Comune di Herrera del Duque – (BA)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Herrera del Duque è un comune spagnolo della provincia Badajoz, nella Comunità autonoma dell’Extremadura, situato nel nordest della provincia. È il capoluogo della Confederazione della Cijara, nella Siberia Norte, e uno delle tre arcipreture dell’Arcidiocesi de Toledo in Extremadura.

Si tratta di un luogo geografico privilegiato essendo ubicato a est dell’Estremadura dove confluiscono la statale che unisce Badajoz con Ciudad Real e dove si connette la strada di Córdoba con Ávila.

La sua posizione strategica che gli permette di mettere in comunicazione quattro province vicine, Cáceres, Toledo, Ciudad Real e Córdoba, lo rende adatto a ospitare i servizi della Giunta di Extremadura e della provincia di Badajoz.

Le origini risalgono all’antica Lucina romana, anche se diversi siti sparsi in tutto il comune testimoniano che era abitata in precedenza. Del suo passato, conserva un vasto patrimonio archeologico e architettonico. Dall’ambiente fisico, spiccano la riserva regionale di Cíjara e la ZPS e SCI Sierra di los Golondrinos – Puerto Peña, dove nidificano colonie di grifoni e aquile sulle creste rocciose che sormontano i bacini idrici e le pendici della Sierra de Los Golondrinos.

Non c’è unanimità tra gli storici per quanto riguarda l’etimologia della località. Alcuni autori considerano l’origine del suo nome anteriore al periodo romano, pensando ad un «Oppido Hera» (città della dea Hera), mentre altri autori le danno un’origine romana con il nome Lucina o Luciana. C’è persino chi ipotizza che si tratti di un misto di nomi romani, passati attraverso l’arabo fino ad adattarsi definitivamente alla definitiva denominazione cristiana.

Il nome comincia la sua evoluzione con la demarcazione dei suoi confini nel 1262, durante il regno di Alfonso X. In alcuni antichi scritti e documenti medievali compaiono varie denominazioni:

Ferreruela, Gerrera, Ferrera.

Il nome Herrera compare dall’anno 1600 circa, mentre Herrera del Duque compare per la prima volta 1770. Nella prima metà dell’ottocento diventa Herrera del la Serena per poi prendere nuovamente il nome di Herrera del Duque fino agli inizi del ‘900. Durante la guerra civile si chiamerà Herrera del Castillo, mentre dal 1939 ad oggi torna a suo nome di Herrera del Duque

 

Stemma e bandiera municipali sono stati approvati dalla Giunta dell’Extremadura nel 1992.

Lo stemma si blasona: «Partido. Primero, de oro, castillo del Reino de Castilla, puesto sobre monte, todo en su color. Segundo, de plata, tres fajas jaqueladas de dos órdenes del escudo de los Sotomayor, de oro y gules, y brochante un cinturón, de sable. Al timbre, Corona Real cerrada del escudo de la Casa de Zúñiga».

In italiano: “Partito, nel primo, di oro, al castello del regno di Castiglia, posto sopra un monte, il tutto al naturale; nel secondo di argento, alle tre fasce scaccate degli ordini dello scudo dei Sotomayor, di oro e di rosso, attraversante una burella, di nero. Timbrato da una corona reale caricata dello scudo della casa di Zúñiga”

La bandiera municipale è “quadrata, di colore bianco, alla croce di verde e allo scudo municipale attraversante al centro dei suoi colori”.

La fondazione del comune è legata all’apparizione dell’oppidum romano di Lucina. I resti di civiltà precedenti corrispondono a insediamenti risalenti al periodo calcolitico fino al V secolo a.C.

Le principali testimonianze di quel tempo si trovano nelle grotte del Panda, nel Cerro de la Barca e nella necropoli di Jardal. Altri resti più vicini all’arrivo dei Romani sono i numerosi castelli di Azuche, Valdigüelo e La Pretura, così come i resti di memoriali come la stele decorata di Quinterías.

 

L’età antica

Malgrado la mancanza di testimonianze archeologiche non si esclude la possibilità di insediamenti iberici, tartessi, fenici e cartaginesi. In epoca romana, le persone assimilarono rapidamente quella cultura e la lingua latina. Dell’eredità romana è l’insediamento di «Las Posadillas», dove sono state documentate fino a sette epigrafi romane.

 

Il Medioevo

 

Nel V secolo, approfittando della debolezza e del declino dell’Impero Romano, i Visigoti presero il controllo della situazione. Ci furono tre secoli di permanenza visigota nella città. Più tardi, nel 711, Herrera passò sotto il dominio musulmano fino a poco dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212. Gli scarsi reperti archeologici di entrambe le culture testimoniano un primo sintomo di debolezza. Dopo la riconquista, la città fu soggetta all’autorità della signoria di Belalcázar de los Sotomayor dal 1444. Il maniero fu creato da Gutierre de Sotomayor, maestro dell’Ordine di Alcántara, che fu donato da Juan II a Gutierre per il suo aiuto. Intorno al 1452 il maniero ebbe il suo momento di massima espansione, con due settori ben definiti: il nord, con centro a Puebla de Alcocer, e il sud a Gahete (Belalcázar). Herrera si consolidò come la più grande popolazione nel nord della contea fino al 1518 quando Alfonso II de Sotomayor entrò in un monastero francescano, passando l’intera contea ai duchi di Béjar, a seguito del matrimonio tra Francisco de Sotomayor e Teresa de Stuñiga.

 

L’età moderna

 

All’inizio dell’età moderna il villaggio era in un chiaro processo di crescita. Nel 1578, durante il regno di Filippo II, tre villaggi dipendevano dalla città: Peloche, Las Navas e Quinterías. Secondo i censimenti, ebbe una forte crescita dalla riconquista fino al XVI secolo. Nel XVII secolo va in declino a causa di pandemie e carestie che decimarono la popolazione e non si riprese fino alla fine del XVIII secolo. In quella fase la densità di popolazione era bassa, con frequenti oscillazioni, a volte con importanti cambiamenti. Alla fine del XVIII secolo il comune apparteneva ancora alla Viscontea di Puebla de Alcocer, sotto la signoria della casa di Benavente, Béjar, Osuna e Gandía. In materia di giustizia, si separò dalla Cancelleria di Granada e divenne dipendente dalla nuova Audiencia Reale di Estremadura.

 

L’età contemporanea

 

All’inizio dell’età contemporanea, la città fu saccheggiata e parte del tesoro dell’eremo di Consolación scomparve, un evento che si verificò nella guerra d’indipendenza con l’incursione delle truppe francesi. Più tardi, con la caduta del vecchio regime fu costituito come comune costituzionale andando ad aggiungersi nel 1832 alla provincia di Badajoz, nella regione dell’Estremadura, dal 1834 è la sede e capoluogo del distretto giudiziario di Herrera del Duque, composto da 12 comuni. Con lo scoppio della guerra civile, il comune, come quasi tutta la zona giudiziaria, fu dalla parte repubblicana fino alla fine della guerra.

 

Nel dopoguerra, ha subito un grande declino economico e sociale a causa dell’intensa emigrazione, e al grande isolamento in cui si è venuta a trovare la regione. Durante l’era franchista, la città iniziò a crescere grazie alla politica di irrigazione e infrastrutture. Dall’ultimo quarto del XX secolo, è stato caratterizzato da uno sviluppo del settore dei servizi (infrastrutture e istruzione), e con la creazione di nuove industrie hanno attivato la vita del comune, rendendolo un punto di incontro della regione. Sono state inoltre sviluppate iniziative turistiche, culturali e ricreative che, insieme alla loro entità economica, si uniscono per promuovere la crescita economica ed estesa della regione dell’Estremadura.

Il Comune spagnolo è gemellato con il Comune di Castiglione in Teverina (Vt)

 

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito, nel primo, di oro, al castello del regno di Castiglia, posto sopra un monte, il tutto al naturale; nel secondo di argento, alle tre fasce scaccate degli ordini dello scudo dei Sotomayor, di oro e di rosso, attraversante una burella, di nero. Timbrato da una corona reale caricata dello scudo della casa di Zúñiga”

Colori dello scudo:
argento, oro
Partizioni:
partito
Oggetti dello stemma:
castello del regno di Castiglia, monte, ordine, scudo dei Sotomayor
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia
Profilo Araldico

“Drappo di bianco caricato dalla croce di verde, caricata dallo scudo municipale sui suoi colori…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

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