Comune di Gambarana – (PV)

Informazioni

  • Codice Catastale: D892
  • Codice Istat: 18067
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 254
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.02
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

La tradizione popolare, riportata anche da alcune guide storico-turistiche del territorio, afferma che il toponimo di GAMBARANA deriva dall’emblema dei conti di Lomello, divenuti poi conti di Gambarana, che avevano un gambero ed una rana come emblemi principali, in funzione “parlante” col toponimo.

Probabilmente i conti hanno adottato uno stemma con gambero e rana, seguendo una paraetimologia tipica dell’araldica nobiliare, ad indicare (come in un rebus) l’agnome di famiglia. L’antica contea di Lomello venne suddivisa tra i vari rami della famiglia feudale originando le diverse feudalità, dalle quale derivano le attuale circoscrizioni amministrative della regione.

“…Infatti, tra i rami in cui si divisero i conti Palatini di Lomello, signori della Lomellina occidentale fino al XII secolo, due tra i principali portavano appunto i nomi di Sparvara e Gambarana. Nel 1311 i Conti Palatini erano qui rappresentati da Federico, Giuliano e Riccardo di Sparvara, e da Alberto, Ruffino, Giannone e Opicino di Gambarana. Nel 1164 tutta la Lomellina fu assoggettata alla città di Pavia; il relativo diploma di Federico I nomina sia Sparvara sia Gambarana. Sotto Pavia continuò la signoria degli conti palatini di Sparvara e di Gambarana sui rispettivi feudi che, salvo brevi interruzioni, continuò fino al XVIII secolo (gli Sparvara si estinsero nel 1769, i Gambarana esistono tuttora)” (dal sito istituzionale di Gambarana).

L’altra località storicamente più rilevante fu quindi l’antica SPARVARA che prende nome da una residenza “sperduta” (o “sparsa”) e che fu centro residenziale dei conti, alla quale però preferiranno successivamente Cambiò, che diverrà poi sede del Comune di Sparvara e Cambiò.

Il Comune di CAMBIO’, autonomo fino al 1867, avendo subito una parziale distruzione da parte dell’alluvione del Po nel 1800, si trovò diviso in due centri: una piccola parte a nord, che poi venne nominata CAMBIO’ NUOVO e aggregato a Gambarana, e una parte più cospicua a sud, attuale Comune ALLUVIONI CAMBIO’. In provincia di Alessandria, il cui toponimo ricorda il disastroso evento.

La località di San Martino La Mandria invece, che apparteneva anch’essa al feudo di Gambarana, fu Comune autonomo fino al XVIII secolo; nel 1806 fu aggregato inizialmente a quello di Suardi e, attualmente, a quello di Gambarana.

Nota: l’illustrazione di questa scheda è ripresa dallo stemma dipinto sulla facciata del Municipio di Gambarana. Di questo stemma non abbiamo notizia di una sua formale concessione.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Carletto Genovese

Lo stemma, raffigurato sulla facciata del palazzo comuna­le, non è mai stato approvato e ufficializzato da un decreto.

Non risultano neppure documenti o istanze depositati presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma.

Il leone è il simbolo dei conti di Gambarana, uno dei rami in cui si divisero i conti Palatini che dominarono nella Lomellina occidentale fino al XII secolo.

Gambarana apparteneva al nucleo storico più importante chiamato Sparvara.

Nel 1311 i conti Palatini erano qui rappresentati da Federico, Giuliano e Riccardo di Sparvara e da Alberto, Ruffino, Giannone e Opicino di Gambarana.

La giurisdizione sul territorio dei conti continuò fino all’abolizione del diritto feudale alla fine del 1700.

Dunque, il comune da tempo immemorabile adotta lo stemma dei conti di Gambarana. Il ramo di alloro e di quercia che compare nel capo dello scudo può essere il risultato di modificazione di un esistente capo del littorio, obbligatorio in tutti gli stemmi sotto il regime fascista.

Evidentemente è stato abraso il solo fascio, formato da verghe di betulla legate da nastri di rosso al quale è infissa un’ascia di bronzo.

 

 

Genovese C. 2012 – LA PROVINCIA DI PAVIA – Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, pp. 208-209.

Stemma Ridisegnato


Fonte: Carletto Genovese

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’argento al leone di rosso accompagnato in capo da un ramo di alloro e di quercia incrociati in punta. Ornamenti esteriori di Comune”.

Colori dello scudo:
argento

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • istituzione nuovo comune