Città di Mariupol – (MH)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma attuale di Mariupol è stato approvato il 17 maggio 1989 con delibera n. 158 del Consiglio Comunale.

La versione moderna dello stemma riprende i principi compositivi e i colori dello stemma in uso dal 1811. Lo scudo è diviso orizzontalmente (“troncato”) in due parti uguali da una linea ondata: argento sopra e azzurro sotto. Il colore azzurro/blu e la linea ondulata simboleggiano il mare, poiché Mariupol è una città portuale. Il campo d’argento simboleggia l’importante produzione di acciaio. Al centro è raffigurata un’ancora d’oro, altro simbolo dell’attività portuale, il “ceppo” della quale (cioè i due bracci superiori dell’ancora, appena sotto l’anello di ancoraggio detto “cicala”) è sostituito dalla data di fondazione della città: 1778 in cifre d’oro.

 

Il precedente stemma della città risale al 2 agosto 1811, si presentava “troncato d’azzurro e di nero, nel primo alla croce ortodossa d’oro movente dalla partizione, nel secondo al crescente di luna rivoltato d’argento tangente la linea di partizione”; simboleggiava la transizione di quelle terre già soggette all’Islam sotto il dominio degli zar russi (con il forte reinsediamento di cristiani in Crimea). Richiama vagamente il primitivo sigillo della città capoluogo della provincia della Palanka (Kalmiuska Palanka o Elanchytska, in italiano: Palanchino), unità territoriale militare nel sud-est della pianura di Zaporozhian che, dal 1739 al 1775 occupò il territorio all’interno delle moderne regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Dnipropetrovsk.

Il centro del Palanchino era il villaggio di Domakha, vicino alla foce del Kal’mius alla confluenza con il Mar d’ Azov, dove nel 1779 verrà costruita la città di Mariupol. Il sigillo, poi mutato in stemma si presentava: “d’azzurro alla sciabola d’argento guernita d’oro in banda con la punta all’ingiù, decussata dalla lancia d’oro in sbarra pure con la punta all’ingiù”.

 

A questo stemma primitivo, durante il lavoro di omogeneizzazione dell’araldica russa promosso dal berlinese Bernhard Carl von Koehne (russificato in Boris Vasilyevich von Quesnay, dal 1857 capo del Dipartimento di Araldica dell’Impero), venne aggiunto un “canton franco d’azzurro carico dalla lettera E circondata da nove stelle, il tutto d’oro”, simboleggiante la provincia libera di Ekaterinoslav. Comune agli altri stemmi civici dell’epoca si completava con una corona murale d’argento a tre merli e un serto di spighe d’oro legate e intrecciate da un lungo nastro rosso.

 

Nel 1970 è stato sviluppato dal grafico E. Ivanov un progetto di stemma in stile “sovietico” per la città di Mariupol, approvato con la risoluzione № 390 del Comitato esecutivo del Consiglio comunale di Mariupol del 2 settembre 1970: mostrava, in campo rosso, una grande ruota d’ingranaggio d’oro sostenente un grande secchio d’acciaieria industriale pure d’oro, movente da un mare azzurro. La parte inferiore dello scudo termina con l’immagine dell’ancora.

 

La bandiera della città di Mariupol è stata adottata dal Consiglio Comunale il 22 dicembre 1994, al centro dello stendardo rettangolare blu con proporzioni 2:3 si trova l’attuale stemma della città, circondato da una corona di foglie d’oro, incrociate in alto e ai lati da un nastro giallo, con una scritta rossa del nome della città in ucraino, russo e greco. Nella parte inferiore è riportato il vecchio stemma con lo scudo troncato azzurro e nero, la croce ortodossa d’oro poggiata su una mezzaluna bianca capovolta. Lungo il perimetro dello stendardo c’è un bordo giallo dello spessore di 1/80 della larghezza della bandiera, ornato di quadrati gialli e rossi.

 

 

La città russofona di Mariupol (Domakha dal XVI secolo, Pavlosk tra il 1778 e il 1779; Zhdanov dal 1948 al 1989, variante ucraina Marnopil dal XIX secolo) nella regione storica della Priazovia, è il capoluogo della regione del Donetsk/Donec’k, sulle rive del mar d’Azov alla foce del fiume Kal’mius.

Il 6 marzo 2022 per commemorare l’eroismo di massa e la resilienza dei cittadini che hanno difeso la loro città durante il respingimento dell’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina, la città ha ricevuto il titolo onorario di “città Eroina dell’Ucraina” dal Presidente della Repubblica.

 

Il nome fu coniato da alcuni immigrati greci provenienti dalla Crimea, che fondarono il centro come Mariampol’ (“città di Maria”), che potrebbe derivare dal villaggio di Mar’jam nei pressi di Bachčisaraj o essere stato scelto in onore di Marija Fëdorovna, moglie dell’allora principe ereditario (zarevic) Paolo. Nei pressi di questo primo insediamento venne fondata la città di Pavlovs’k nel 1778, che già nel 1779 assunse il nome di Mariuopolis, Marianoupolis o Mariampol’. L’insediamento crebbe fortemente nel 1780 con l’arrivo di emigrati dalla Crimea.

 

Nel 1948 fu ribattezzata Ždanov, in onore di Andrej Aleksandrovič Ždanov, ma riprese il nome originale nel 1989.

 

Importante centro nel commercio del grano, nella produzione di acciaio e nell’ingegneria pesante. Mariupol’ ebbe un ruolo centrale nell’industrializzazione dell’Ucraina.

 

Dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel febbraio 2014 la città è stata attaccata senza successo dalle forze armate russe. Nello stesso anno rientrò nel territorio dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck, venendo rapidamente riconquistata dall’esercito ucraino nel mese di giugno e designata temporaneamente come capoluogo dell’oblast’, poi trasferito a Kramators’k.

 

Il territorio di Mariupol’ è diviso in quattro divisioni amministrative, chiamate “raioni”:

  • Raion Il’ičivskij (già Vladimir Il’ič Lenin) è la zona settentrionale della città, la più ampia e la più industrializzata delle quattro zone. È comunemente nota come il Zavod (“Fabbrica”) di Il’ič.
  • Raion Ordžonikidzivskij (già Sergo Ordžonikidze) è la parte orientale della città, situata sulla riva sinistra del fiume Kal’mius. Comunemente chiamata la “Riva Sinistra”.
  • Raion Prymorskij è l’area meridionale della città, e costeggia il Mar d’Azov. Il nome comune della parte centrale di questo quartiere è “il Porto”.
  • Raion Žovtnevij (In russo: Oktjabrskij, già Rivoluzione d’Ottobre) è il raion centrale. Il suo nome comune è “il Centro” o “la Città”.

 

Il fiume Kal’mius separa il raion Ordžonikidzivskij dai rimanenti tre raion. 

 

La città è gemellata con numerosi altri centri, in particolare dal 30 settembre 1991 con Savona e dal 23 maggio 2005 con Santa Severina (Crotone).

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune