Comune di Cluny – (71)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Cluny è un comune del dipartimento della Saona-e-Loira (Saône-et-Loire), nella regione della Borgogna (Bourgogne), nel medioevo fu sede della celebre abbazia benedettina dei SS. Pietro e Paolo, dalla quale irradiò nel X secolo una riforma di tutto l’Ordine monastico che, da questa, venne detto “cluniacense” e approvato da papa Giovanni XI nel 931.

Lo stemma del Comune si blasona: “D’azur à la clé d’argent” (D’azzurro alla chiave d’argento) ma che, nell’Armorial Général de France redatto da Charles D’Hozier per Luigi XIV, è descritto con il campo rosso. Di fatto l’antico stemma dell’abbazia era composto con i tradizionali attributi dei due apostoli entro uno scudo “di rosso alla spada alta d’argento, guarnita d’oro, attraversata da un paio di chiavi dello stesso poste in decusse”.

Cluny 2Stemma precedente del Comune di Cluny

Per differenziarsi ulteriormente da quello originale venne preferito il campo azzurro e, inizialmente, si mantennero le sole chiavi d’oro, in palo, addossate e con le impugnatura intrecciate1, attualmente lo stemma presenta una sola chiave (d’argento).

Allo scudo è abitualmente appesa la decorazione della Croix-de-Guerre 1939-1945.

 Cluny 3

Stemma dell’abbazia dei SS. Pietro e Paolo di Cluny

L’abbazia fu fondata presso il villaggio di Cluny l’11 settembre del 909, allorché Guglielmo I “il Pio” duca d’Aquitania e conte di Mâcon, donò i terreni all’abate Bernone di Baume (morto nel 926), con l’incarico di fondarvi un monastero dedicato ai SS. Pietro e Paolo, il duca rinunciò a favore degli abati anche dei diritti feudali e mettendola sotto la diretta dipendenza della Santa Sede. Tra gli abayi di Cluny ci fu anche Ildebrando di Sovana (futuro papa Gregorio VII).

La chiesa del monastero venne ricostruita già nel 955, nel 1040 venne inaugurata una grande basilica romanica (nota come Cluny II), che divenne modello per numerose altre chiese europee (tra le quali la chiesa di Santa Reparata a Firenze, dove fu vescovo Gerardo di Borgogna, e la prima cattedrale di Catania.

L’abbazia divenne “il luogo di maggiore richiamo monastico ed anche ecclesiale della cristianità” (Wikipedia) e il grande afflusso di pellegrini spinse l’abate Ugo di Semur a ricostruire la chiesa in forma di imponente basilica a cinque navate nel 1088 (e nota come Cluny III), che rimase il più vasto edificio religioso d’Europa fino alla ricostruzione della basilica papale di San Pietro in Roma nel XVI secolo (la precedente chiesa abbaziale non venne demolita, ma venne lasciata a fianco della nuova in guisa di cappella). I lavori venne a lungo finanziati soprattutto con gli enormi finanziamenti dei re di Castiglia e Léon. Le spese provocarono un crisi finanziaria già nel XIII secolo, ma fu dal 1516, con la concessione della nomina abbaziale da parte del re di Francia (che nominava degli abati “commendatari”, i cui titolari erano spesso estranei all’abbazia e si limitavano ad incassarne i benefici, lasciando la gestione del monastero ad un “priore”).

Col decreto del 2 novembre 1789 i beni ecclesiastici, tra i quali l’abbazia di Cluny divennero “beni nazionali”, durante la Rivoluzione gli edifici vennero abbattuti e utilizzati come cave di pietra (oggi ne rimane poco meno dell’8%).

 

(1): un esempio si può vedere nella sala congressi della Hotel Consulaire di Mâcon, costruito nel 1914, oggi sede della Camera di Commercio e Industria, dove sono rappresentati gli stemmi di alcuni centri importanti della regione.

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

Bibliografia:

Bunson M.E. DIZIONARIO UNIVRSALE DEL MEDIOEVO. Newton & Compton, Roma 2002.

Pacaut M. MONACI E RELIGIOSI NEL MEDIOEVO. Il Mulino, Bologna 1989.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro alla chiave d’argento”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
chiave

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