Comune di Monticello d’Alba – (CN)
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Info
- Codice Catastale: F669
- Codice Istat: 4142
- CAP: 0
- Numero abitanti: 2220
- Altitudine: 0
- Superficie: 10.13
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Le origini del borgo sono da far risalire agli antichi romani.
Scarseggiano le informazioni relative all’alto medioevo, mentre si sa che appartenne fin dagli inizi alla Chiesa d’Asti, e si ritiene che i Vescovi Conti, allora potentissimi, lo avessero fatto costruire a difesa dei confini dell’antico contado di Asti, dopo la calata dei Saraceni. I Vescovi di Asti, furono signori di Monticello fino al 1372, e sotto il loro dominio, il castello ed il feudo venivano affidati a loro vassalli.
Nel 1187, il vescovo di Asti aveva affidato il castello ai signori De Govono, i quali gli si erano ribellati. Il vescovo si vedeva così costretto a chiedere aiuto agli Albesi, i quali accorsero a mano armata in sua difesa e dopo tre anni di lotta liberarono il castello.
Un secondo assedio avvenne nel 1372. Il vescovo di Asti aveva insediato nel castello un suo vassallo, molto prepotente e violento, Ludovico Malabalia, il quale tiranneggiava e maltrattava la popolazione. I monticellesi esasperati chiesero allora l’aiuto dei Conti Roero, nobili di Asti e signori di Monteu. A capo delle loro milizie, posero l’assedio al castello e dopo aspre battaglie lo conquistarono, liberando così i monticellesi dalla tirannia del Malabalia, che venne rinchiuso nelle prigioni di Asti.
Per riconoscenza verso i Roero che avevano difeso i diritti della Chiesa d’Asti, il Vescovo rinunciò in loro favore al feudo di Monticello. I Roero si insediarono quindi nel castello e il Papa Gregorio XI, concesse ai nuovi castellani l’investitura il 4 giugno 1372.
Quando i fratelli Roero vennero a dividere le proprietà, il castello ed il feudo spettarono al Conte Percivalle, dal quale discende direttamente il ramo degli attuali proprietari. Come primo atto della loro signoria, i Roero vollero concedere al Comune di Monticello, statuti di buon governo e nuove libertà, dimostrando fin da allora quella liberalità e quello spirito di giustizia, che nel corso di tanti secoli attirarono loro l’ammirazione e la stima delle popolazioni sottoposte al loro dominio.
Note di Bruno Fracasso
STEMMA RIDISEGNATO

Fonte: Giovanni Giovinazzo
Disegnato da: Bruno Fracasso
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma presente sul gonfalone che si differenzia da quello in uso.

GONFALONE RIDISEGNATO

Reperito da: Anna Bertola
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo partito di bianco e di rosso…”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
Il colore rosso del gonfalone non è giustificato poiché non è presente nello stemma. Il fondo dello stemma poi deve essere argento poiché altrimenti non sarebbe giustificato neppure il bianco del gonfalone. Pertanto è ipotizzabile che lo stemma in uso sul gonfalone non sia quello esatto.
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune