Comune di Mezzocorona – (TN)
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Info
- Codice Catastale: F183
- Codice Istat: 22116
- CAP: 0
- Numero abitanti: 5179
- Altitudine: 0
- Superficie: 25.42
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Giovo, Mezzolombardo, Roveré della Luna, Salorno sulla Strada del Vino (BZ), San Michele all'Adige, Ton
- Santo Patrono: san Gottardo
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma è in uso almeno dall’inizio del XX secolo e riprende, con le opportune variazioni, gli elementi figurativi di quello della famiglia feudale dei Madruzzo (in particolare lo scaglione e i monti); infatti l’emblema originale della dinastia era «nero, al monte di cinque cime all’italiana caricato di uno scaglione rosso». A questo furono poi unite altre figure.
Stemma antico e moderno della famiglia Madruzzo
La famiglia nasce originariamente come ramo dei Nanno (poi D’Enno), creati baroni dall’imperatore Carlo V, che possedevano Castel Madruzzo presso Calavino.
Tesorieri del principe-vescovo di Trento Bernardo di Cles, ebbero poi dal 1539 al 1658 ben quattro membri principi-vescovi della stessa città, di questi il celebre cardinale Cristoforo era sulla cattedra di San Vigilio all’epoca dell’indizione del celebre Concilio.
I tre monti rappresentano i tre pianori di Roccapiana, Monticello e Craunel. Le due parti dello scaglione rappresentano invece i fiumi Noce e Adige fra i quali si trova la Piana Rotaliana dove si trova il Comune.
Lo stemma, pur riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 10 settembre 1929, è munito della corona di Comune italiano ma normalmente privo del serto vegetale degli stemmi civici (a rigore la Provincia Autonoma di Trento, in virtù proprio della sua autonomia, non sarebbe tenuta ad uniformarsi al Regolamento Tecnico Araldico) si blasona, come da decreto: “d’azzurro allo scaglione d’argento, accompagnato in punta da un monte di tre colli di verde, sormontato da una corona d’oro”. Lo stemma venne una prima volta riconosciuto con l’imperial-regia risoluzione del 1º aprile 1907 che elevò il centro a “borgata”. La descrizione riportata nell’atto era: “Uno scudo di colore azzurro attraversato da una sbarra d’argento, accompagnata al di sotto da una corona d’oro. Dall’orlo inferiore si elevano tre monti rivestiti di erba verde. Lo scudo è circondato all’orlo da un contorno ornamentale di color bronzeo”. Il disegno che accompagnava il decreto riportava però uno scaglione che tocca il capo ed è questa la versione riconosciuta con il decreto del 1929; nello stesso anno (regio decreto del 27 maggio e lettere patenti del 5 settembre) venne concesso il gonfalone “interzato in fascia di verde, di bianco e di giallo” che ruotato di 90° antiorari – quindi nella forma dell’interzata in palo – è, con tutta probabilità, anche all’origine della bandiera civica della quale è in uso anche una versione verticale “a pennone”.
Nel vecchio gonfalone lo stemma, tutt’ora conservato a palazzo Firmian (sede del Municipio), presenta lo scaglione di blu scuro. Precedentemente, al villaggio di Deutschmetz era attribuito un altro stemma, documentato nel 1546 e riportato su una campana della locale chiesa, che si presenta partito con una freccia in palo affiancata da due stelle a sei raggi, del quale però non si hanno testimonianze dei colori.
Mezzocorona (già Corona di Mezzo o Mezzotedesco, Kronmetz o Deutschmetz in tedesco) è composto da CORONA, nome antico dell’attuale castello di San Gottardo, e da MEZZO, la località al centro della pianura che ha dato origine anche al vicino Mezzolombardo.
Metze è attestato dal 1174 in un documento relativo ai possedimenti del monastero dei canonici regolari di San Michele all’Adige. Nel 1181 era Corona de Metzo, nel 1183 corona de Mez, nel 1256 Metzio de Corona, nel 1256 Ville di Mezo di Corona. Il toponimo è composto da Mezzo, nome (Metze) della Piana Rotaliana dove si trova (dal latino medium, cioè “che sta nel mezzo” o forse da Metz, “piana” o “palude”) e da Corona, che in origine era il nome del castello di San Gottardo (Kronmetz schlöss), e riflette il latino corona nel suo senso orografico.
Nel dialetto della zona: mez (con la variante miz) significa “bagnato, fradicio”. Infatti la zona di Mezzocorona era paludosa fino al XIX secolo. Solo in seguito alle bonifiche dell’Ottocento i contadini cominciarono a poter coltivare completamente la piana.
Dal 1194 il dominio dei principi-vescovi di Trento venne sostituito da quello dei conti di Tirolo, loro “advocati”. Dopo questo evento, entrò in uso anche il toponimo Mezzotedesco (Deutschmetz), in contrapposizione con la vicina Mezzolombardo che, invece, rimaneva nelle mani dei vescovi. Il toponimo Mezzotedesco risulta ufficialmente in uso ancora nelle mappe catastali attorno al 1850-1860.
Il 29 febbraio 1902 il Ministero Imperiale dell’Interno di Vienna permetteva il richiesto cambiamento dell’allora Mezzotedesco in quello di Mezzocorona, con la corrispondente forma tedesca di Kronmetz. Il nome attuale viene istituito solamente nel 1924.
[vedi anche Cles (TN)]
Note di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo
Si ringrazia Paolo Padoan per la gentile collaborazione
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro allo scaglione d’argento, accompagnato in punta da un monte di tre colli di verde, sormontato da una corona d’oro”
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma comunale precedente.

Vecchio stemma in uso dal 1564.

BANDIERA RIDISEGNATA

Disegnato da: Massimo Ghirardi
BANDIERA UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo interzato in palo di verde, di bianco e di giallo…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune

