Comune di Massy – (91)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Massy è una città dell’Île-de-France, nel Dipartimento dell’Essonne. Non è chiara l’origine del nome che, la maggior parte degli studiosi, mette in relazione al personale Matius (pron. Mazius) o Matheus, un oscuro possidente terriero del periodo gallo-romano dal cui fondo (o “villa”) si sarebbe originato il primitivo villaggio sulla collina del Mont Gaudon.

Per tutto il Medioevo, fino alla Rivoluzione, il territorio era suddiviso in due parti principali: una soggetta all’abbazia parigina di Saint-Germain-des-Prés e l’altra ad un feudatario laico, nell’XI secolo diverrà una Vicariato (baronia) assegnato a Guérin II de Palaiseau, i cui discendenti si denomineranno “sires de Maci” poi “De Massy” (attualmente confluiti nei Grimaldi, principi di Monaco).

La zona si è sempre caratterizzata per il carattere rurale dato che la popolazione era particolarmente dedita alla coltivazione della terra e all’allevamento. La più antica industria del territorio era quella delle tegole e dei laterizi, grazie agli abbondanti giacimenti argillosi, abbandonata solo dopo il 1943.

Dal XX secolo la città comincia a subire la vicina Parigi, dai 1400 abitanti del 1900 arriverà a contarne 40.000, lo “sviluppo” residenziale,  ma soprattutto industriale, venne favorito anche dalla ferrovia che raggiunse la cittadina già nella seconda metà del XIX secolo che ne fece un nodo di principale importanza e sede anche di un grande deposito-officina ferroviario a Massy-Palaiseau. La presenza di quest’ultimo determinò la scelta di Massy come obbiettivo militare per i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che provocarono 88 vittime e ingenti distruzioni.

Il Comune alza uno stemma che si può blasonare: De sable au lion léopardé d’or armé et lampassé de gueules, au chef d’azur chargé de trois fleurs-de-Lys d’or

In Italiano: “Di nero, al leone d’oro armato e lampassato di rosso; al capo d’azzurro caricato di tre gigli d’oro”.

Secondo la Delibera del Consiglio Comunale di adozione dello stemma del 15 marzo 1955 esso si completa “timbrato dalla corona murale d’oro a tre torri merlate, murata di nero, e sostenuto da due rami di quercia pure d’oro e ghiandati d’argento, incrociati e legati sotto la punta dello stesso [d’argento]”.

Il leone “leopardato” (cioè che è posto nella posizione che normalmente spetta al “leopardo” araldico) compare nel capo del sigillo di Ferri de Palaiseau, signore di MACI [sic] nel XIII secolo, il più antico emblema araldico riconducibile al paese.

Il capo ricorda la dipendenza dalla Corona di Francia e, attualmente, l’appartenenza alla regione parigina, mentre i rami di quercia alludono all’antica foresta de Rouvre (“rovere” o meglio “farnia” Quercus Robur il tipo più comune di quercia).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di nero, al leone d’oro armato e lampassato di rosso; al capo d’azzurro caricato di tre gigli d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, nero
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
giglio, leone
Attributi araldici:
armato, caricato, lampassato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune