Comune di Cheverny – (41)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Cheverny è un piccolo comune del dipartimento del Loir-et-Cher nella regione del Centre, lungo il corso del torrente Conon. È famoso per il suo fastoso castello costruito inizialmente da Henri Hurault, creato conte di Cheverny e tesoriere militare da re Luigi XI. La proprietà passò alla Corona per cause di frode fiscale e re Enrico II lo donò alla sua favorita Diana de Poitiers la quale, preferendo il castello di Chenonceau lo rivendette a Philippe Hurault, figlio del precedente proprietario il quale ricostruì il castello tra il 1624 e il 1630. Dopo esser passato a diversi proprietari nel 1824 ritornò alla famiglia Hurault.

Il disegnatore e fumettista belga Hergé si è ispirato al castello di Cheverny per tratteggiare il castello di Moulinsart, abitazione del capitano Haddock, compagno di avventure di Tintin.

Il nome del villaggio deriva dal latina Cheverneium (che ha dato il nome anche al vicino comune di Court-Cheverny, antica Curtis Cheverneium in Sigalonia, cioè una “fattoria presso la Sologne”).

Lo stemma comunale di Cheverny si blasona: “Écartelé d’azur et de sable, à l’écusson d’or chargé d’une croix d’azur cantonnée de quatre soleils non figurés de gueules, brochant en cœur et soutenu d’un massacre de cerf d’argent également brochant sur la partition” (Inquartato d’azzurro e di nero, allo scudetto d’oro caricato da una croce d’azzurro accantonata da quattro ombre di sole, attraversante in cuore e sostenuto da un massacro di cervo d’argento pure attraversante sulla partizione). Lo scudo “d’oro alla croce d’azzurro accantonata da quattro ombre di sole di rosso” è l’arme propria dei conti Hurault, il quale si accompagna il motto GERTAT MAJORIBUS ASTRIS. Il “massacro” di cervo richiama l’antica arte venatoria tutt’ora praticata nella tenuta del castello, che è anche sede di una muta di un centinaio di cani derivati da un incrocio fra il fox-hound inglese e il poitevin francese.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Inquartato d’azzurro e di nero, allo scudetto d’oro caricato da una croce d’azzurro accantonata da quattro ombre di sole, attraversante in cuore e sostenuto da un massacro di cervo d’argento pure attraversante sulla partizione”.

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LEGENDA

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