Città di Corbetta – (MI)

Informazioni

  • Codice Catastale: C986
  • Codice Istat: 15085
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 17365
  • Nome abitanti: corbettesi
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 18.78
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 25.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma della città di Corbetta è stato riconosciuto con DPCM del 29 gennaio 1952 e si presenta: “Partito: al primo fasciato d’argento e d’azzurro; al secondo palato d’azzurro e d’argento. Capo d’oro carico di un’aquila di nero”.

 

L’emblema è documentato da una pergamena del 15 gennaio 1892, ma non è chiara la sua simbologia: tradizionalmente si vuole che le fasce e i pali simboleggino i trentatré fontanili che irrigano il territorio.

 

È riportato regolarmente sul gonfalone, che si descrive come un «Drappo partito di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni sono dorati. L’asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro».

 

Lo stemma, oltre che sul gonfalone è riportato anche sulla bandiera civica: «Rettangolare, suddivisa verticalmente in due parti, una bianca ed una azzurra, reca al centro lo stemma cittadino.»

 

Con decreto del Presidente della Repubblica del 5 febbraio 1988 al Comune di Corbetta è stato concesso il titolo di “Città”.

 

Sorta tra il VII e il VI sec a.C, stando ai reperti archeologici, divenne sede di una pieve importante nel Medioevo, che si svilupperà nel noto Santuario della Beata Vergine dei Miracoli.

 

Secondo alcuni, l’origine del nome della città di Corbetta deriverebbero da Curia picta che potrebbe significare “corte dipinta” o più semplicemente sede di un’antica curtis con l’aggiunta dell’aggettivo picta a indicare la presenza di pitture notevoli.

 

Nel medioevo, invece, il borgo di Corbetta è chiamato Curbitum, Corio-Picta anche se prevale il latinismo Curia-picta (o Curia pincta) in Castrum Sancti Ambrosii. Un’ipotesi relativamente recente propende a spiegare il nome della città con i due termini celto-liguri di cur (anello) e betda (casa di legno): un gruppo di case fortificate circondate da un fossato difensivo.

 

Secondo la leggenda popolare il nome di Corbetta risalirebbe ad un fatto leggendario e curioso. Quando Sant’Ambrogio fu proclamato vescovo per acclamazione dai milanesi, si spaventò a tal punto per le enormi responsabilità che gli sarebbero spettate che decise di fuggire da Milano, intraprendendo il cammino lungo la strada consolare Vercellina con la sua mula di nome Betta: l’animale, dopo aver percorso alcuni chilometri nel contado milanese, giunse a Corbetta (la tradizione vuole nei pressi della chiesa che verrà poi dedicata al santo arcivescovo) dove non volle più proseguire. Il Santo, incalzato dalla folla dei milanesi, cercò di smuoverla esortandola in dialetto “Cur Betta! Cur Betta!” (Corri Betta, Corri Betta!), esclamazione dalla quale sarebbe derivato il nome del paese.

 

Nel IX secolo la borgata ed il castello di Corbetta passarono sotto la signoria del vescovo-conte di Milano, come centro principale della Burgaria, uno dei quattro contadi del milanese.

Scarsino (o Scarsio o Squarcino) di Lanfranco dei Borri, capitano generale dei nobili esuli milanesi, per i servigi resi all’imperatore Ottone e a Matteo I Visconti (appoggiò infatti i Visconti contro i Torriani), ottenne nel 1275 in ricompensa molti feudi, tra i quali Corbetta, così che i Borri, originari di Santo Stefano Ticino, ne diventano i principali feudatari assieme ai Frisiani e gli Aliprandi.

 

Corbetta è gemellata dal 1982 con il comune francese di Corbas, e dal 2003 con quello rumeno di Târgoviște.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito: al primo fasciato d’argento e d’azzurro; al secondo palato d’azzurro e d’argento. Capo d’oro carico di un’aquila di nero.”

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro
Partizioni:
capo, fasciato, palato, partito
Oggetti dello stemma:
aquila
Attributi araldici:
carico

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro
Profilo Araldico

“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    29 Gennaio 1952

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    5 Febbraio 1988

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    12 Febbraio 1962