Comune di Dorio – (LC)

Informazioni

  • Codice Catastale: D346
  • Codice Istat: 97032
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 353
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.68
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Dorio è un piccolo comune lecchese sulla sponda orientale del Lago di Como.

La zona è abitata fino da tempi remoti, come dimostrano alcune testimonianze preistoriche e celtiche. Secondo la tradizione Giulio Cesare nel 59 a.C. trasferì a Como e dintorni dei coloni greci, essi sarebbero all’origine di Dorio (che ha un omonimo in Messenia), Corenno (dove si sarebbero stanziate genti provenienti da Corinto), Dervio (da Delfi) e Piona (da Peonia).

Nel Medioevo il centro principale si trovava a Mandonìco (o Mondonico) dove, all’inizio del XIV secolo venne eretta una cappella dedicata a San Giorgio Martire.

In seguito la popolazione si spostò progressivamente verso valle, in località Solmongo, che è all’origine dell’attuale Dorio.

Nell’XI secolo Dorio era compreso nel territorio di Bellano (assieme a Corenno e Dervio). Nei primi mesi del 1040 alcune navi della Repubblica delle Tre Pievi (Gravedona, Domaso e Dongo) conquistarono Dorio, Corenno e poco dopo anche Dervio. Dopo questa parentesi il territorio passò a Milano e Dorio venne amministrato dal rappresentante milanese di Dervio.

Nel 1449 Bellano, Dervio, Corenno e Dorio vennero occupate da Como.

Per le difficoltà di raggiungere la chiesa parrocchiale di Dervio, gli abitanti chiesero all’arcivescovo di Milano nel 1506 l’erezione della Parrocchia, che avvenne nel 1542.

Tra il 1640 e il 1670 Solmogno, che nel frattempo si era sviluppata notevolmente, anche grazie alla posizione sulla via principale di comunicazione fra Colico e Dervio, assunse il nome di Dorio.

Una prima volta dal 1809 al 1816 e ancora dal 1927 al 1950 il Comune di Dorio fu soppresso e aggregato a Dervio, per poi riprendere l’autonomia amministrativa.

Lo stemma, ufficialmente concesso con DPR del 7 febbraio 2002, riprende uno dei reperti archeologici ritrovati negli scavi: una “Paalstab”, ossia una scure dell’Età del Bronzo. Mentre le fasce ondose del campo inferiore simboleggiano convenzionalmente il Lago.

Nota di Massimo Ghirardi

Bibliografia:

Foppoli M.-Mezzera M. STEMMARIO LECCHESE. Gli stemmi dei Comuni della Provincia di Lecco. Cattaneo, Oggiono, 2005. p.118-119

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Troncato: il primo, di rosso, alla scure di bronzo al naturale, posta in palo; il secondo, d’argento, alle due fasce ondate, di azzurro”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Partizioni:
troncato
Oggetti dello stemma:
scure di bronzo
Pezze onorevoli dello scudo:
fascia ondata
Attributi araldici:
posto in palo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    riconoscimento
    7 Febbraio 2002