Comune di Nocara – (CS)

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Info
  • Codice Catastale: F907
  • Codice Istat: 78086
  • CAP: 87070
  • Numero abitanti: 443
  • Nome abitanti: nocaresi
  • Altitudine: 859
  • Superficie: 33.77
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 141.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il ritrovamento di resti archeologici inducono a ritenere la fondatezza della tradizione che attribuisce origini greche all’abitato di Nocara, sicché sarebbe lecito farne risalire il nome dalla parola ellenica νίκη, ossia vittoria, allo stesso modo di Nicea nell’Asia Minore e di Nicaea (Nizza) in Francia. Vi è, però, chi ritiene che il nome derivi dal latino Nucarium, cioè noce, con cui il borgo venne designato in epoca medievale, a motivo della presenza nel territorio di numerosi alberi di noce. Il Padula, a sua volta, formula l’ipotesi di una possibile origine dall’ebraico Nichera, che vorrebbe dire “la terra bruciata”, in ragione del fatto che dalla geologia del territorio di Nocara risulta evidente l’esistenza di un vulcano attivo nell’antichità (L. Accattatis, op. cit. pag. 516).

Fu compreso nel feudo di Canna e Nocara e successivamente confiscato (nel XV secolo) ai Sanseverino di Lauria a favore dei Di Loffredo che lo tennero dal 1498 al 1644 con il titolo di Duca di Nocara. In seguito appartenne ai Merlini (1653-1657), ai Calà (1657-1681), ai Pignatelli (1681-1686), ai Maripeola (1686-1757) e, infine, agli Osorio Figueroa che lo tennero fino al 1802.

Fra i monumenti, si conservano i resti di fortificazioni medievali (baluardi e torri), nonché gli avanzi del Castello dei Diano Calà.

La chiesa arcipretale custodisce decorazioni ed altari barocchi del ’700, un busto ligneo dell’Ecce Homo (XVI secolo), un quadro della Madonna con San Giuseppe, una croce processionale in argento, arredi e paramenti sacri del XVII secolo.

Le principali attività economiche sono l’agricoltura (frumento, vite) e l’allevamento suino grazie agli estesi boschi di querce. Nel territorio è inoltre presente una sorgente di acqua solforosa.

Patrono:
S. Nicola di Bari (9 maggio)

Comuni confinanti:
Canna, Oriolo.

Note di Luigi Prato

BLASONATURA

“Di azzurro, al noce sradicato, d’oro, sormontato dalla stella di sei raggi, d’argento. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 18 maggio 1995

NOTE

Stemma reperito da Luigi Prato

SMALTI
ALTRE IMMAGINI
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BLASONATURA

“Drappo di giallo…”

COLORI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    18 Maggio 1995

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