Comune di Celico – (CS)

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Info
  • Codice Catastale: C430
  • Codice Istat: 78034
  • CAP: 87053
  • Numero abitanti: 3046
  • Nome abitanti: celichesi
  • Altitudine: 750
  • Superficie: 98.99
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 11.8
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il toponimo potrebbe derivare dalla voce latina “caelicus” (celeste); tuttavia, non è da escludere una derivazione dal nome personale latino, nella forma aggettivale, “Caelicus” (di Caelius).

Il comune di Celico fa parte della Comunità Montana Silana.

I comuni confinanti sono: Acri, Casole Bruzio, Lappano, Longobucco, Rose, Rovito, San Pietro in Guarano, Spezzano della Sila.

Sorto probabilmente in epoca anteriore al IX secolo, Celico si accrebbe in seguito all’afflusso di profughi provenienti da Cosenza e dai centri abitati della costa ionica sfuggiti all’invasione dei Saraceni. Dal 1644 vi ebbe sede il Governatore dello Stato Cosentino del Granduca di Toscana, fino alla rivolta del 23 maggio 1647 che si estese a tutti i casali di Cosenza.

La chiesa parrocchiale di San Michele presenta facciata con due porte archiacute in pietra del XV secolo, porta laterale del 1514, interno con soffitto ligneo dipinto dall’artista C. Santanna del XVIII secolo, conca battesimale in pietra del XVI secolo (con colonne originarie del XII secolo) e dipinto su tavola del XVIII secolo. Il campanile isolato è del 1595 e regge una campana di grandi dimensioni del peso di 24 quintali, risalente al 1653.

Celico ha dato i natali al Maestro di scacchi Gioacchino Greco (?-1634), uno dei più importanti teorici e studiosi italiani di tutti i tempi del nobile gioco.

BLASONATURA

“Di azzurro, all’Arcangelo Michele, in maestà, la testa inclinata in sbarra, il viso, le braccia, le gambe di carnagione, capelluto d’oro, le ali di argento, la corazza dello stesso, la corta tunica di verde, gli stivali d’oro, munito di manto a guisa di grande sciarpa, avvolgente il braccio sinistro e svolazzante a destra, di rosso, la corazza ornata dal balteo d’oro scendente dalla spalla destra al fianco sinistro, l’Arcangelo tenente con la mano destra alzata la spada di argento, posta in banda alzata, con la punta all’ingiù, con la mano sinistra la bilancia di due coppe, d’oro, l’Arcangelo calpestante con il piede sinistro la testa del diavolo prono, posto in banda, la testa all’ingiù, il viso, il collo, il dorso, le braccia di carnagione, dalla cintola in giù serpentiforme di verde, le ali di pipistrello, dello stesso, capelluto e barbuto di nero, il diavolo sostenuto dal colle centrale del monte alla tedesca di tre colli, di verde, esso monte infiammato di rosso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.”

D.P.R. 3 ottobre 2005

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di bianco con la bordatura di azzurro…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    3 Ottobre 2005

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