Comune di Margon – (34)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Margon è un comune francese dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

L’etimologia più probabile è che derivi da margo  il nome latino per indicare il bordo, situato come è  alla confluenza di due valli : della Cloche e dell’Huisne. Questo pare indicare una colonizzazione in epoca romana.

La chiesa data dell’XI secolo.

A seguito di una leggenda, ogni ultimo sabato di giugno si brucia il fantoccio di una donna: la Bourbonnaise. La leggenda sostiene infatti che, ai tempi delle crociate, la signora di Radrais avrebbe fabbricato un falso per impedire al suo amante di sposare la figlia del signore di Courcelles. Il suo crimine sarebbe stato punito con il rogo. In realtà, sotto Luigi XV un astuto oste, per rendere più interessanti i falò, fece bruciare un manichino cui fu dato il nome di la Bourbonnaise in rapporto all’amante del re molto impopolare, la du Barry.

Questa antica baronia fu riattaccata al Regno di Francia nel 1221 e non fece parte della Linguadoca che entrò nel Regno di Francia 50 anni dopo.

Ha conservato questo diritto fino alla Rivoluzione. In cambio aveva l’obbligo di rendere omaggio al re ad ogni presa di potere mentre il signore aveva diritto di giustizia.

Alle famiglie feudali degli Alquier, de L’Isle et d’Antignac, sono succeduti dal Rinascimento, i Plantavit de la Pauze, quindi, a partire dal 1719 i Le Moine per la parte finanziaria. La famiglia, che ha assunto il nome di Le Moine de Margon è tutt’oggi proprietaria del castello.

Le armi di Vailhan si blasonano così: « D’hermine, au pairle losangé d’argent et de gueule. ». In italiano: “D’armellino, alla pergola losangata  d’argento e di rosso”.

Come più di una cinquantina di Comuni di questo territorio, lo stemma comunale riporta una pezza araldica scaccata che si differenzia da quella degli altri comuni per gli smalti. Lo stemma conserva lo scaccato (modificato) dei Marchesi di Rocozel, signori di una parte di questo territorio, brisandone lo smalto. Si tratta di un omaggio allo stemma dei de Rocozels che portavano uno scudo inquartato di cui un quarto era scaccato.

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’armellino, alla pergola losangata d’argento e di rosso”.

Colori dello scudo:
argento, armellino, rosso
Pezze onorevoli dello scudo:
pergola
Attributi araldici:
scaccato

LEGENDA

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