Comune di Épernay – (51)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Épernay è una città del dipartimento della Marna, nella regione Champagne-Ardenne, il toponimo, forse, deriva dal gallo-romano “sparnacus” che significa “luogo spinoso” o “luogo piantato con alberi spinosi”, da “sparno” (spina), per questo motivi secondo alcuni i fiori dello stemma che si blasona “D’azur aux trois roses d’argent” (D’azzurro a tre rose d’argento)sarebbero di biancospino (in bretone “sparn-gwen”).

Secondo altri il nome della città antica sarebbe stato Acquæ Perennæ (‘acque vive’), successivamente trasformato in Aixpernæ.

Secondo la leggenda la città sarebbe stata fondata nel V secolo da due fratelli conciatori provenienti da Chalons, entrambi di nome Nacus. Essi si sarebbero stabiliti sulle rive del torrente Cubry “pieni di speranza nella loro attività” perché l’acqua corrente pulita e costante sarebbe stata l’ideale per ammorbidire le pelli. L’episodio avrebbe dato al luogo il nome di “Spes Nacorum” (“la speranza dei Nacos”), poi diventato Sparnacum.

Dopo le invasioni germaniche, la città passò sotto il dominio dei Franchi ed è Euloge, un ufficiale di Clovis, che ne viene investito come signore, secondo la tradizione egli sarebbe stato il primo signore di Épernay. Purtroppo Euloge si renderà colpevole di un grave reato per il quale Clovis lo condannerà a morte. Ma con l’intervento di san Remigio di Reims, il re dei Franchi lo perdonerà. In segno di ringraziamento, Euloge concederà la città all’arcivescovo.

La posizione sulle rive della Marna ne ha fatto spesso un campo di battaglia: nel 533, Childeberto I la conquistò e passò tutti gli abitanti a fil di spada. Poi venne assediata nel 562 da Chilperico I, che imporrà tasse così gravose da costringere gli abitanti a fuggire. Nel 595 venne saccheggiata da Fredegonde. Infine, nel 720 o nel 765, la regione soffre le guerre di Charles Martel. Verrà restituita alla Chiesa di Reims solo nel 846, dietro sollecitazione del vescovo Hincmar.

Nel 1024 la città entra nel dominio dei conti di Champagne a seguito del trattato tra l’arcivescovo di Reims Eble Roucy e il conte Eudes II di Champagne. Vi rimane fino al 1284, quando Giovanna I di Navarra, ultima contessa di champagne, sposa del re Filippo IV “il Bello”, porterà la signoria di Épernay in dote.

Il conte Thibault IV concesse alla città il diritto di organizzarsi in comune nel 1231.

Nel 1229 la città fu bruciata durante il conflitto tra il conte Thibault IV e Hugues De Lusignan sui diritti rivendicati da Alix De Lusignan, regina di Cipro, sulla contea di Champagne.

Durante la guerra dei cent’anni Épernay venne più volte saccheggiata: da Edoardo III d’Inghilterra nel 1359, e poi dal figlio nel 1366.

Sebbene tornata alla Corona nel 1388 il re Carlo VI concesse la signoria di Épernay a suo fratello, Luigi d’Orléans (memoria di questa signoria resta nei nomi di alcune località, come lo stagno e la foresta di “Orleans d’Enghien”, che unisce il nome del duca a quello del suo amante Duca d’Enghien).

La signoria di Épernay fu concessa poi a Luisa di Savoia, madre di Francesco I di Valois, nel 1515; grazie a lei vennero fatte costruire nuove fortificazioni durante la guerra contro l’imperatore Carlo V. Ciononostante nel settembre del 1544, Francesco I brucerà la città per ritardare la partenza di Carlo che, dopo aver bruciato Vitry-en-Perthois, cercava di prendere Épernay per minacciare Parigi. Dopo la pace il re volle ricostruire la città, favorendola, esonerando i residenti da tributi fiscali.

 

Luisa di Savoia morì nel 1532 e la città venne riunita alla corona fino 1536, allorché venne concesso l’usufrutto a Claude de Lorraine, duca di Guisa. Quest’ultimo morì nel 1550 e la città venne concessa al fiorentino Piero Strozzi che morì nel 1558; venne poi concessa a Philippe De Strozzi e Diane de Castro, poi a François de Montmorency.

La città è decorata con la Croix-de-Guerre, l’8 Febbraio 1920, concessa dal Presidente della Repubblica Raymond Poincaré, per la sua resistenza alle sofferenze della guerra.

Durante la seconda guerra mondiale, Épernay subisce i soprusi dei nazisti e viene liberata il 28 agosto 1944 dalla VII Divisione Corazzata, guidata dal generale Silvester, e dalla III Armata del generale Patton. La città ha ottenuto un’altra Croix-de-Guerre 1939/1945.

 

Una radicata tradizione attribuisce la creazione dello stemma alla principessa Luisa di Savoia (1476-1531), madre di Francesco I. “(…) Lo stemma di Epernay deriva la sua origine da quello di Luisa di Savoia, madre del re Francesco, concesse a Épernay nel 1525, in segno di gratitudine verso la nostra città, che aveva protetto il re dalle incursioni delle truppe dell’imperatore Carlo V attraverso la Marna… Così lo stemma di Luisa di Savoia, e di conseguenza quella di Épernay, è decorato con tre rose bianche su sfondo blu. (…) “ (trad. dal sito della Corale di Épernay “Les-Cenelles” www.les-cenelles.fr).

Epernay 2

La versione “aulica” dello stemma, di fatto poco utilizzata, mostra in luogo del tradizionale ramo di quercia, un ramo di palma, allusivo ai numerosi assedi subiti. Attualmente la città usa un semplice scudo gotico, senz’altri ornamenti.

 

Curiosità: un detto del XIX secolo, basandosi sulla sequenza dei comuni del luogo: Avenay, Ay, Épernay li legge “Avant Ay! Ay! Après Ay” (‘Prima di Ay, Ay, dopo Ay’).

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro a tre rose d’argento”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
rosa

LEGENDA

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