseto, che inizia la costruzione della Rocca costretto a cedere poco tempo dopo a Giberto Sanvitale conte di Sala.
Durante il XV secolo se ne impossessano i Rossi di San Secondo, acerrimi nemici dei Sanvitale, ma Ludovico il Moro, signore di Milano, la confisca per poi restituirla ai Sanvitale. I quali la perderanno, assieme a gran parte del loro patrimonio, nel 1612 allorché sono accusati di cospirazione e condannati a morte dal duca Ranuccio II Farnese. Parte però del feudo rimase al ramo dei Sanvitale di Fontanellato, nelle mani del conte Alessandro, consanguineo del ramo di Sala (oggi Sala Baganza) ma non coinvolti nella congiura anti-farnesiana, che lo mantengono fino alla soppressione dei feudi nel 1805.
Tra le frazioni del Comune rientra anche Castelguelfo (condiviso con Fontevivo) sulla Via Emilia tra Parma e Fidenza, importante castello inizialmente denominato Torre Orlando da Orlando Pallavicino, che lo edifica per difesa contro i guelfi di Ottobono Terzi signore di Parma, il quale lo espugna nel 1407 e gli modifica il nome.
La figurazione dello stemma comunale simboleggia alcuni degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato la storia del paese: la sbarra d’oro rimanda (vagamente) all’emblema dei Sanvitale (arme: d’argento alla banda rossa), la torre rossa richiama la Rocca e l’albero di noce accanto al piccolo monte il toponimo.
Stemma: “Tagliato. Il primo d’azzurro alla torre di rosso merlata di quattro alla guelfa, finestrata del campo; sulla partizione una sbarra d’oro; il secondo d’argento all’albero di noce addestrato da un monte all’italiana di verde fondati su una campagna dello stesso” è stato riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica Antonio Segni del 2 giugno 1962.
Nella comunicazione ordinaria il Comune carica lo stemma su un caratteristico “cartoccio” e lo timbra con la corona di Nobile, mentre nel gonfalone (azzurro e di foggia convenzionale) lo scudo è senza supporto e timbrato dalla corona regolamentare di Comune italiano.
Note di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
”Tagliato: il primo d’azzurro alla torre di rosso merlata di quattro alla guelfa, finestrata dal campo; sulla partizione una sbarra d’oro; il 2° d’argento all’albero di noce addestrato da un monte all’italiana di verde fondato su campagna dello stesso”.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma nella versione sannitica, in uso sul gonfalone

GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo tagliato di bianco e di azzurro…”
Gonfalone ridisegnato da Paquale Fiumanò
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune