Agrigento


Libero Consorzio Comunale

Agrigento

Informazioni
  • numero comuni: 43
  • numero abitanti: 454002
  • densità provincia: 149.10
Storia della Provincia e dello Stemma

Lo stemma della provincia di Agrigento è composto dall’unione degli stemmi dei tre centri principali della circoscrizione amministrativa: Agrigento, che occupa tutto il primo campo dello scudo partito, Sciacca e Bivona, allora sedi della Prefettura e delle due sottoprefetture da essa dipendenti.

Lo stemma riferito ad Agrigento è un poco differente da quello effettivamente in uso da parte del Comune di quella città: qui i tre tradizionali giganti sono posti su una pianura, nel campo azzurro, e sostengono una “piattaforma” con l’immagine simbolica della città, alla base della quale è riportato il motto Signat Agrigentum Mirabilis Aula Gigantum (che in quello del Comune è posto su un nastro svolazzante all’esterno dello scudo), mentre un’ostia cima la torre più alta e dichiara la fede cristiana del territorio, infine, una crocetta scorciata (cioè coi bracci accorciati) è posta sulla torricella di destra (sinistra; in araldica).

Nella parte accanto (sinistra araldica) sono lo stemma di Sciacca, abbastanza fedele a quello in uso: con un cavaliere con armatura, rappresentato nell’atto di attaccare una fortezza, con un piccolo sole colmo di raggi. In basso, su un prato verde si vede un ragno (nello stemma di Bivona è un granchio, allegorico della costellazione del Cancro, raffigurato nella forma di “granchio di fiume”).

Lo stemma è stato ufficialmente riconosciuto alla provincia dall’allora re Vittorio Emanuele III con Decreto Regio del 25 ottobre 1938.

La provincia di Agrigento confina con le province siciliane di Trapani, di Palermo e di Caltanissetta. Inoltre è bagnata dal Mar Mediterraneo.

Note di Massimo Ghirardi, Giovanni Giovinazzo e Giancarlo Scarpitta.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini




Profilo araldico


“Partito semitroncato: al PRIMO a tre giganti poggiantisi su una pianura al naturale, che sorreggono una piattaforma merlata alla guelfa, d’oro da cui ergono tre torri d’oro, pure merlate alla guelfa, aperte di nero; la mediana più alta sormontata dal simbolo eucaristico dell’Ostia portante la scritta YHS con l’aggiunta sull’acca di una crocetta, la torre di destra è caricata da una crocetta scorciata. Sulla piattaforma il motto “Signat agrigentum mirabilis aula gigantum”; nel SECONDO d’azzurro con il guerriero in armatura d’argento con la lancia in resta sul cavallo focoso, rivoltato, poggiante su un declivio al naturale in atto di espugnare una fortezza sormontata da tre torri merlate alla ghibellina, d’oro portanti ognuna una bandierina pure d’oro, nel capo destro un sole raggiante d’oro; nel TERZO d’azzurro caricato in alto da un montante d’argento rivoltato sotto un ragno passante su una pianura al naturale”.

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Gonfalone ridisegnato da Pasquale Fiumanò

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    25 Ottobre 1938

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    15 Aprile 1938

    Regie Lettere Patenti (RRLLPP)
    9 Novembre 1939