Comune di Fréjus – (83)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Durate le “Guerre di Gallia” le armate romane al comando di Caio Giulio Cesare, conquistarono e distrussero la città di Massalia (l’attuale Marsiglia) con il suo importante porto. Venne quindi fondata un’altra città nel 49 a.C., che si denominò FORUM JULII, come nuovo scalo commerciale e militare della Regio Gallio Narbonensis, per realizzare la quale venne anche regimentato e deviato il corso del fiume Argens per creare un canale navigabile verso il mare.

 

La città di Fréjus si trova ai piedi del massiccio dell’Esterel, dominante le valli dell’Argens e del Reyran.

 

Sviluppatasi nel 39 a.C. grazie a Ottaviano, il futuro imperatore Augusto, divenne il primo porto militare del Mediterraneo dell’epoca romana.

 

 

Nel 1024 è documentata come FREJURIO, e dal 1416 col nome attuale che, fino al 1801 si scriveva senza accento acuto.

 

Fréjus, nel 374,diventa sede vescovile (la seconda di Francia dopo Lione) con il vescovo Acceptus, nel V secolo il vescovo di Fréjus governava gran parte della Provenza, la città e la cattedrale vennero distrutte dai Saraceni nell’896  e gli abitanti si rifugiarono nella vicina Fraxinetum, l’attuale La-Garde-Freinet. La città risorse per merito del vescovo Riculfe solo nel 990, con il sostegno del Conte di Provenza.

 

Nel 1536, nel corso della lunga guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V imperatore, quest’ultimo prese possesso di Fréjus, nell’occasione ribattezzata CHARLEVILLE, e la elevò a capitale del Ducato. Con il trattato di Nizza del 1537 la città passò alla Francia, Enrico II di Valois ne fece la sede di un Ammiragliato.

 

Le armi araldiche della città, oggi nel Dipartimento del Var, si blasonano: « De gueules à la croix d’argent; au chef cousu d’azur chargé de trois fleurs de lis d’or »

In italiano: “Di rosso, alla croce d’argento, al capo d’azzurro caricato da tre gigli d’oro”.

 

Tradizionalmente si ritiene che la croce indichi l’importanza del ruolo del porto della città per l’imbarco dei Crociati verso la Terrasanta. Secondo altri è simbolo dell’antichità della sede episcopale, il capo « di Francia » testimonia la fedeltà a quella corona della città. Notiamo, al di là delle simbologie che possono essere all’origine dell’emblema, che la figura è il «ribaltamento » dello stemma della vicina, e in qualche frangente “rivale”, città di Genova.

 

Nell’809 la città si dotò di un nuovo stemma, secondo le regole dell’Araldica del Primo Impero napoleonico, con l’intento di onorare la precedente visita dell’allora generale Bonaparte, che il 9 ottobre 1799, sbarcato a Saint-Raphaël di ritorno dalla “Campagna d’Egitto”  si era trattenuto presso un albergo in città per qualche tempo, nel 1814, in attesa della partenza per l’esilio all’Isola d’Elba, l’imperatore soggiornò nuovamente a Fréjus.

 

Lo stemma « napoleonico » si blasonava: « D’azur à une frégate voguant sur la mer, le tout au naturel, surmontée d’une ombre de soleil d’or, l’écu surmonté du mot Fréjus en capitales de sable et entouré de la devise : Julius Caesar Nominavit – Napoleo Magnus Illustravit »

In italiano: “D’azzurro, alla fregata fluttuante sul mare, il tutto al naturale, sormontata da un ombra di sole d’oro, lo scudo sormontato dal motto Fréjus in lettere capitali di nero e circondato dal motto : Julius Caesar Nominavit-Napoleo Magnus Illustravit”.

 

Questo blasone venne abbandonato, per ripristinare l’antico, durante la Restaurazione, con delibera del Consiglio Municipale del 25 settembre 1814.

 

La città oggi si rappresenta anche attraverso un logotipo in stile « commerciale » che riprende stitlizzata la testa di Giano, uno dei reperti più importanti del suo passato romano.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di rosso, alla croce d’argento, al capo d’azzurro caricato da tre gigli d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
giglio
Pezze onorevoli dello scudo:
croce
Attributi araldici:
caricato

LEGENDA

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