Comune di Gazzo Veronese – (VR)

Informazioni

  • Codice Catastale: D957
  • Codice Istat: 23037
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 5558
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 56.75
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

L’attuale Comune è nato dalla fusione dei territori di due Comuni precedenti: Gazzo e Correzzo, avvenuta nel 1929, a seguito della quale si è deciso l’istituzione della sede municipale a Roncanova in posizione baricentrica nel territorio comunale e lungo la via che da Ostiglia va a Verona.

Ha come emblema principale la personificazione di una divinità fluviale, con sembianze che ricordano molto la figura di Nettuno, e riferita al fiume Tartaro che bagna questa regione un tempo paludosa e boscosa (“gaghi” in longobardo significa proprio ‘bosco’) poi bonificata dai Benedettini di Santa Maria in Organo di Verona, che ne furono feudatari fino al passaggio agli Scaligeri. La divinità versa acqua da un otre che, oltre a formare un fiume, bagna la campagna, tutt’ora principale occupazione degli abitanti.

Al fiume è anche collegata una leggenda locale: si narra infatti che nella notte della vigilia di Pentecoste si senta suonare la campana della chiesa della città di Carpanea, antico insediamento sommerso dal fiume Tartaro, per l’empietà del suo re, che oltraggiò la divinità fluviale del dio Appo (secondo alcuni lo stemma rappresenta proprio quella divinità).

I rintocchi portano fortuna a chi li sente e tengono lontano il demonio.


Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:
AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Stemma Ridisegnato

Stemma Ufficiale

Logo

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Profilo Araldico

Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato

Gonfalone Ufficiale

Profilo Araldico

“Drappo di azzurro…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    13 Luglio 1966