Comune di Caen – (14)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Caen è l’attuale capoluogo del Dipartimento del Calvados, nella regione della Bassa-Normandia.

È la seconda capitale del Ducato di Normandia e, secondo l’ipotesi più accreditata, deriva il nome da dall’antica lingua gallica/sassone, iniziando con CADON, poi CADOM, CATHOM, CATHEM, CAHEM e infine CAEN, in uno sviluppo linguistico che è del tutto simile a quanto avvenuto per l’altra “capitale” della Normandia: Rouen, derivato da Rotomagos. Il primo elemento “catu-“ dovrebbe significare “battaglia, combattimento”, come attesta la denominazione assegnata alla tribù gallica dei Caturigi, fieri combattenti, e la medesima origine per i toponimi di Cahan (Orne) e Cahon (Somme).

Il centro si sviluppa in epoca romana, come CADOMO lungo la via che collegava Augustodurum (Bayeux) con Noviomagus (Lisieux), si trattava di un piccolo “vicus” formato dall’aggregazione di alcune case di proprietari agricoli amministrativamente dipendente dalla vicina Aregenua (della quale restano solo rovine e oggi nota come Vieux-la-Romaine) posta a sud dell’attuale Caen.

Nel III secolo Aregenua è sconvolta dalle invasioni barbariche e dalle frequenti inondazioni dovute all’innalzamento del livello del mare, che provoca l’emigrazione della popolazione più a nord e CADOM passa sotto la giurisdizione di Augustodorum.

Nel VII secolo alcuni evangelizzatori provenienti dalla nuova capitale, tra i quali san Regnobert, fondano una cappella cristiana che diviene polo di sviluppo per un piccolo villaggio, ma le successive invasioni normanne interrompono questo embrione di città.

Nel X secolo si sviluppa una città vera e propria, costituita da diverse borgate, sotto il controllo del Duca di Normandia.

Dell’XI secolo è la prima menzione documentata della città di CATHIM, in una carta dell’archivio dell’abbazia di Fécamp.

Guglielmo “il Conquistatore” fa costruire un’imponente fortezza, nella seconda metà del secolo XI, sullo sperone roccioso che domina la valle dell’Orne: il “castello di Caen” che sarà spesso sede della corte del duca (a detrimento di Bayeux) che, con la moglie Mathilde di Fiandra, fonda anche le due grandi abbazie agli estremi orientale e occidentale della città, che sono tutt’oggi le principali emergenze architettoniche: l’Abbaye aux Dames (“abbazia delle donne” fondata da Mathilde che vi si fa seppellire nel 1083) e l’Abbaye aux Hommes (“abbazia degli uomini” fondata da Guglielmo che vi si fa inumare nel 1087).

Dopo la conquista del Regno d’Inghilterra il duca Guglielmo avrà sempre un occhio di riguardo per il suo antico Ducato. Il figlio Guglielmo II “il rosso”, re d’Inghilterra, e il fratello maggiore Roberto “Courteheuse”, duca di Normadia, firmano nel 1091 il “Trattato di Caen” per regolare la successione dinastica.

Un altro fratello, Enrico I Beauclerc, re d’Inghilterra nel 1100 e duca di Normandia nel 1106, fa modificare il castello in una possente fortezza con edifici funzionali e di apparato.

Nel 1203 Giovanni “Senza Terra”, fratello di Riccardo “Cuor di Leone”, re d’Inghilterra concede lo statuto comunale alla città di Caen: la comunità adotta, tra le altre cose, il sigillo civico col castello guglielmino, che è all’origine dell’attuale stemma comunale.

Il re di Francia Filippo II Augusto conquista Caen il 21 marzo 1204, dopo poco conquista anche l’altra importante capitale, Rouen: unisce il Ducato alla Corona di Francia, ma garantisce i diritti municipali e restaura la fortezza.

Nel 1346 re Edoardo III d’Inghilterra riconquista Ducato, ma la città è ormai fedele al re di Francia. Durante il secondo attacco che viene sferrato dagli inglesi nel 1417, la popolazione è trattata come ribelle e massacrata. La regione di Caen è luogo di una viva resistenza agli “occupanti” inglesi che cercano di reprimerla ferocemente.

In questo periodo cruento, il duca di Bedford, reggente per il Ducato di Normandia, fonda l’Università di Caen nel 1432 con il proposito di conciliarsi la popolazione.

Alla fine del 1434 una sollevazione popolare, guidata da Jean de Chantepie, consente la riunione alla Francia, che la riconquista definitivamente il 1 luglio 1450. Carlo VII ricompenserà i cittadini per la loro “fedeltà e lealtà” confermando tutti i privilegi concessi precedentemente (Charte aux Normands del 1458). Durante le guerre di religione Caen resterà pressoché sempre fedele ai re cattolici di Francia, contrariamente a Rouen.

Lo stemma attuale della città si blasona: « De gueules au château donjonné d’une tour crénelée d’or, le tout ouvert, ajouré et maçonné de sable »

In italiano. “Di rosso, al castello torricellato d’una torre e merlato d’oro, aperto, finestrato e murato di nero”.

Durante l’Ancien Régime portava: « Coupé de gueules et d’azur, à trois fleurs de lys d’or, deux au premier et une au second » (Troncato di rosso e d’azzurro, a tre gigli d’oro, due nel primo e uno nel secondo). Con delibera del 17 agosto 1809 il consiglio municipale di Caen decide di sostituire i gigli borbonici con la figura presente già negli antichi sigilli medioevali della città. Solo nel 1811 viene formalizzata la sostituzione e, analogamente a tutte le altre città dell’Impero, la città viene dotato di uno stemma ufficiale: « de gueules au château donjonné d’une tour crénelée d’or, au chef des bonnes villes de l’Empire (de gueules à trois abeilles d’or) » [Di rosso al castello torricellato di uno merlato d’oro, al capo delle Buone Città dell’Impero (che è di rosso a tre api d’oro)] come da Decreto di Napoleone I del 12 novembre 1811 che stabilisce anche le “ornamentazioni esterne” allo scudo ” une couronne murale à sept créneaux, sommée d’une aigle naissante pour cimier, le tour d’or, soutenu d’un caducée posé au-dessus du chef, auquel sont suspendus deux festons servant de lambrequins l’un à dextre, de chêne, et à senestre, d’olivier ” (“…una corona murale con sette merli, cimata d’un aquila nascente per cimiero, il tutto d’oro, sostenuto da un caduceo posto al di sopra del capo, al quale sono sospesi due festoni serventi da labrecchini quello a destra, di quercia, e a sinistra, d’olivo”).

Il castello si riferisce al toponimo gallo/sassone CATHEM, che significa “[posto di] battaglia”, e alla fortezza di Guglielmo il Conquistatore.

Alla caduta dell’Impero nel 1816 la città riprende i gigli d’oro. Nel 1830 ritorna lo stemma concesso da Napoleone I, ma senza il capo con le api e l’aquila in guisa di cimiero. Rimane il caduceo, la corona e i festoni. È la forma tutt’ora in uso che si completa con le medaglie conquistate dalla città durante la Seconda Guerra mondiale: la médaille de la Résistance, quella della légion d’Honneur (1948) e la Croix de Guerre.

La città ha anche un motto, raramente rappresentato: « Un Dieu, un Roy. Une Foy, une Loy » (Un Dio, un Re, una fede, una legge) che era scolpito sull’hôtel de ville, le Châtelet, andato distrutto nel 1754.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di rosso, al castello torricellato d’una torre e merlato d’oro, aperto, finestrato e murato di nero”.

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
castello, torre
Attributi araldici:
aperto, finestrato, merlato, murato, torricellato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
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  • istituzione nuovo comune