Comune di Maincy – (77)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Il comune di Maincy si trova nel dipartimento della Seine-et-Marne, nella regione dell’Île-de-France, nel territorio del quale si trova il parco ed il castello di Vaux-le-Vicomte, capolavoro di architettura e d’arte francese, iniziato nel 1656 da Nicolas Fouquet (o Foucquet), signore di Vaux e sovrintendente alle finanze di Luigi XIV, distruggendo le case del villaggio e il vecchio castello, la nuova sfarzosa residenza fu progettata dall’architetto Le Vau, e decorato da Le Brun, mentre lo scenografico giardino fu prgettato dal celebre Le Notre.

 

Il capoluogo si è sviluppato intorno alla chiesa di Saint Etienne intono al XII secolo, ma dalle origine ben più remote.

Lo stemma si blasona: “Parti : au 1) de gueules à six fleurs de lis d’argent ordonnées 3, 2 et 1, au 2) d’or à la fasce ondée d’argent, bordée d’azur, accompagnée de trois roues de moulin de sable, deux en chief et une en pointe” (Partito: il primo di rosso a sei gigli dìargento ordonati 3, 2 e 1; il secondo d’oro alla fascia andata d’argento bordata d’azzurro, accompagnata da tre ruote di mulino di nero, due in capo e una in punta).

 

La famiglia Fouquet era originaria di Angers, e si erano arricchiti col commercio di drappi di lana e di seta, il loro stemma presenta uno scoiattolo rosso (“fouquet” nel dialetto angioino) e si accompagnava al motto latino: Quo non ascendam (“Dove non salirò?”), riferito al piccolo animale arrampicatore.

Dello stemma di Fouquet rimane lo scoiattolo rosso, in guisa di cimiero, nascente dalla corona, la figurazione riprende l’emblema di Francia, con gli smalti modificati, e le ruote di mulino che, oltre ad essere un simbolo delle industrie che usavano un tempo la forza motrice dell’acqua per le loro produzioni, ricordano la manifattura che Fouquet impiantò nel villaggio per la produzione degli arazzi (che Luigi XIV fece poi trasferire a Gobelins). Fiancheggiano la scudo una vide e delle spighe di grano, simbolo della fertile campagna della regione, ancor’oggi caratterizzata da un paesaggio agreste.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito: il primo di rosso a sei gigli d’argento ordinati 3, 2 e 1; il secondo d’oro alla fascia ondata d’argento bordata d’azzurro, accompagnata da tre ruote di mulino di nero, due in capo e una in punta”.

Colori dello scudo:
oro, rosso
Partizioni:
partito
Oggetti dello stemma:
giglio, ruota di mulino
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia
Attributi araldici:
accompagnato, in capo, in punta, ondato, ordinato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune