Comune di Castrofilippo – (AG)

Articoli correlati

Info
  • Codice Catastale: C341
  • Codice Istat: 84013
  • CAP: 92020
  • Numero abitanti: 3034
  • Nome abitanti: castrofilippesi
  • Altitudine: 470
  • Superficie: 17.94
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 23.1
  • Comuni confinanti:

    Canicattì, Favara, Naro, Racalmuto.

  • Santo Patrono: sant'Antonio Abate
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

      L’attuale Castrofilippo è erede di un antichissimo insediamento, risalente alla preistoria. Furono probabilmente gli arabi a potenziare il preesistente fortilizio di epoca greco-romana sull’attuale monte Castellaccio, a circa 500 metri a nord del centro storico, probabilmente denominato al-Minschàr (“la sega” per la sua conformazione) come citato dal geografo al-Idrisi nel 1154.

Il dominio arabo terminerà nel 1086, quando Ruggero il Normanno, inseguendo l’emiro Chamùt in fuga verso Castrogiovanni (l’attuale Enna) espugnò alcuni castelli, tra cui quello di Naro, Racalmuto, Canicattì, ed appunto Al-Minshàr. Dopo la conquista normanna quello che era un piccolo casale assunse il nome Libigini, e venne concesso a numerose famiglie nobili quali i Lo Porto, i De Brando e i Montaperto, i quali lo cedettero al barone Stefano Monreale, il quale, nel 1584, ottenne la licenza di “congregar gente” e fondò la nuova Castrofilippo, in omaggio, come suggerisce lo stesso nome di “castra rex Philippi” al re di Spagna Filippo II.

Morto il barone Stefano, gli successe il figlio Maurizio (sposato con Margherita Montaperto), che ottenne il titolo di Duca di Castrofilippo.

 

Lo stemma ed il gonfalone del Comune di Castrofilippo sono stati adottati, all’epoca del podestà, Cav. Luigi Rinaldi, in seguito all’istanza presentata alla Consulta Araldica, sanciti con decreto di riconoscimento del Capo del Governo Benito Mussolini del 27 maggio 1929. L’attuale stemma è conforme a quello del bozzetto ufficiale depositato presso l’Archivio di Stato di Palermo, nel 1818, che, a sua volta, riprende lo stemma già in uso precedentemente che si poteva vedere rappresentato ad affresco nel vecchio Palazzo Comunale, realizzato da Salvatore Racalbuto e da Vinci l’aquila, dove però l’aquila era d’oro e le rose del secondo campo erano invece delle cicale.

In ogni caso l’emblema si compone di elementi araldici delle famiglie che hanno avuto il feudo di Castrofilippo: i Montaperto, i Monreale, i Cicala e i La Farina.

 

Si blasona: “di rosso, all’aquila spiegata d’argento, coronata d’oro, con in petto uno scudetto partito: nel 1° di rosso, al castello di nero; nel 2° pure di rosso a tre bande d’oro, alternate da sette rose dello stesso, poste 1-3-2-1. Ornamenti esteriori del Comune.”

Contestualmente è stato concesso il gonfalone: “drappo rettangolare di stoffa azzurra, terminato nella parte inferiore a tre bandoni a forma di vaso irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto sormontato dell’iscrizione centrale in argento “COMUNE DI CASTROFILIPPO”. La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad una asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa mediante lacci anch’essi argentati, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto azzurro con bullette di metallo bianco poste a spirale e ricamata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso.

I Lo Porto hanno uno stemma antico che si blasona: “d’azzurro, a due fasce ondate d’argento” che si modificherà poi per acquisizioni dinastiche fino al: “partito: nel 1° d’azzurro, a due fasce ondate d’argento, accompagnate nella punta da due bande d’oro, abbassate sotto d’una riga dello stesso; col capo d’oro caricato da un’aquila bicipite di nero spiegata e coronata all’imperiale; nel 2° fasciato d’oro e di nero di otto pezzi, al crancelino di verde, attraversante”.

Stemmi della famiglia Lo Porto antico e moderno

Lo stemma originario dei Montaperto si blasona: “D’azzurro, a quatto bande alternate da nove rose, poste 1, 2, 3, 2 e 1; il tutto d’argento”. In seguito lo stemma si compose con altri fino al blasone attuale: “troncato semipartito a) d’azzurro a quattro sbarre d’argento, accompagnate da nove rose dello stesso, b) di rosso alla mezz’aquila d’argento, c) scaccato di azzurro e d’oro di cinque file”. Secondo la tradizione san Gerlando di Agrigento apparteneva a questa famiglia.

 

Stemma della famiglia Montaperto antico e moderno

L’arme antica dei Cicala era “d’azzurro a sei cicale d’argento poste in palo 1,2,2,1” mentre quella moderna si blasona: “di rosso all’aquila spiegata d’argento con la bordura d’azzurro caricata da sette cicale d’oro

 

Stemma della famiglia Cicala antico e moderno

I La Farina alzavano uno scudo semplice: “di rosso, al castello torricellato di due pezzi merlati d’oro, aperto e finestrato del campo”.

Stemma della famiglia La Farina

Infine, i Monreale avevano uno stemma più complesso: “inquartato in croce di Sant’Andrea; il capo e la punta d’argento, col castello di nero torricellato di tre pezzi, aperto e finestrato del campo; fiancheggiato d’oro, colla croce di rosso accantonata da quattro crocette scorciate del medesimo.”

Stemma della famiglia Monreale

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

Bibliografia e sitografia:

 

Inzalaco T. – Castrofilippo nella Storia

Serravillo C. – Castrofilippo 4000 anni di cronache.

https://www.comune.castrofilippo.ag.it/default.asp?modulo=comune&t=pagina&idpagina=12

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, all’aquila spiegata d’argento, coronata d’oro, con in petto uno scudetto partito: nel 1° di rosso, al castello di nero; nel 2° pure di rosso a tre bande d’oro, alternate da sette rose dello stesso, poste 1-3-2-1. Ornamenti esteriori del Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma ufficiale nella versione antica.

Stemma antico della città ridisegnato.

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo rettangolare di stoffa azzurra, terminato nella parte inferiore a tre bandoni a forma di vaio irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto sormontato dell’iscrizione centrale in argento “COMUNE DI CASTROFILIPPO”. La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad una asta orizzontale con pomi artisticamente argentati alle due estremità e sospesa mediante lacci anch’essi argentati, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone, ad altra asta verticale ricoperta di velluto azzurro con bullette di metallo bianco poste a spirale e ricamata da una freccia con gambo di metallo argentato con lo stemma del Comune stesso”.

COLORI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Si presume che il colore porpora del gonfalone in uso sia dovuto allo scolorimento a causa dell’uso del colore azzurro.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune