Città di Casalmaggiore – (CR)

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Info
  • Codice Catastale: B898
  • Codice Istat: 19021
  • CAP: 26041
  • Numero abitanti: 15073
  • Nome abitanti: casalesi, casalaschi
  • Altitudine: 26
  • Superficie: 63.69
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 39.8
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

“Casalis” è una parola latina indicante il “Fundo Casalis”, cioè ‘case abitate da coloni’ e il medievale “Casale Majore” sarebbe un agglomerato rurale di dimensioni ragguardevoli rispetto ad altri circonvicini (analogamente a Casalgrande in provincia di Reggio Emilia) se non il Castra Majora: un “accampamento principale” di epoca romana.

Sotto la dominazione della Repubblica di Venezia, nel XV secolo, Casalmaggiore aveva giurisdizione su Rivarolo Intus (o Rivarolo Dentro oggi Rivarolo del Re), Villanova, Gambalone, Camminata, Cappella di Staurci, Quattrocase, Casalbellotto, Roncadello, Staffolo, Fossacaprara, Vicomoscano, Motta dei Maltraversi, che sono tutt’ora le frazioni principali del Comune.

Nel 1815 Rivarolo del Re ottenne l’autonomia amministrativa, con Villanova e Brugnolo come frazioni.

Dal 1787 al 1797 Casalmaggiore fu capoluogo della omonima Provincia, ottenuta separando il territorio da quello di Cremona.

Le attuali armi araldiche risalgono il 1592, e si blasonano: “D’azzurro alla porta civica aperta sul cielo avente due merli guelfi e stante su una campagna di verde con una strada accedente”. In precedenza al centro del fornice stava un cane a guardia dell’entrata.

Il 6 maggio 1754 l’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo concesse il titolo di città e lo scudo fu insignito di un’aquila nera imperiale ad ali spiegate nel capo dello scudo: entrambe gli emblemi (cane e aquila) furono aboliti dopo le guerre d’indipendenza italiana. Rimane sullo scudo la corona del rango di “città” secondo la regolamentazione italiana.

Note di Massimo Ghirardi.

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997

BLASONATURA

“D’azzurro alla porta civica aperta sul cielo avente due merli guelfi e stante su una campagna di verde con una strada accedente”.

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo di azzurro…”

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di bianco caricato dello stemma comunale…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    17 Ottobre 1932



    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    6 Ottobre 1959

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